Cresce l’evento romano dedicato al web operativo per gli alberghi. Con la main hall affollata è partita ieri la terza edizione di WHR con l’ormai consueta apertura tutta “anima e cuore” di Franco Grasso. La sua presentazione “Oltre il revenue” aveva spunti presi dall’hotellerie di una quarantina d’anni fa. Detto tra le righe di un pricing a tutti i costi, se si vuole andare oltre il prezzo bisogna tornare a fare gli albergatori che si dedicano al cliente, alla reputazione e a tutto quelle attività che una sana e corretta gestione alberghiera prevede.
Franco Grasso ha parlato del tribalismo delle località superabile solo con i consorzi revenue, del fatto che il commerciale non serve nel settore leisure (mi pare ovvio che non sono daccordo). Grasso sostiene che in bassa stagione si debbano usare prezzi scandalo per attirare persone perché ogni persona è un valore commerciale. Se su quanto sinora detto sono parzialmente daccordo, condivido il fatto di far sparire il listino e offrire tariffe dinamiche e snelle. Mantenere la parità tariffaria per quanto possibile.
Molto daccordo sul fatto che i T.O. classici adesso siano in posizione di debolezza e quindi vanno usati con la consapevolezza di avere dei vantaggi contrattuali. Le tariffe dei gruppi? Vanno quotate di giorno in giorno. Dotare il proprio sito di un sistema di prenotazione on line è un imperativo, aggiungete un numero verde, una grafica accattivante. Poi Grasso chiude con tre parole che riportano alla vecchia hotellerie di tradizione: etica/trasparenza/fiducia.
La giornata è proseguita con Kuddle Network che ha spiegato come “ascoltare” la rete. Antonello Maresca ha invitato gli albergatori all’ascolto per condividere, migliorare la brand reputation e rendere maggiormente efficace la customer care. E’ bene ascoltare anche cosa si dice sulla vostra destinazione (Macro Reputazione) e sui vostri concorrenti sui social media. Maresca, come d’uso nei seminari e negli incontri di Kuddle ha fornito ai presenti le istruzioni per gestire al meglio il proprio Netvibes dotandoli dello strumento pronto all’uso.
Nel pomeriggio ho assistito a Revenue, nuove tecnologie e social media a supporto degli hotel a gestione familiare. Un panel interessante che è partito benissimo invitando i gestori a preoccuparsi di dare valore al tempo che questi trascorrono in azienda, tenendo conto anche della deleteria influenza dei problemi lavorativi a livello di affetti familiari. Purtroppo quando Ugo Brusegan ha iniziato a parlare di Social Network ha dimostrato vecchie paure e scarsa consapevolezza del fenomeno con poche idee e per giunta confuse.
Ultima parte del primo giorno dedicata a Whip. Si è parlato dei rapporti tra albergatori e Olta e tra albergatori e Tripadvisor e ovviamente, detta la parola TripAdvisor si è scatenato l’inferno. Una presentazione convincente di Aita e Lo Piano di Whip, il giusto terrorismo per far sorgere nel pubblico l’esigenza di mettere tra albergatori e intermediari un sub intermediario per disintermediare. Vi ho confuso? Infatti c’è un po’ di confusione in questi mercati e l’ho già detto a Ravenna Future Lessons. Le cose più simpatiche della giornata? La prima il giochino dell’indovina chi, tra social contatti che dal virtuale passano al reale ci siamo detti come ci “aspettavamo” fisicamente: tu? ti immaginanvano più basso e più grasso. Insomma ho fatto un figurone! La seconda cosa carina della giornata è stato il brano di Bruce Springsteen che potete vedere sotto e che quelli di Whip hanno dedicato alle OLTA. Vi lascio con una domanda: se TripAdvisor chiudesse di cosa parlerebbero gli albergatori?