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Collaborare con i blogger oltre i tour: post sponsorizzati, giveaway, guest post e affiliazioni

Nel post precedente abbiamo visto i pro e i contro degli oramai ben noti blog tour e come e in quali situazioni rappresentino uno strumento promozionale efficace.

In chiusura dello stesso articolo abbiamo anche visto le potenzialità dei blogger quando impegnati in tour individuali relativamente autonomi – opzione che vi consiglio – e ho accennato al fatto che le collaborazioni con il mondo del blogging non si esauriscono qui.

Vediamo quindi nel dettaglio i pro e i contro di post sponsorizzati, giveaway, guest post e affiliazioni.

Post sponsorizzati

Un post sponsorizzato può essere prodotto da me o dal blogger col quale decido di collaborare e a ogni modo la sua pubblicazione è soggetta al pagamento di un cachet concordato.

Come sottolineato nel mio primo post su Officina Turistica, anche per questo tipo di accordo è bene mettere tutto per iscritto:

  • tariffa concordata
  • data e metodo del pagamento
  • titolo e linee guida del post
  • revisione del contenuto per eventuali modifiche e approvazione
  • data di pubblicazione
  • numero di condivisioni sui social da parte del blogger
  • altri criteri per voi essenziali

Pro: avendo a disposizione un budget importante i post sponsorizzati rappresentano una soluzione promozionale molto facile e rapida per farmi conoscere.

Contro: per motivi legali, ma anche per non tradire la fiducia dei suoi lettori, il blogger è tenuto a evidenziare che per il post in questione ha percepito un pagamento da parte dell’ente/brand/attività pubblicizzata. Questa trasparenza è sempre auspicabile, ma nel caso in cui il blogger prescelto faccia ampio uso di sponsorizzazioni per monetizzare il suo lavoro la sua influenza potrebbe venir meno.

Giveaway

Il giveaway è un concorso lanciato dal blogger per mettere in palio il prodotto da me prescelto per attirare attenzione: una notte gratis in hotel, una cena, una cesta di prodotti tipici, un city pass o qualsiasi altra cosa possa farmi pubblicità presso i suoi lettori.

Anche in questo caso gli accordi in merito a compenso, tempistica e modalità vanno ovviamente chiariti in partenza.

Pro: l’esposizione in questo tipo di collaborazioni può essere estremamente rapida e, se il target è ben definito, anche proficua sul lungo termine. La call to action del concorso è sempre inserita all’interno di un post che parla di me o più in generale della mia destinazione e può prevedere la crescita della mia mailing list, dei miei fan/follower sui social network, la condivisione del post o una combinazione di queste azioni.

Contro: se il target non è quello giusto e se il mini concorso non è gestito in maniera esemplare – nella fase preliminare, in corso di svolgimento e soprattutto al suo termine – potrebbe rappresentare un effetto boomerang associando il mio nome a quello di una pubblicità ingannevole e ahimè dalla grande visibilità.

In questo post Gina Badalaty riassume alcuni consigli pratici per la gestione di un giveaway di successo. Il target del suo articolo sono i blogger, ma è sempre bene sapere come funzionano le pratiche sulle quali puntare.

Guest post

I guest post, ovvero articoli scritti da me e pubblicati gratuitamente su un blog affine, sono sempre più frequenti nel mondo del blogging e consentono di aumentare authorship e visibilità, con notevoli vantaggi anche per quanto riguarda la SEO. Nel caso di brand turistici non è un fenomeno così sviluppato, ma merita attenzione.

Pro: ho il completo controllo sul contenuto pubblicato e l’attenzione di lettori che altrimenti faticherei a raggiungere.

Contro: unica nota dolente o meglio unica condicio sine qua non è l’alta qualità del contenuto che dovrò produrre. L’articolo dovrà essere di indubbio interesse e utilità per i lettori del blogger che mi ospita e il mio brand dovrà apparire solo marginalmente nel testo giacché lo scopo palese non può assolutamente essere la mia promozione.

Insomma, non è una soluzione alla portata di tutte le tastiere, ma è sicuramente una delle più valorizzanti.

P.S. il guest post non presuppone un pagamento, ma salvo relazioni personali e situazioni particolari, è buona norma chiedere ospitalità a blogger coi quali siano già in corso collaborazioni…

Affiliazioni

I programmi di affiliazione tra Merchant (l’inserzionista/e-commerce) e Editor (il blogger) sono molti e trasversali ai vari settori del nostro quotidiano e si basano sul principio del “Pay Per Action”. Nel settore del travel i più importanti sono senza dubbio alcuno quelli proposti dalle OLTA e dalle compagnie aeree, ma nulla vieta a un piccolo imprenditore o a un ente turistico locale di sviluppare collaborazioni di questo tipo.

Le affiliazioni possono prevedere un compenso fisso o una percentuale in base a PPL (Pay Per Lead) o PPC (Pay Per Click), da monitorare tramite appositi pixel di conversione, oppure in base a PPS (Pay Per Sale), da monitorare tramite un pixel di conversione o un probabilmente più efficace e proficuo coupon personalizzato da utilizzare sul proprio booking engine.

Pro: questa soluzione, se ben strutturata, è applicabile anche alle precedenti, consentendo una continuità nella collaborazione il cui valore sarà quindi misurabile e quantificabile.

Contro: nessuno, se non i pochi minuti necessari alla configurazione di pixel e codici promozionali sul proprio booking engine.

Come già evidenziato più volte, il mondo del blogging è in evoluzione costante così come i canali che lo supportano e le soluzioni e i vantaggi che esso ha da offrire. Tra le cose che però non cambieranno ci sono le basi che presuppongono a una qualsivoglia collaborazione e l’importanza della misurazione dei blogger con cui instaurare una partnership.

Se è vero che il tempo è denaro, quello speso per la selezione di un blog è un investimento.

Immagine di copertina MaxPixel (1)

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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