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Le nuove Terme di Milano nelle ex scuderie De Montel: benessere, storia e sostenibilità a San Siro.

Milano si prepara a inaugurare un vero e proprio tempio del benessere urbano: le Terme di Milano De Montel, situate nell’area di San Siro, sorgeranno infatti all’interno delle antiche scuderie De Montel, in stile Liberty, riportate a nuova vita grazie a uno dei più importanti progetti di riqualificazione conservativa della città. Con un’apertura prevista per l’inizio di aprile, questa nuova oasi di relax promette di arricchire l’offerta turistica, culturale e sociale di Milano, avvicinando il grande pubblico all’universo del wellness in chiave accessibile e sostenibile.

Un grande investimento nel cuore della città

Il progetto, che ha richiesto un investimento di oltre 50 milioni di euro da parte del fondo Infrastrutture per la Crescita – ESG (IPC) di Azimut Libera Impresa SGR (Gruppo Azimut) in partnership con Terme & Spa Italia – già noto per la gestione delle Terme di Saturnia in Toscana – punta a trasformare l’ex complesso delle scuderie in 16.000 mq dedicati interamente al benessere. L’intervento nasce dall’iniziativa del Comune di Milano che, nel 2017, ha inserito le scuderie De Montel nel programma “Reinventing Cities”, promosso in collaborazione con la rete di metropoli C40, per favorire progetti di sviluppo urbano a basso impatto ambientale.

Le nuove Terme di Milano nelle ex scuderie De Montel

Il fascino storico delle scuderie Liberty per un’oasi del benessere

Progettate negli anni Venti dall’architetto Vietti Violi, le scuderie De Montel erano un gioiello dello stile Liberty milanese e ospitavano i cavalli di una facoltosa famiglia di banchieri, oltre che i reggimenti della Cavalleria Reale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale conobbero un progressivo declino fino a essere completamente abbandonate negli anni Settanta. Oggi, grazie a un sapiente restauro coordinato dallo Studio Marzorati e sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, questi edifici ritroveranno l’antico splendore integrandolo con tecnologie e soluzioni architettoniche all’avanguardia.

Fulcro del complesso saranno le 10 piscine termali, alimentate da una sorgente che sgorga a 396 metri di profondità, scoperta e ripristinata già nel 2007. L’intera struttura, progettata per ospitare fino a 700 visitatori, includerà:

  • 16 sale trattamenti per percorsi termali e massaggi personalizzati
  • 4 saune (tra cui una sauna di legno di pino cembro che favorisce la respirazione diaframmatica)
  • Un’ampia area hammam e un bagno turco
  • 9 zone relax distribuite su più livelli con fontane e giochi d’acqua
  • Aree ristoro – bistro, caffetteria, lounge bar e garden bar – per un’offerta gastronomica curata
  • 10.000 mq di spazi all’aperto, con un grande parco termale dove verranno piantati 3.500 alberi e installati sistemi di recupero dell’acqua piovana.

Tra le esperienze più suggestive spiccano una vasca ipersalina, in grado di riprodurre l’effetto di galleggiamento simile a quello del Mar Morto, e una sala con piastre che simulano la pioggia di un temporale. Importanti, inoltre, gli investimenti sul fronte della sostenibilità: pannelli solari, sistemi di raccolta delle acque e soluzioni per ridurre l’impatto ambientale, in linea con l’approccio ESG perseguito da Azimut Libera Impresa SGR.

Benessere a misura di comunità

L’accesso al complesso sarà su via Achille 6, a pochi passi dallo stadio e dall’Ippodromo di San Siro. La data di conclusione dei lavori è fissata per febbraio 2025, con apertura al pubblico prevista per inizio aprile.
I prezzi dei biglietti, per il momento in chiaro solo per i primi tre mesi di apertura, vanno dai 60€ ai 500€ in base a giorno, fascia oraria e trattamenti scelti, e dovrebbero mantenersi entro una cifra “double digit”, tenendo insieme l’esclusività del luogo e l’obiettivo di garantirne la massima fruibilità.

Le nuove Terme di Milano si propongono infatti come luogo inclusivo e a vocazione sociale e per questo è stato firmato un protocollo con il Municipio 7 per favorire eventi e iniziative culturali, con particolare riguardo per le fasce di popolazione più fragili. Tra gli impegni presi rientrano:

  • Tariffe agevolate per i cittadini milanesi over 65
  • Incontri didattici con le scuole del territorio per diffondere la cultura del benessere e l’importanza di un utilizzo consapevole dell’acqua termale
  • Eventi sociali e culturali aperti al quartiere di San Siro e alla città, per rinsaldare il legame tra la struttura e la comunità locale.

La forte integrazione con il tessuto circostante dovrebbe quindi tradursi anche in un’occasione di sviluppo economico: il parco termale genererà nuovi posti di lavoro, oltre a potenziare l’attrattività turistica di Milano, arricchendo un quartiere già noto per la presenza dello Stadio Meazza e dell’Ippodromo.

Le nuove Terme di Milano nelle ex scuderie De Montel

I trend del wellness: turismo e business in espansione

Questo progetto si inserisce in un contesto globale dove il settore del benessere sta crescendo in modo esponenziale, trainato da un’attenzione sempre maggiore verso la salute fisica e mentale. Le città di tutto il mondo investono in infrastrutture e servizi che favoriscano l’urban wellness, offrendo spazi verdi, piscine termali e centri spa per una clientela sempre più ampia e diversificata.

  • Crescita del turismo del benessere: strutture ben progettate e gestite attirano un pubblico internazionale che cerca esperienze immersive e di qualità, aumentando il flusso turistico in città.
  • Benefici per il business: il wellness urbano rappresenta un forte richiamo per eventi corporate, meeting e convention aziendali in cerca di location suggestive e con servizi di alto livello.
  • Riqualificazione territoriale: la rigenerazione urbana di un complesso storico come le scuderie De Montel è un esempio virtuoso di come il recupero del patrimonio architettonico possa creare un luogo di socialità e benessere, con impatti positivi a lungo termine sull’economia e sulla qualità della vita nel quartiere.

Le nuove Terme di Milano nelle ex scuderie De Montel rappresentano un progetto innovativo e affascinante, capace di combinare storia, architettura, benessere e sostenibilità. Dall’imponente opera di restauro architettonico al recupero della sorgente termale, dalle iniziative sociali alle tecnologie green, tutto concorre a realizzare uno spazio dove cittadini e visitatori potranno ritrovare il contatto con sé stessi e con la natura, nel cuore di una metropoli in continua evoluzione.

Cresce quindi l’attesa per quello che diventerà il più grande parco termale urbano d’Italia: un simbolo di rinascita, qualità della vita e impegno verso uno sviluppo urbano inclusivo e sostenibile. Ma il cinismo che mi abita mi fa immaginare, dopo la prima stagione, un quotidiano più stile outlet o, come piace dire quando si parla di “turismo non chic”, stile Disneyland. Niente di male, ma auguro al progetto un futuro sociale più simile a quello delle Terme di Budapest.

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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