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Non so se partecipare all’OPA di Airbnb sia una buona idea o meno. Il risultato di un investimento dipende non solo da quando acquisti, ma anche da quando vendi.

Nel 2017 ero in fase missionaria Bitcoin. Ho convinto alcuni amici ad acquistarlo a $3000, pochi mesi prima che arrivasse a $20.000. Alcuni di loro lo hanno venduto nel panico a $3500 nel 2019. Ora è di nuovo a $ 16.000 e non ne hanno più.

Ho smesso di dare consigli e quindi non me la sento di dartene sulla OPA di Airbnb.

Quello che ti darò invece, sono alcuni elementi sui quali ragionare che potresti aver trascurato. Questo perché secondo me poche persone capiscono davvero dove stia andando il web. E Airbnb è, non dimentichiamocelo, una web company.

Cominciamo dalle basi:
WEB1> WEB2> WEB3
Queste sono le tre maggiori fasi di internet.

Web1: il web in sola lettura. 1995-2005. Il Boss del Vacation Rental? Homeaway, un sito di annunci online.
Web2: il web in lettura-scrittura. 2006-2020. Il Boss del Vacation Rental? Airbnb, una piattaforma che fa tutto per te.
Web3: il web della fiducia. 2021-futuro. Il Boss del Vacation Rental? Da definire. Probabilmente tutta una serie di progetti basati su community e siti di prenotazione diretta potenziali da protocolli aperti.

Ed ecco i miei ragionamenti sulla OPA:

1) AIRBNB È INNOVATIVO MA ALLO STESSO TEMPO STAGNANTE

Ha reinventato l’industria dell’extra alberghiero e l’ha presa d’assalto grazie alla sua posizione di progetto nativo del Web2. Homeaway, nativa del Web1, non ha capito cosa stesse succedendo. Ha infatti iniziato la transizione al Web2 in ritardo ed è stato molto complicato per loro. Booking.com è stata molto più efficace, tuttavia, è una società che ha già effettuato una transizione importante dal Web1 al Web2, e il salto al Web3 potrebbe essere troppo per loro. Airbnb ha innovato moltissimo, ha costruito il famoso fossato, sogno di tutte le startup che vogliono migliorare il mondo (costruendo fossati, vedi te), ma poi ha smesso di innovare e si è concentrata in una posizione difensiva.

La vera innovazione negli ultimi anni è avvenuta dietro le quinte, nello spazio delle criptovalute. Sotto la crosta terrestre del continente internet, nel substrato che poggia sul magma, pieno di energia, flessibile e in continua evoluzione, ma lontano dalla nostra percezione. Se dai una rapida occhiata a Crypto Twitter, vedrai l’incredibile velocità con cui stanno accadendo le cose.
Probabilmente non ci capirai molto, che è la definizione stessa di cambiamento radicale, ma se vuoi approfondire ti consiglio di seguire i personaggi che seguo io. Sono estremamente “bullish” sul Bitcoin e le criptovalute in generale perché il livello delle persone che ci lavorano è altissimo. A parte nei momenti di crescita repentina del prezzo quando si svegliano le masse attirate da facili guadagno che spesso si rivelano perdite sicure.

2) AIRBNB È LA PIATTAFORMA MEGLIO POSIZIONATA PER LA TRANSIZIONE AL WEB3.

Homeaway/VRBO non ha, a mio avviso, grandi speranze. Ancora oggi, dieci anni dopo il passaggio, è in fase di adattamento al Web2. È come se tua nonna imparasse le basi del Nokia 3610 al tavolo da pranzo di questo Natale (se mai si arriverà a farlo). Non c’è verso. Può schiaffarci un’etichetta Apple dietro, ma, nonna, non è che ti diventa un iPhone.

Booking.com potrebbe farcela, ma sarà dura. Ha troppo debito tecnologico a questo punto. Puoi ammodernare la tua auto del 1970 con nuovo motore del 2020, ma non diventerà mai una Tesla. E no, accettare Libra, o anche Bitcoin per i pagamenti non significa essere nel Web3. È più simile a Blockbuster che per “entrare in internet” lancia un sito web per noleggiare DVD.
Benissimo, ma non sarà mai Netflix.

Airbnb è più giovane, snella e ha mostrato alcuni segnali interessanti.

Ovvero questi tre:

1) Nel 2018 Airbnb ha proposto la partecipazione alle quote societarie agli Host. Ha chiesto il permesso alla SEC (la loro Consob) e da allora non ne abbiamo più avuto notizie ma, beh, è un segno. Io l’ho interpretato come una forte attenzione a ciò che stava avvenendo con la tokenizzazione nel mondo delle criptovalute.

2) La Dotazione per gli Host: La versione 2020 del tentativo fallito precedente. Gli Host avranno un posto al tavolo decisionale e, indirettamente, alcune quote. Potrebbe rivelarsi come un qualcosa di sostanziale o solo marketing pre-OPA. D’alta parte la carota del “un posto a tavola per gli Host” è stata sventolata già varie volte. Questa è del 2017: “Airbnb dice di voler dare un posto al tavolo decisionale agli Host

Vedremo, ma dimostra che ci stanno riprovando. Ad Airbnb è ben chiaro che una piattaforma il cui unico scopo è estrarre valore dal lavoro dei proprietari, rischia di diventare obsoleta nel lungo termine.

