La rivoluzione social di Hostelworld: il modello che fidelizza l’80% dei clienti.
Piò o meno tre anni fa ero a Copenhagen per seguire la Hostelworld Conference, la prima dopo quel periodo nero per la Travel Industry a causa del COVID-19.
In quell’occasione, una delle OTA più segnate dal periodo storico, ha presentato “The Solo System”, un primo progetto di ibridazione tra Online Travel Agency e Social Network. Un progetto che si poneva l’ambizioso scopo di rendere Hostelworld non una classica agenzia di viaggi online ma lo strumento attraverso far socializzare viaggiatori.
In questi 3 anni come è andato l’esperimento? Ce lo ha detto Hostelworld stessa, durante il Capital Markets Day a Londra. Ebbene, il social dal 2022 ad oggi ha attirato più di 2,6 milioni di membri attraverso oltre 3.000 reti cittadine, con oltre 10 milioni di messaggi scambiati tra viaggiatori. L’aspetto interessante è che scaricando l’app si è incentivati alla creazione di un profilo dettagliato e questo fornisce sin da subito molte informazioni alla OTA.
I numeri da soli potrebbero dire poco. Per farvi capire la portata dell’iniziativa, dovete pensare che Hostelworld è una Online Travel Agency di dimensioni contenute e genera circa 6,9 milioni di prenotazioni l’anno (con una crescita anno su anno, stando ai dati ufficiali, di circa mezzo milione di prenotazioni). In un periodo in cui la socialità sembrava destinata a scomparire, Hostelworld ha
trovato un modo originale per fidelizzare i propri utenti, costruendo un prodotto solido e coerente con la propria nicchia di mercato.
Questo ha portato a far sì che oggi i membri della community generino addirittura l’80% delle prenotazioni e soprattutto che siano incentivati a prenotare attraverso l’app la quale da sola genera il 55% delle entrate .
Durante l’evento del Capital Markets Day, Gary Morrison ( il CEO di Hostelworld N.D.R.) ha spiegato che questo progetto riceverà ora un upgrade, iniziando dall’utilizzare i dati raccolti e le preferenze degli utenti registrati e attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale lavoreranno per costruire ancora più opportunità di socializzazione: utilizzando i dati delle interazioni in chat storiche, l’AI potrà anche abbinare i viaggiatori a gruppi pertinenti e consigliare attività, bar e destinazioni e questo, secondo Hostelworld, si tradurrà anche in una conversione favorevole agli ostelli.
È un passaggio che credo sia molto interessante ed ambizioso, perché la loro idea è quella di intercettare gli utenti in fase di scelta attraverso la gestione dei dati, creando abbinamenti e gruppi di viaggiatori con interessi in comune. Un caso da manuale di “funnel marketing” che merita di essere attenzionato dall’industria dell’ospitalità.
In un’ottica di alimentazione dell’ecosistema Hostelworld basato sulle esperienze, verranno poi migliorate le politiche di presenza sui social più tradizionali e sempre attraverso l’uso di automazioni basate sull’AI si incentiverà la condivisione di contenuti con gli hashtag ufficiali chiedendone la licenza di pubblicazione agli utenti, per una condivisione di contenuti sempre più
autentici. L’idea di Hostelworld è anche quella di selezionare tra questi i migliori content per proporre loro progetti mirati.
Durante l’evento, sono state anche date alcune anticipazioni sul fatturato 2025 e sul forecast 2026 e 2027. Per quest’anno prevede una crescita a singola cifra, ma per i prossimi due anni le stime parlano di una crescita a doppia cifra. Se i risultati confermeranno queste previsioni, Hostelworld potrebbe diventare un benchmark per molte OTA.