La crescente democratizzazione, sia in termini di disponibilità che di economicità, ha dato un impulso esponenziale al settore del “Trip Planning”, cioè quei progetti che dovrebbero aiutare i viaggiatori nella scelta e pianificazione di un viaggio. È un settore strategico e interessante, vi ricordo che Phocuswright in una recente ricerca diceva che il 67% dei viaggiatori ha dichiarato di aver avuto qualche frustrazione proprio durante le fasi di discovery-planning-booking. I due terzi dei viaggiatori, considerando quasi 1 miliardo e mezzo di turisti, sempre in crescita, sono sicuramente un target interessante da intercettare.
L’intelligenza artificiale sta già trasformando la pianificazione dei viaggi. E i nuovi strumenti promettono di gestire tutto: dalla creazione di itinerari all’ottimizzazione dei punti fedeltà. Ma funzionano davvero?
Ho letto alcuni articoli e ho testato le principali piattaforme AI per viaggiatori. I risultati sono contrastanti: a volte impressionanti, spesso frustranti, occasionalmente completamente sbagliati. (anche se la colpa non è tutta dell’AI come ho scritto qui). Ecco cosa aspettarsi dai tool AI più popolari del momento.
L’Ascesa dell’AI nella Pianificazione Viaggi
Organizzare un viaggio richiede tempo: ricerca destinazioni, confronto voli, prenotazione hotel, pianificazione attività. Gli assistenti AI mirano a semplificare questo processo utilizzando l’intelligenza artificiale generativa per fornire suggerimenti, auspicabilmente personalizzati, istantanei.
L’adozione è rapida. Circa il 70% degli americani ha già utilizzato l’AI per pianificare viaggi, con una netta differenza generazionale: solo il 30% dei millennial non l’ha mai usata, contro il 70% dei baby boomer che ancora si affida a metodi tradizionali.
Le grandi aziende del settore hanno risposto. Expedia, Google e Trip.com stanno integrando l’AI nelle loro piattaforme. Expedia e Mindtrip permettono di trasformare un video Instagram in un itinerario completo. Trip.com genera viaggi prenotabili dopo poche domande. Google integra Gemini AI per creare piani giornalieri dettagliati.
L’attrattiva è evidente: chiedi e ricevi. Ma “completamente automatizzato” non significa sempre accurato o soddisfacente. I pianificatori AI presentano limiti significativi, dalle informazioni obsolete alle complete invenzioni quando non conoscono la risposta.
I Principali Pianificatori AI: Test sul Campo
Expedia Trip Matching
Come funziona: Trasforma i video Instagram in viaggi concreti tramite DM.
Pro: Interfaccia innovativa, link diretti per prenotazioni.
Contro: Suggerimenti generici, manca di contesto (ha proposto ad esempio scali in zone di conflitto durante i test). Basato solo su dati (e offerta) presente su Expedia.
Verdetto: Concetto interessante ma ancora acerbo.
Mindtrip
Come funziona: Chat conversazionale con mappe interattive e itinerari condivisibili.
Pro: Ottima organizzazione, visualizzazione del calendario, collaborazione tra utenti. Trasforma reel e video in itinerari completi.
Contro: Raccomandazioni ripetitive, database non sempre aggiornato (ha suggerito ristoranti chiusi), nessun prezzo dei voli in tempo reale.
Verdetto: Buon punto di partenza, ma richiede verifiche incrociate. Come ha notato un utente: “Ho dovuto comunque cercare hotel sui siti di viaggio e ristoranti su Google.”
Layla
Come funziona: Approccio “emotivo” che considera lo stato d’animo del viaggiatore.
Pro: Interfaccia accattivante, sconti hotel per abbonati (fino al 20%).
Contro: Errori grossolani (in un test ha pianificato un tour dei Caraibi invece delle Hawaii), richiede abbonamento ($49/anno) dopo pochi messaggi.
Verdetto: Troppo costoso per l’affidabilità attuale.
Wonderplan
Come funziona: Pianificazione basata su un quiz iniziale.
Pro: Facile da usare.
