Storia del turismo italiano, per comprendere i motivi dell’attuale situazione e del relativo rapporto tra istituzioni, politica, operatori del settore e realtà.
Per il riepilogo della storia del turismo italiano, che parte dal 1919, mi sono servito del libro Manuale delle attività alberghiere, di una vecchia tabella del Corriere Economia del 2005 e di fonti internet tra le quali alcuni blog e Wikipedia. Una girandola di eventi che hanno reso impossibile la governance in materia di turismo, un decentramento che ha finito per produrre un sistema scoordinato di attività, la duplicazione delle spese di promozione e organizzazione che hanno finito per debilitare un settore così importante per l’economia nazionale.
Dal periodo successivo alla prima guerra mondiale, sotto il fascismo, e poi con lo stato repubblicano si è messo mano più volte senza arrivare mai ad una organizzazione coordinata, strategicamente e tatticamente in grado di esercitare fascino e appeal nei confronti dei turisti che, nonostante questo stato di cose, nel tempo, hanno continuato ad amarci e a sceglierci come meta delle loro vacane.
Certo è che con l’ampliarsi del mercato con innumerevoli nuove destinazioni l’Italia, senza un piano strategico adeguato rischia di perdere anche le ultime opportunità createsi con il costante aumento del numero dei viaggiatori mondiali.
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