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Ho una mia teoria sulla situazione del turismo in Italia.

Per come lo si è trattato a livello politico, a livello organizzativo e per come lo si è gestito – leggi albergatori e alberghieri – c’è da sperare che la crisi ci colga ancora più forte, in modo più deciso e ci riduca alla fame. Purtroppo, e evidentemente, i margini che il turismo lascia nelle tasche degli imprenditori del settore sono ancora troppi.

Cosa dovrà accadere ancora perché imprenditori e lavoratori insieme possano trovarsi nella condizione di scendere in piazza e pretendere che questi incapaci che ci governano trattino il turismo come un settore produttivo determinante per la nazione con un numero di occupati rilevante e una quota di pil importante da difendere. Marzotto, Brambilla e affini debbono andarsene presto, ma finché gli imprenditori alberghieri (che per la maggior parte in Italia non fanno questo per tradizione d’ospitalità, ma quasi sempre per eredità di strategie palazzinare) avranno da difendere gli ultimi margini non erosi dalla crisi (si eroderanno poi per l’incapacità) non riusciranno a sentirsi nella stessa barca dei dipendenti (sempre meno) del settore turistico.

E quindi che la crisi avanzi, che svergogni i politici e tecnici incapaci, che spinga fuori dal mercato le imprese marginali dando al tutto quella forza centrifuga che spero spazzi via i mediocri e coloro che rovinano il lavoro e il mercato.

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

3 Comments

  • alex kornfeind ha detto:

    Ma è stato proprio l'albergatore Bernabò Bocca – quello che litiga un giorno sì e un giorno sì con Confcommercio – a volere l'immagine del Premier nello spot per l'Italia e grazie a D-o quest'ultimo c'ha messo solo la voce in una produzione che per banalità delle immagini proposte poteva essere pure affidato ad una delle centinaia di TV locali che il paese vanta.

    Io è da più di un anno che scrivo, quasi da solo, che non si può andare avanti con un diversamente ministro e l'ENIT ancora commissariata ma ahimè vedo solo nascere Comitati su comitati e Summit su summit e Associazioni su associazioni! Mi sorregge solo il "Si… può… fare…" urlato da Frankestein Junior e il fatto che qualche magistrato ogni tanto mi levi di torno dei personaggi come Prosperini arrivato con il suo CV a fare l'Assessore al Turismo in una regione come la Lombardia.

    Tiriamo avanti… Io ho qualche idea 🙂

  • Giuseppe ha detto:

    Credo che le persone che "dirigono" o che vorrebbero dirigere il settore del turismo in Italia non si rendano veramente conto di che potenza di risorse hanno in mano.
    Appena se ne accorgeranno, con nuovi personaggi spero, allora cominceranno a fare le dovute mosse.
    Almeno lo spero.

    Ciao, Giuseppe

  • vittorio tessari ha detto:

    Concordo appieno sull'incapacità della classe dirigente ad affrontare le vere problematiche del turismo in Italia. Ma d'altronde a pensarci bene fino a l'anno scorso non esisteva nemmeno il ministero del turismo, quindi le responsabilità devono ricadere su tutti, non solo sugli ultimi arrivati. E poi nel post (scusa se ti dò del "tu" senza chiederlo) hai centrato un problema fondamentale: molti albergatori lo sono solo perchè ereditieri e non per passione!!! Ma questo è sempre il solito problema del turismo. La mia domanda comunque è questa: "ma perchè dato che tutti fanno i turisti possono permettersi di parlare di turismo???" Lasciamo parlare e "fare" solo a chi ha vere competenze!!!
    Vittorio Tessari
    PS: Mi permetto di lasciare il link del mio blog appena aperto e ancora in fase di costruzione.
    http://www.wipmarketing.com

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