E finalmente anche il Ministro Gnudi pronunciò la fatidica frase: “Stiamo lavorando per modificare e migliorare il portale del turismo nazionale“. La banale intervista di Andrea Zanchi per Quotidiano.net risulta offuscata dalle ancor più banali risposte del Ministro.
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L’unica novità è quella secondo cui per attrarre i flussi turistici cinesi dovrà essere l’Europa a occuparsi della promozione del “Vecchio Continente”. Peccato perché secondo me quelli che abbiamo smarrito e che pesano sul nostro incoming sono i flussi interni all’Europa: tedeschi, inglesi, francesi… D’accordo sulla governance globale, ma è sufficiente e necessaria quella nazionale! Europea mi pare un tirare i remi in barca. Del tipo: non penso di essere all’altezza e quindi lascio all’Europa…
Ma il meglio dell’intervista arriva con la domanda relativa a internet:
Domanda:”A proposito di marketing: quanto peso avrà Internet nella promozione turistica? E quando il sito ‘Turismo Italia’ sarà davvero efficace?
Risposta:“Stiamo lavorando per modificare e migliorare il portale del turismo nazionale. Ma soprattutto puntiamo a cambiare la mentalità e l’atteggiamento di operatori e cittadini: ci si deve rendere conto che se un turista riceve un’impressione negativa dal nostro Paese, questa, tramite Internet, viene conosciuta da tutti. I turisti devono essere considerati una risorsa“.
Poche idee e anche confuse, e come sempre la sindrome di Italia.it. Peccato perché se il Ministro fosse andato a scuola e si fosse applicato un po’ avrebbe saputo rispondere con una maggiore consapevolezza. E pensare che qualcuno glielo aveva consigliato di frequentare. Leggete questo post.