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Forse il panorama è cambiato, forse il social couponing rivoluzionerà il mercato turistico, forse l’ha già cambiato, sicuramente non si tratta più di una “soluzione di marketing”, una scelta “pubblicitaria”, un qualcosa da riservare ad una fase particolare della storia di una struttura ricettiva. Una cosa è certa Groupon è una OLTA, mettetela come vi pare, ed è quella che trova più mercato e costa un botto di commissioni, quasi il 75%!

Se non in tutti i casi, in molti di essi l’offerta avviene sottocosto. Chi non ha capacità di cross selling (compri il coupon ma ti vendo anche una cena e un ingresso alla spa) o chi offre pacchetti tutto compreso  prende delle sonore bastonate (brave le operatrici degli istituti di bellezza che mentre ti fanno un massaggio di piazzano cinquanta cremine).

Fatto sta che c’è, tra coloro che promuovono le proprie aziende con i coupon, chi lavora mediamente per poco più di 4 euro l’ora lordi come è stato dimostrato da un sondaggio realizzato nella provincia di Ravenna a fine 2012 dallo Studio Giaccardi & Associati e commissionato dalla locale CNA.

Ma torniamo agli ultimi dati pubblicati nel blog di Groupon in occasione della BIT.  Si parla di 40 milioni di euro risparmiati dagli italiani che hanno acquistato coupon (si tratta di dati riferiti a Groupon, non di tutto il couponing del turismo). Se è vero che lo sconto al pubblico, per uscire su Groupon è del 50%, stiamo parlando di un valore della produzione a prezzi ufficiali pari a 80 milioni di euro. Se è vero che Groupon si trattiene il 50% della cifra realizzata, possiamo ipotizzare che per, una produzione di 80 milioni di euro, nelle tasche degli operatori turistici sono finiti circa 20 milioni di euro, lordi si badi bene, per prodotti che avevano un valore commerciale pari a 80 milioni. Delle due l’una: o i prezzi al pubblico in origine erano talmente gonfiati da consentire agli operatori margini del 75% oppure si sta lavorando in perdita, in un momento di crisi, e spesso si tratta di aziende che lavorano sotto il peso di mutui e fidi bancari. Se hai i debiti lavorare sottocosto ha un solo pregio, accorciare l’agonia.

Per affrontare questo tipo di offerte, queste operazioni di marketing, bisogna avvicinarsi con cautela, studiare le norme contrattuali per saperle governare. Il social couponing è una sorta di titolo derivato nel mondo del turismo, ha dei moltiplicatori e dei costi occulti che se non li conosci, ti ritrovi tra le mani un titolo tossico che ti rovina il lavoro di anni, anche a livello di reputazione. E’ per questo che dico sempre che è importante informarsi prima di affrontare queste operazioni. Voi lavorereste per 4 euro l’ora? Forse lo state già facendo e non ve ne siete accorti!

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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