3) Nella deposizione per l’OPA Airbnb prevede di prendere in considerazione le criptovalute e la tecnologia Blockchain. Quanto di questa è una presentazione di vendita e quanto è reale, lo sapremo solo in seguito. Ma, ancora una volta, è un buon segno.

Ciò che conta qui è che SANNO cosa sta per succedere. Saranno anche in grado di adattarsi ai tempi?

3) AIRBNB POTREBBE ESSERE UN “DINOSAURO IN DIVENIRE”.

Se confronti Airbnb con VRBO, ne deduci che è un’azienda giovane e pimpante. Ma se lo confronti, ad esempio, con Uniswap, https://uniswap.org/ puoi vedere come si sta rapidamente trasformando in un dinosauro.
(Sai cosa? Non cliccare sul link precedente, clicca su questo, https://info.uniswap.org/ non avrà ancora molto senso, ma almeno vedrai alcuni numeri).

Una breve storia inventata ci può aiutare:

IL VECCHIO PAPÀ WEB2 CONTRO LA FIGLIA WEB3

È il 2030 e tua figlia ha 20 anni. Sta per partire per un viaggio di due mesi (i giovani d’oggi non fanno più le “vacanze”, ormai retaggio del passato). Ti guarda e dice:

– «Ehi papà, cosa usi per prenotare i posti?»
– «Prova Airbnb. È fatto bene e ho delle azioni.»
– «Airbnb … OK.» Non ne ha mai sentito parlare.

Va in Duckduckgo (Google non è molto usato dai giovani) e dice.

– «OK, vediamo.»

Inizia a guardare gli annunci di Airbnb e dice:

– «Aspetta, devo creare un account?»
– «Sì, metti la tua email, indirizzo, crea una pas ..»
– “Oh andiamo! Vuoi dire che non posso collegare il mio wallet? Perché diavolo dovrei perdere tempo con un nuovo account? Ho tutte le mie recensioni nel portafoglio. Come sapranno chi sono?»
– «Beh, devi verificare la tua identità, fare un selfie e …»
– “Stai scherzando vero?”, sorride, pensa davvero che tu stia scherzando.
– «No… è così che facevamo ai vecchi tempi.»

Alza gli occhi al cielo e borbotta qualcosa del tipo: “Se pensi che farò tutte quelle stupidaggini su ogni singolo sito web…”.

Ma ora è incuriosita, ama l’Era Buia di Internet.
Ha appena finito di studiare Facebook ed è rimasta affascinata da come gli Antichi accettassero abusi di tutti i tipi.
Quindi continua a cercare:

«Papà…», dice lentamente. C’è incredulità nella sua voce.
“Sì, cara”. Sei preoccupato.
«Papà, ho trovato questo posto fantastico, sono 100.000 EUR al mese …», (non preoccuparti, sono come 1.000 EUR odierni, ma la banca centrale non ha mai smesso di creare moneta), «quanto costa in Bitcoin?»

– «Ehm … fammi controllare. Si tratta di circa 0,05 Bitcoin. ». Ancora non digerisci questa cosa dei Bitcoin, ma i giovani a quanto pare lo usano come unità di conto.
– “Mmm ok. C’è una cosa che non capisco qui. Dice che ci sono costi del servizio a mio carico di 10.000 EUR. Non può essere corretto. È il 10%! »
– «Sì, tranquilla, è circa il 10-12% per l’ospite e il 3-5% per l’host. È sempre stato così».
– «Aspetta, si tengono un 15% su ogni transazione? Solo per spostare qualche bit da una parte all’altra di internet? », ti guarda a bocca aperta.
Il tuo disagio cresce.
– «Sì … bit, ehm … hanno un ottimo servizio clienti… »
– «Ok, fammi controllare il loro token. Come si chiama?”
– “Token?”
– «Non hanno un token. Mi stai dicendo che non hanno un token.»
– «No, immagino non abbiano mai sentito il bisogno …»
– «Certo che non ne hanno mai sentito il bisogno papà! Prendono un 15% e non condividono nulla con te o con l’Host? Perché dovrebbero sentirne il bisogno? »
– «Perché dovrebbero sentirne il bisogno ..» Ormai stai solo ripetendo parole.

Tua figlia posa il cellulare, sembra che ti guardi da un’epoca futura più un buon sei ore di fuso orario verso Est, e ti chiede:

– «Come vanno le azioni di Airbnb?»
– «Be’, sono cresciute bene per alcuni anni dopo l’OPA, ma recentemente hanno registrato un trend al ribasso. A quanto pare a causa del Covid25. Dicono che presto lanceranno una nuova versione. Sarà migliorato il servizio clienti. »
– «Vendile papà. Sono finiti.»
– «Airbnb finiti? Veramente? Ma è la più grande compagnia del Travel da quando… »
– «Vendile papà.»

