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Grazie all’Echo Touristique – una delle fonti che apprezzo di più, non fosse altro per la gagliardia degli albergatori d’oltralpe che spesso vi si racconta – apprendo della ricerca Destination unknown: how U.S. and European travelers decide where to go in 2013 di PhocUsWright.

Turismo: come viene scelta una destinazione? Con quali mezzi e perché?

Lo studio restituisce il comportamento on e offline dei turisti americani, inglesi, tedeschi e francesi durante la fase decisionale del viaggio. L’indagine, svolta nel primo semestre 2013, ha indagato il comportamento di 2520 americani e 3061 europei (1028 francesi, 1036 tedeschi, 997 inglesi). Un campione che ci interessa molto essendo i viaggiatori di questi paesi abituali visitatori del nostro paese.

Turismo: fonti di informazioni online e offline

Secondo Phocuswright il 60% degli europei che consulta internet per scegliere una destinazione lo fa da un computer fisso, un 10% dallo smartphone, leggermente in meno dal tablet. Nel campione degli intervistati, i tedeschi sono quelli che utilizzano maggiormente i motori di ricerca generalisti, i francesi sono quelli che si affidano in misura minore alle OTAs – che dipenda dalla famosa aggressività degli albergatori d’oltralpe nel difendersi dall’intermediazione? Gli utenti inglesi sono quelli che maggiormente si ispirano con le recensioni online. Per francesi e tedeschi l’interesse per gli UGC è stabile mentre gli americani si stanno disaffezionando alle review. In America sale la percentuale di persone che si rivolge ai siti dei fornitori di servizi turistici (hotel, compagnie aeree, rent a car). I siti delle destinazioni fanno registrare stabilità in U.S. mentre gli europei dimostrano scarso interesse e per giunta in calo verso i siti delle DMO.

Un piccolo inciso. In un recente corso di formazione, con 8 ragazzi molto smart, abbiamo effettuato un test di usabilità su tre siti regionali italiani – regioni tra le più virtuose in campo turistico – e nessuno di loro è riuscito a raggiungere l’obiettivo di ottenere le informazioni che cercava. Forse è per questo che gli utenti si disaffezionano dai siti DMO?

I siti delle guide online hanno un successo crescente in Francia e in U.K.. In calo, e di questo gioisco, i siti di super offerte e social couponing, pressoché invariato ma in basse percentuali l’interesse per l’editoria travel classica: periodici, magazine, inserti di stampa quotidiana.

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L’Echo Touristique fa notare però che “Dans la phase de préparation des vacances, le digital ne phagocyte pas tout : plus de 60% des voyageurs américains et européens ont utilisé au moins une source d’information offline au cours des 12 derniers mois”. C’è ancora tanto turismo, dunque, fuori dalla rete.

Cosa succede offline? 

Raccomandazioni personali di amici e familiari perdono rilevanza in America, Germania e UK, aumentano solo in Francia. In Germania aumenta l’interesse per le guide cartacee, utilizzate di meno in U.S., Francia e U.K.. Diminuisce in tutti i segmenti intervistati la consultazione (via telefono) di professionisti e agenti di viaggio, Tour Operator classici. Ad eccezione della Germania, in aumento il collegamento telefonico diretto con hotel e compagnie aeree.

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Quali sono le motivazioni per le quali si sceglie una destinazione? 

I fattori che influenzano maggiormente i turisti sono – in ordine: il clima, i prezzo dei biglietti aerei e i costi degli alloggi, seguono l’interesse culturale e la voglia di visitare un luogo per la prima volta. Motivi molto frequenti sono la visita parenti e gli eventi, il raggiungere il luogo dove si possiedono la casa di vacanza o quote di multiproprietà ma anche luoghi che offrono la possibilità di unire una vacanza a un viaggio di lavoro.

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Che dire? Che Google si conferma il più grande intermediario del turismo, che una sana campagna crossmediale che non disdegna i mezzi di pubblicità e intermediazione classici e più tradizionali sarà quella più adatta al momento perché c’è ancora un mondo di turismo là, fuori dalla rete.

Photo by Frank Vessia on Unsplash

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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