Contro: Risultati generici, manca personalizzazione specifica, ha suggerito visite in zone colpite da disastri senza menzionarlo.
Verdetto: Deludente nella personalizzazione.
GuideGeek
Come funziona: Chatbot su WhatsApp/Facebook/Instagram, alimentato da oltre 130.000 articoli di viaggio.
Pro: Suggerimenti accurati, formato conversazionale naturale, gratuito.
Contro: Alcune informazioni obsolete (ad es. un museo bruciato in un incendio), tendenza verso attrazioni turistiche mainstream.
Verdetto: Il migliore tra i gratuiti testati, con 98% di accuratezza dichiarata.
Kayak e Google
Kayak su ChatGPT: Funzionale ma basico, limite di 20 messaggi gratuiti.
Google Gemini: Affidabile per fatti e raccomandazioni mainstream, ma richiede prompt specifici per ottenere link e prezzi.
Verdetto: Google resta superiore per ricerche di voli complesse e prezzi in tempo reale.
Ottimizzazione Punti e Miglia: Gondola
Gondola rappresenta un’innovazione interessante per chi gestisce multiple carte fedeltà. Si collega alla tua email, scansiona prenotazioni e saldi punti, poi confronta il costo in contanti vs punti per ogni programma loyalty.
Esempio pratico: Per un hotel a San Francisco, Gondola potrebbe mostrare che 20.000 punti Hyatt valgono la pena, mentre i punti Marriott sarebbero sprecati.
Limiti: Non può prenotare voli direttamente, ancora in sviluppo (lanciato nel 2025).
Target: Viaggiatori frequenti con multiple carte fedeltà. Per chi viaggia poco, probabilmente è eccessivo.
Come Sfruttare al Meglio gli Strumenti AI
Regole Pratiche
- Usa l’AI per ispirazione e struttura, verifica i dettagli
Un itinerario AI è un’ottima bozza. Controlla sempre orari, recensioni recenti e avvisi di viaggio. - Sii specifico nei prompt
Invece di “Cosa fare in Vermont?”, prova: “Visito il Vermont a ottobre per il foliage, amo trekking e birra artigianale, base a Burlington: cosa fare in 3 giorni?” - Mantieni aspettative realistiche
L’AI non conosce informazioni in tempo reale come condizioni meteo, situazioni politiche o chiusure recenti (Google dovrebbe conoscerle a dire il vero, ma dovete chiederlo esplicitamente!). - Combina più strumenti
Usa Google AI per il piano generale, Mindtrip per organizzarlo giorno per giorno, Gondola per i punti hotel. - Non abbandonare i consigli umani
Un agente esperto o un amico locale può suggerire esperienze autentiche che l’algoritmo non conosce.
The Human Factor
Gli strumenti AI per viaggiare non sono più una novità. Aiutano a risparmiare tempo e scoprire opzioni interessanti. Per la pianificazione di routine e domande rapide, sono genuinamente utili.
Tuttavia, non sono infallibili né sono ancora una soluzione completa. Considerali come un compagno di viaggio sempre disponibile ma non sempre completamente informato: ottimo per brainstorming, ma incline a suggerimenti occasionalmente errati.
Come ho scritto in un precedente articolo, credo ci sia spazio anche per soluzioni ibride, basate su consigli “verificati” o controllati da umani. Ci sono già travel influencer che hanno iniziato a vedere mappe e itinerari di viaggio e questo modello crescerà sicuramente proprio perché l’AI, pur migliorando costantemente e velocemente, si scontra con il grosso limite dei dati non aggiornati online (siti vecchi, POI non aggiornati, informazioni mancanti, ecc) e questo limite può essere superato (per adesso) solo con una verifica sul campo. Verifica che ha un valore e che i turisti si stanno dimostrando disponibili a pagare.
Teniamo sempre a mente che un viaggio non è solo “logistica” e un viaggio perfetto spesso è quello meno emozionante e memorabile. Dopotutto, parte della gioia del viaggio sta nell’imprevisto, qualcosa che nemmeno l’AI più intelligente può (ancora) replicare completamente.










