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Lunedì scorso ho partecipato con piacere alla presentazione della strategia di valorizzazione culturale dei Musei di Maremma, la rete di musei e attrazioni culturali che metta insieme 19 comuni e 45 realtà museali della Provincia di Grosseto.

Già in occasione di Join Maremma Online – winter edition a Gavorrano, ci eravamo soffermati ad analizzare come effettivamente i musei fossero percepiti dagli utenti attraverso l’analisi delle conversazioni online su TripAdvisor; il risultato fu molto soddisfacente visto che il sentiment positivo generale superava l’80%. Per la ricerca presentata nell’occasione da Travel Appeal potete dare un’occhiata qui: Sentiment Maremma – Museum Edition

Tornando all’evento, intitolato “Musei di Maremma – la storia del futuro di un territorio”, penso che non sia stata solo la ghiotta occasione di presentare la svolta 2.0 della comunicazione museale visto il calibro degli invitati come il social media manager di Italia.it Marco Lattanzi Antinori e quello di MIBACT Giuseppe Ariano.

cultura maremma

A mio avviso è stata una mattina in cui si è tornati a parlare di cultura e dove città e cittadini si sono riappropriati del patrimonio artistico lasciato in eredità al territorio dalle civiltà che ci hanno preceduto. Un comparto quello archeologico, museale e storico artistico che negli ultimi anni si è visto un poco offuscato da iniziative sempre più volte a promuovere altro come la vacanza attiva (escursionismo naturalistico, eventi sportivi) o l’enogastronomia di qualità.

Non dico che non sia stata data la giusta importanza alla sfera culturale, lodevoli sono infatti le iniziative del FAI, del Touring Club e la Notte Visibile della Cultura, diciamo che non mi è sembrato mai di vedere un qualcosa di coordinato.

Tra l’altro in alcuni articoli su stampa internazionale dove la Maremma Toscana è stata protagonista negli ultimi anni, qui alcuni esempi: The Guardian, Teleghraph e The NewYork Times, l’attrattiva culturale non viene presa in considerazione.

La partecipazione all’evento è stata oltremodo incoraggiante con la sala del Museo di Storia Naturale di Grosseto brulicante di operatori turistici, guide, cittadini interessati e giovani; sì avete letto bene, erano presenti una decina di ragazzi dell’Istituto Turistico di Grosseto accompagnati dai professori e alcuni giovani universitari fortemente interessati alle tematiche proposte, mi sembrava di rivedermi qualche anno fa quando sovente partecipavo, come uditore, ad iniziative di confronto su tematiche turistiche.

Dagli interventi dei relatori invitati è emerso chiaramente come le iniziative volte a promuovere il patrimonio culturale come del resto le attrazioni turistiche territoriali tutte possano avere successo se la cittadinanza, gli operatori e gli appassionati siano effettivamente partecipi nella fase di creazione e divulgazione dei contenuti.

È opportuno che le persone si conoscano che trovino spazi adeguati dove confrontarsi e dialogare per il bene del territorio; qui l’introduzione di Robert Piattelli che ha spronato i partecipanti a presentarsi uno ad uno è stata essenziale.

Se non esiste una comunità fortemente interessata al proprio territorio che sia attiva e si faccia lei stessa promotrice dei luoghi in cui ha scelto di vivere e far crescere i figli le iniziative promozionali calate dall’alto non sono più così efficaci.

cultura maremma

Esempio lampante portato agli occhi di tutti durante evento è il coinvolgimento degli utenti sulla pagina di Italia.it che inviano foto e contenuti multimediali per raccontare il proprio territorio o gli utenti della pagina MIBACT che, rispondendo ad un’indagine del ministero, hanno consigliato di sostituire la tradizionale settimana dedicata alla cultura con l’istituzione dell’entrata gratuita nei musei italiani la prima domenica di ogni mese.

Ben vengano quindi i racconti corali promossi dal territorio come quelli presentati dall’Associazione Maremmans che ha concluso l’incontro presentando il concorso di idee rivolto alle scuole che ha come obiettivo la realizzazione di opere che si configurino come narrazione originale della Maremma Toscana da cui il motto “La Maremma che non ti aspetti”.

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E ben vengano tutte quelle iniziative, nate online, ma diffusesi anche offline, come le Invasioni Digitali, #MuseumWeek, #Askacurator raccontate dalla community local di Instagramers Grosseto volte ad attirare l’attenzione degli utenti sul grande patrimonio culturale che i musei contengono e per così stimolare il bisogno di sapere.

Come riporta Mar Dixon sul proprio sito :

A nation stays alive when its culture stays alive – National Museum in Kabul 

L’obiettivo degli organizzatori è stato raggiunto: avvicinare cittadini e operatori per collaborare assieme, sarà compito di Musei di Maremma far si che la lodevole iniziativa sia solo l’inizio di un proficuo viaggio per il bene della Maremma.

Nicola Carraresi

Appassionato di turismo e cultura, si è laureato in Progettazione è Gestione dei sistemi turistici locali all’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2012 sviluppa i progetti di Officina Turistica occupandosi di marketing turistico e web strategy. Consulente e formatore in materia di servizi turistici, web marketing e social media marketing.

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Nicola Carraresi

Appassionato di turismo e cultura, si è laureato in Progettazione è Gestione dei sistemi turistici locali all’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2012 sviluppa i progetti di Officina Turistica occupandosi di marketing turistico e web strategy. Consulente e formatore in materia di servizi turistici, web marketing e social media marketing.

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