Affidiamoci alle previsioni del tempo
Vi chiederete il perché delle previsioni del tempo… c’è un perché. In passato usavo tre indici per comprendere come sarebbe andata la stagione, come stava andando e come era andata.
Il primo lo recuperavo dall’Istat, era la spesa media che gli italiani avrebbero riservato alle vacanze estive. Costruivi un pacchetto un filo sotto quel livello e ti recuperavi una bella fetta di mercato.
Il secondo lo si otteneva dalla rete, anche quando non c’era la rete di internet, c’era sempre una rete di persone che si informava e incrociava i livelli tariffari praticati dai concorrenti. Si, son cose che si facevano anche prima che arrivassero i comparatori.
Il terzo, quello per sapere come era andata, lo recuperavo dai bollettini di Federalberghi circa l’andamento del numero degli occupati del settore.
Lo so, i revenue manager, si staranno piegando dalle risate, ma il sistema funzionò egregiamente per diverso tempo. Addirittura, per il timing delle tariffe, mi avvalevo delle previsioni del tempo, in passato ci azzeccavano di più che adesso, anche se Campobasso era quasi sempre non pervenuta.
Attualizzando questi tre indici vediamo di fare un ragionamento. La spesa media che le famiglie destinano alle vacanze è sempre più bassa, anche alla luce del particolare momento a livello economico. La situazione degli occupati la si può notare nel grafico che segue:
Manca il dato 2012 ma non credo che si vedrà confermata l’inversione di tendenza del 2011. Del resto, quelle che sono le rilevazioni relative al secondo indice di cui vi parlavo non evidenziano una migliore situazione.
Secondo il tHPI di Trivago il primo bimestre 2013, a livello di previsioni tariffarie, non promette niente di buono. Analizzando i dati si nota che Firenze viaggia un filo sotto alle tariffe 2012, Venezia fa leggermente meglio del 2011ma resta abbondantemente sotto i livelli dell’anno scorso, ma le peggiori sono Roma e Torino che fanno registrare tariffe che, dal 2010, non sono mai state così basse.
E non credo che sia solo una questione “tutta italiana”. Anche Londra e Parigi, secondo Trivago, seppur in maniera meno marcata, sono sotto alle tariffe dell’anno precedente.
Che fare quindi se non affidarsi alle previsioni del tempo!?
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