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L’Elba su internet non è ben posizionata

Non ci sono dubbi, secondo Valentina Landucci su Il Tirreno, “l’Elba perde la guerra dei click!” L’indagine, pubblicata sul quotidiano locale, non è delle più approfondite e tecniche possibile, ma è sufficiente per comprendere come la nostra Isola sia una destinazione, ai più, sconosciuta anche sul web.

Perché un turista dovrebbe digitare Isola d’Elba su Google? E se lo digitasse, cosa troverebbe? Oltre ai soliti link sponsorizzati da alcuni tra i più grandi players mondiali dell’intermediazione, troverebbe le “url” degli operatori locali più internet oriented.

Ma i siti istituzionali come si posizionano? Come sono indicizzati i siti internet dell’Azienda per la promozione turistica o quello dell’Associazione Albergatori (Elbapromotion)?

Dopo una prima analisi, non mi sembrano “messi bene”. E’ inutile l’Elba non è visibile neanche nel mondo virtuale, che poi non è per niente virtuale se vogliamo proprio dirla tutta. In sostanza la visibilitaà dell’Elba anche su internet, come nei canali più classici è debole. L’Elba si vede poco in televisione, e i vari investimenti in questo settore non seguono logiche coordinate ma sono espressione di qualche operatore che da solo, come è ovvio, non riesce a raggiungere una visibilità sufficiente.

Su internet, mercato assai efficiente più che virtuale, queste problematiche si ampliano. Un passo dell’articolo della Landucci mi pare emblematico e lo riporto integralmente: “Va un po’ meglio quando il confronto diventa “campanilistico”: tra l’Elba e la Val di Cornia, da molti operatori turistici e residenti dell’isola considerata una ingrata matrigna. Sono molti di più gli utenti del web che effettuano ricerche sull’isola anche se, nell’arco degli ultimi anni, la distanza è andata assottigliandosi, più per demerito dell’Elba che – stando ai dati – per merito di San Vincenzo”.

Significa che “lo scoglio” sta perdendo terreno rispetto alle dirette concorrenti, o meglio, sta perdendo il suo vantaggio storico come meta turistica, in sostanza sta dilapidando una fortuna. E se è vero che il futuro del turismo si giocherà on line non c’è da prevedere, se così rimarranno le cose, un futuro roseo per la nostra destinazione.

C’è da rimboccarsi le maniche e c’è da percorrere oltre alle vie che, secondo le nuove tendenze, garantiscono un ritorno migliore sotto tutti i punti di vista (cura del territorio, professionalità, qualità) anche un migliore approccio ai nuovi mezzi che la tecnologia offre per affrontare i mercati del turismo.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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