Esce dalla stanza.
Ti senti vecchio.
Quel leggero male al piede che hai da un paio di giorni e che ti dicevi sarebbe andato via mangiando gli antiossidanti del melograno è probabilmente ruggine ferrosa nelle ossa.
Ti stai sfaldando dentro e sai che di te resteranno solo degli inutili, scialbi, post nell’archivio digitale del Museo di Instagram.

Lei intanto è già nella propria stanza a shortare le azioni Airbnb con un token sintetico su FTX.COM.
Le ci sono voluti tre minuti, tu stai ancora cercando la password nel file di testo password.txt che pensavi di aver lasciato sul Desktop.
Rovisti nel cassetto pensando «Vuoi vedere che ha ragione e Airbnb fa la stessa fine di Booking.com?»

Nota: queste qui sopra non sono previsioni. Ho solo cercato di creare una situazione fantascientifica in parte assurda, per far passare il concetto. Non segnarti su Google Calendar di scrivermi nel 2030 per ridermi in faccia.

4) BREVE / MEDIO / LUNGO TERMINE

Se decidi di partecipare all’OPA, cerca segnali di innovazione.
Renderanno felice tua figlia? O alzerà gli occhi al cielo?
La loro transizione al Web3 è reale?
In caso contrario, la prospettiva a lungo termine potrebbe non essere buona.
In caso positivo, la società potrebbe prosperare ma gli azionisti no.
Il Web3 si basa sulla condivisione con gli utenti, coloro che portano i soldi (ospiti) e coloro che forniscono le proprietà (host).
Se vengono al tavolo del banchetto, potrebbe esserci meno ciccia per te come azionista.
Oppure potresti ottenere dei token “reverse drop” e diventare anche tu parte del processo di tokenizzazione.
Chissà.
Controlla i segnali e chiedi a tua figlia.

5) COMMUNITY: TROPPO TARDI?

Airbnb da sempre chiama i suoi utenti “Community”.
Gli host, ancora oggi e nonostante tutto, sono denominati “Partner”.
A mio parere meno del 20% di loro crede ancora a questa narrativa.

E non sono i più svegli. Sono, piuttosto, i cavalli da tiro della fattoria degli animali di orwelliana memoria (avevo sempre voluto scrivere “di orwelliana memoria”, mi rende così edotto nonostante il mio diploma di ragioneria).
La maggior parte delle persone si è svegliata dall’illusione indotta dal marketing, che Airbnb non sia nient’altro che una corporazione.
“Disillusione” è probabilmente il termine più preciso in questo contesto.

Luca De Giglio

Nel 2001 Luca ha un’intuizione e crea un sito che si rivela un precursore di Airbnb. Grazie a questo lavoro online Luca viaggia tutto l’anno, diventando anche uno dei primi blogger e nomadi digitali italiani.
 Nel 2014 fonda la start-up Adormo che si occupa di distribuzione online nel settore extra alberghiero. Nel 2017 fonda Trips Community, un progetto di portale sulla blockchain alternativo alle OTA con commissioni minime e governance decentralizzata. Trips Community è partner di Origin Protocol, una startup californiana con al suo interno e tra gli investitori i fondatori di PayPal e Youtube. Ad Hicon 2019 ha gestito il Technology Lab dedicato a Blockchain & Travel. Luca è uno dei massimi esperti italiani dell’extra alberghiero ed è sempre all’avanguardia della tecnologia applicata al settore.

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Luca De Giglio

Nel 2001 Luca ha un’intuizione e crea un sito che si rivela un precursore di Airbnb. Grazie a questo lavoro online Luca viaggia tutto l’anno, diventando anche uno dei primi blogger e nomadi digitali italiani.
 Nel 2014 fonda la start-up Adormo che si occupa di distribuzione online nel settore extra alberghiero. Nel 2017 fonda Trips Community, un progetto di portale sulla blockchain alternativo alle OTA con commissioni minime e governance decentralizzata. Trips Community è partner di Origin Protocol, una startup californiana con al suo interno e tra gli investitori i fondatori di PayPal e Youtube. Ad Hicon 2019 ha gestito il Technology Lab dedicato a Blockchain & Travel. Luca è uno dei massimi esperti italiani dell’extra alberghiero ed è sempre all’avanguardia della tecnologia applicata al settore.

2 Comments

  • zeno ha detto:

    Mi piace un sacco Luca, resistente a qualsiasi attacco sulla blockchain e sulle cripto valute. Ieri Robi, Rodolfo e Edoardo hanno tentato inutilmente di metterlo all’angolo ma lui tranquillo è andato al centro. Bravo LUCA, avanti così. Mi appassioni sempre di più su questa bolckchain e a volte mi sembra di aver capito e poi ecco che torno alla linea della partenza. Ma non mollo, ti segue sempre. [intanto ho scoperto Duckduckgo :)]

    • Robi Veltroni ha detto:

      Zeno, ma dai… gli ho fatto delle semplici domande che erano quasi degli assist. In ogni caso Luca è un divulgatore eccezionale. Ormai denominato il Piero Angela della blockchain. A presto Zeno!

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