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Il Comune di Capoliveri è stato citato da La Repubblica per essere uno dei comuni toscani più attivi su Twitter. Un risultato importante se si pensa che @CaputLiberum twitta più del Comune di Firenze. Ma cosa combina Capoliveri sui social “che ha più tweet che abitanti“?

Capoliveri

La classifica dei Comuni toscani per numero di Followers

C’era una volta la Festa dell’Uva. Da #ElbaUva2010, esperimento che ha aperto la strada ai blog tour turistici in Italia, il Comune di Capoliveri ha disegnato, in collaborazione con Officina Turistica, una strategia tesa a proseguire il racconto che i blogger di ElbaUva avevano iniziato. Ecco che, grazie ai rappresentanti comunali particolarmente interessati al mondo internet e molto sensibili al panorama dei social network e un ufficio stampa particolarmente smart, due anni fa sono stati mossi i primi passi con l’operazione ViviCapoliveri.

Capoliveri

La classifica dei Comuni toscani per numero di tweet

Poi il blog Vivicapoliveri e la piazza free Wi Fi! Seconda tappa, socializzare le storie e le persone capoliveresi. Con ViviCapoliveri abbiamo portato la piazza del paese anche on line. E dalla piazza abbiamo spedito gli auguri di buone feste a tutti i capoliveresi nel mondo e a tutti coloro che amano l’Isola d’Elba.

Con il social media team di Officina Turistica abbiamo seguito i concerti nelle miniere, siamo scesi sotto terra fino a -54, abbiamo assaggiato le più gustose ricette elbane.Non ci siamo fatti mancar nulla, abbiamo intervistato perfino Bobo Rondelli.

Poi sono arrivati Vimeo, Foursquare, InstagramPinterest.

Il blog Vicapoliveri è stato animato, in due anni, da sei blogger che si sono alternati. Prima di Nicola Carraresi, hanno scritto Serena Puosi, Andrea Ruani, Federica Mazzei, Ivo Riccio e Claudia Colnago. Hanno raccolto e raccontato 143 storie. Storie che hanno ricevuto oltre 12mila visite da 9mila persone diverse ricevendo oltre 2500 like su Facebook, quasi 700 condivisioni su Twitter, oltre 100 su Google+ e 57 commenti.

Ai canali istituzionali del Comune, Twitter (1105 followers), Facebook (1148 Mi piace), You Tube, si sono affiancati quelli di ViviCapoliveri, dedicati in particolare all’aspetto turistico e di promozione della destinazione attraverso la narrazione con parole e immagini: Facebook (501 Mi Piace), Twitter (256 followers), Foursquare (128 Followers), ben 698 seguaci su Instagram, oltre 5mila visualizzazioni su YouTube e Vimeo e l’operazione Pinterest (172 like).

Tutto questo mentre le due edizioni della Festa dell’Uva, grazie ai blogger, produssero con i vari post oltre 10mila visite per quasi 30.000 pagine lette, 850 like e oltre 2mila tweet. Le immagini delle due edizioni ottennero oltre 30mila visualizzazioni su Flickr.

Che alla base di queste attività ci fosse qualcosa di buono lo capirono subito Roberta Milano e Alessandra Farabegoli che oltre a parlarne sui loro blog, portarono il caso ElbaUva nelle università e Mafe de Baggis che ne parlò a Bemilano, importante evento dedicato al mondo della moda a Milano. E lo capirono quando forse noi non eravamo consapevoli che Capoliveri sarebbe diventato un laboratorio per esperimenti social nella pubblica amministrazione come ha segnalato anche Novatech24, la rubrica tecnologica de Il Sole 24 Ore.

Poi è arrivata la nominaton agli Hospitality Social Awards a Firenze e anche il responso di Trivago che, nel 2012 posizionava Capoliveri quattordicesima tra le destinazioni mare Italia più cercate sul sito aggregatore dell’offerta alberghiera mondiale, prima tra i comuni elbani. Capoliveri è sull’isola l’unico Comune ad aver lavorato così decisamente su internet e in particolare sui social network, l’unico timido seguace è il piccolo comune di Rio nell’Elba che, da poco, è attivo su Facebook e Twitter con piccoli ma interessanti risultati.

Dietro a questa lista noiosa di numeri c’è un paese, Capoliveri, che ha voglia di raccontarsi e che continuerà a farlo su ViviCapoliveri con i negozianti, gli ex minatori, i bagnini, i vigili urbani, gli operatori ecologici, i cuochi e le cuoche, i contadini e i viticoltori, i campioni di surf… duecento persone diverse hanno partecipato al progetto e continueranno a farlo, con passione e gioia.

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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