Enit Italia, il trimestrale dell’Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, sul numero di gennaio, a pagina 26, ospita un Dossier dal titolo Arcipelago Italia. Una piccola guida dedicata alle isole che contornano l’Italia. Tutto sommato un bel numero quello di gennaio, molto suggestivo. Se vogliamo approfondire l’argomento però vorrei far notare che all’Isola d’Elba è stato dedicato solamante un numero esiguo di righe (tra pagina 37 e 38) dove si debutta con una nota di Sir Richard Colt Hoare (scrittore, archeologo e storico inglese) che raccomandava amici e conoscenti di visitare gli ameni luoghi elbani. Poi si parla dell’Isola d’Elba limitandosi a descrivere Portoferraio (solo il centro storico) dimenticandosi degli altri sette comuni.
La parte di dossier dedicata a Le Isole della Toscana: dai viaggiatori del Grand Tour al turismo contemporaneo è stata affidata a Luisa Chiumenti, architetto e giornalista, già docente presso la facoltà di Ingegneria di Roma, autrice di pubblicazioni di carattere storico-topografico-archeologico e urbanistico, è curatrice di allestimenti di mostre d’arte e d’architettura. La Chiumenti mi ha sorpreso per due righe scritte tra le venti con le quali “liquida” l’Elba quando dice che “visite guidate ai giardini delle Fortezze e alla città medicea si svolgono in occasione di “Giardini Mediterranei”, il tradizionale mercato dei fiori, che si svolge nel Centro Storico di Portoferraio” (Giardini Mediterranei è solo alla seconda edizione e forse non verrà ripetuta nel 2010 e si merita già l’uso dell’aggettivo tradizionale associato a mercato dei fiori, sembra che si parli dell’Olanda) e poi “la lavorazione del ferro attiva fin dall’epoca romana, che continuò poi fino alle soglie del ‘600, quando ancora si lavorava alle pendici della montagna che costeggia la bella strada da Portoferraio a Lungone” (vada per Lungone anziché Longone ma vorrei sapere dov’è questa montagna che costeggia la strada da Portoferraio a Longone? E perché in un articolo di taglio contemporaneo nel quale non si fanno riferimenti a nomi storici si usa Longone piuttosto di Porto Azzurro?). Dimenticavo… all’Elba il ferro iniziarono a lavorarlo gli etruschi! Se volete scaricare il numero di Enit Italia cliccate qui ma se volete conoscere l’Elba datemi un colpo di telefono, vi darò due dritte.
Perchè le amministrazioni comunali non controllano queste cose?
Oppure dovremo continuare a meravigliarci dato che la promozione turistica è in mano ai "soliti" amici degli amici?
Per la verità ci sarebbero anche le Agenzie di Promozione Turistica, se l'Enit prima di pubblicare chiedesse alla locale Apt un controllo delle bozze eventuali errori sarebbero evitati.
Ma non siamo avvezzi a procedure semplici ed efficienti.
Ho visto che Matteo Marzotto ha una sua pagina su FB e gli ho chiesto di dare un'occhiata all'articolo, nell'interesse dell'Elba e dell'Enit