Quale sarà l’impatto dell’AI generativa e dei big data sul futuro del settore turistico?
La cosiddetta “intelligenza generativa” rappresentata oggi soprattutto da ChatGPT, l’interfaccia conversazionale basata sulla tecnologia GPT-3 di OpenAI, sta diventando sempre più popolare nel settore turistico. Con la sua capacità di generare testo autonomamente, GPT-3 può essere utilizzato dalle realtà turistiche in molti modi, per semplificare la creazione di contenuti di comunicazione, migliorare l’esperienza del cliente e automatizzare i compiti ripetitivi.
Prima di continuare la lettura, se non sapete di cosa si sta parlando, vi consiglio di leggere questo articolo pubblicato su Wired nei giorni scorsi e magari guardare questo video.
L’Intelligenza Generativa non è una semplice evoluzione delle AI attuali, è proprio una di quelle cose che cambierà completamente diversi scenari. Il mondo del turismo come sempre è uno dei più sensibili alle innovazioni e sicuramente sarà impattato molto rapidamente da questa tecnologia rivoluzionaria.
AI generativa e futuro del settore turistico
In questo articolo userò ChatGPT o GPT-3 quasi come fossero sinonimi, in realtà GPT-3 è il “motore”, la tecnologia accessibile via API, e integrabile (a pagamento) in soluzioni di terze parte. ChatGPT è un servizio (ancora) gratuito basato su GPT-3, accessibile a tutti e che permette di testare e sfruttare le enormi capacità di GPT-3.
Uno dei modi più importanti in cui GPT-3 può essere utilizzato nel settore turistico è nella generazione di contenuti. Oltre ai contenuti testuali fanno parte della stessa categoria anche strumenti come DALL-E e Midjourney, che a partire da un input testuale generano immagini originali, ogni volta differenti, e ad alta qualità.
Nel settore dell’ospitalità, GPT-3 può essere utilizzato per generare descrizioni accattivanti degli alloggi e rispondere automaticamente alle richieste dei clienti. Queste descrizioni possono includere informazioni sulle dimensioni, sulla vista, sulle dotazioni e sui servizi offerti, nonché sull’ambiente circostante e sui luoghi d’interesse nelle vicinanze. Ad esempio, un hotel potrebbe utilizzare ChatGPT per generare descrizioni uniche e dettagliate delle camere e dei servizi, rispondere automaticamente alle domande frequenti dei clienti, come gli orari della colazione o le modalità di check-in e check-out, e persino creare le risposte alle recensioni dei propri servizi al fine di gestire la loro reputazione online. Tutto questo in più lingue. Questo non solo aiuta l’hotel a risparmiare tempo prezioso, ma anche a fornire informazioni accurate e personalizzate ai propri clienti, il tutto in tempo reale.
Per quanto riguarda le destinazioni turistiche, GPT-3 può essere utilizzato per creare guide turistiche personalizzate per i visitatori, in base ai loro interessi e preferenze. Ad esempio, un DMO (Destination Marketing Organization) o un Tourism Board potrebbe utilizzare GPT-3 per generare descrizioni dei luoghi d’interesse, itinerari consigliati, suggerimenti per ristoranti e negozi locali e molto altro ancora. GPT-3 può anche essere utilizzato per creare contenuti promozionali come articoli sui principali eventi o attrazioni della destinazione e campagne di marketing mirate per attrarre visitatori specifici. Inoltre, GPT-3 può essere utilizzato per generare bozze e template per ADV e campagne di marketing personalizzate, per attrarre nuovi visitatori e aumentare il coinvolgimento degli utenti.
L’utilizzo di GPT-3 in combinazione con i Big Data può inoltre consentire alle imprese turistiche di offrire esperienze personalizzate e aumentare la soddisfazione dei visitatori. Ad esempio, un hotel potrebbe utilizzare i dati dei clienti per personalizzare la loro esperienza di soggiorno, offrendo suggerimenti sui luoghi da visitare e sui ristoranti locali in base ai loro interessi e preferenze specifici.
Allo stesso modo, una destinazione turistica potrebbe utilizzare la tecnologia GPT-3 in combinazione con i Big Data per migliorare l’esperienza dei visitatori, con la creazione di un’applicazione (web o mobile non ha importanza) di pianificazione del viaggio personalizzata.
La destinazione turistica potrebbe così raccogliere dati sui visitatori, come le loro preferenze e interessi, attraverso l’analisi dei loro dati di navigazione sul sito web combinati con i big data relativi a UGC (Contenuti generati dagli utenti). Utilizzando questi dati, la destinazione turistica potrebbe quindi utilizzare GPT-3 per generare un itinerario di viaggio personalizzato per ogni visitatore, includendo attrazioni e attività consigliate in base ciò che realmente piace loro.
Inoltre, l’applicazione potrebbe utilizzare GPT-3 per generare descrizioni dettagliate delle attrazioni e delle attività consigliate, così come suggerimenti legati a vericali quali food&beverage, shopping o ancora outdoor. La destinazione turistica potrebbe anche utilizzare GPT-3 per generare promozioni esclusive per i visitatori, come sconti sui biglietti per le attrazioni o su pacchetti vacanza specifici, ottimizzando copy, profilazione, selezione delle creatività in base al canale o il tipo di campagna prescelto.
In generale, l’utilizzo di GPT-3 in combinazione con i Big Data permette alle destinazioni turistiche di offrire esperienze di viaggio personalizzate e migliorare la soddisfazione dei visitatori. Ciò può aumentare la possibilità che i visitatori tornino in futuro e consiglino la destinazione agli amici.
Disclaimer
Ebbene sì… oltre l’80% di questo blogpost è stato scritto proprio da ChatGPT. Nello specifico, ho usato il seguente prompt: “Sei un esperto di marketing digitale e innovazione nel campo del turismo, con una profonda conoscenza della tecnologia, AI, big data. Scrivi un blog post per immaginare l’impatto di GPT-3 e Generative AI sulle imprese turistiche, con focus specifico nel settore ospitalità (hotel, B&B, camping, resort, ecc) e destinazioni (DMO, tourism board). Inserisci dettagliati casi d’uso esemplificativi.” Ho poi pensato di approfondire alcuni aspetti, sempre tramite ChatGPT, chiedendo ad esempio: “Approfondisci l’aspetto di creazione contenuti”, e così via…
Anche l’immagine di copertina è stata generato allo stesso modo ed è quindi priva di copyright.