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Hôtellerie e turismo in musica

Raccomandazione per godere a pieno del post sintonizzatevi alla playlist su Spotify, musica a palla e via con la lettura

Molti di voi che seguono questo blog sanno della mia sfrenata passione per la musica, in particolare il rock, e del fatto che durante le serate di solitudine presidiando uno degli alberghi che dirigo mi sono divertito a passare musica e parlare ai pochi albergatori che mi hanno seguito. Qualche giorno dopo l’ho fatto anche per gli amici che seguivano live l’Hack for travel e La notte del lavoro narrato di Vincenzo Moretti.

Proprio quella sera ho pensato che tutto il mondo del turismo si sarebbe meritato una canzone, una dedica o un pensiero. E quindi ho maturato questa idea un po’ folle di commentare alcune canzoni a modo mio. Ognuna un piccolo tweet in libertà e totale caos.

Dai su ora ci aiutano… Ma siamo il 13% del PIL non si scorderanno di no…  Ma fai la FIS o la CIG… Danno i soldi a fondo perduto… Ma secondo te la TARI la devo pagare… Ma se metto il plexiglass al ricevimento i receptionist devono mettere la mascherina?
HELP (The Beatles)

Premetto che non e’ la fine del mondo. Non e’ una guerra. Ma avevate mai pensato che le conseguenze economiche saranno peggiori di una guerra? Perché lo saranno.
IT’S THE END OF THE WORLD AS WE KNOW IT (R.e.m.)

 Certo ho fatto decine di webinar. Alcuni sono stati interessanti, belli, pieni di contenuti. Quelli che ho fatto io non mi sono piaciuti tutti ed alcuni non li rifarei se potessi. Poi ci sono quelli istituzionali e politici a cui dedico sinceramente e distintamente il prossimo brano.
ASSHOLE ON PARADE (Timbuk 3)

Si ci ho pensato anch’io. Adesso si cambia tutto, niente sarà come prima. La rivoluzione della distribuzione, nuove metodologie di lavoro, implemento nuove tecnologie. Avevo pensato di mettere ‘Revolution’ dei Beatles, poi ho pensato che forse è più appropriata questa perché per adesso sono solo parole…
TALKING ‘BOUT A REVOLUTION (Tracy Chapman)

Ok… uff… che fatica ma ho messo a posto i collaboratori adesso vediamo… c’e’ da salvare l’azienda ,bene pare ci siano 400 miliardi pronti… Urca e chi se li aspettava… ah ma sono a debito per 6 anni?
Vabbè lo faccio lo stesso mi servono… fammi fare le pratiche che me li daranno veloci… ah no… dici che c’e’ da fare la solita trafila con le banche? Ma che caz… cura questo ‘Cura Italia’?
MONEY (Pink Floyd)

Complicato sentirsi soli. La solitudine degli hotel vuoti è qualcosa che non so descrivere. Vado al bar e mi preparo da bere, poi vado dall’altra parte del bancone e mi bevo il drink. Forse sto diventando pazzo e con me molti albergatori e collaboratori che si aggirano per quegli edifici vuoti. Penso che presto mi farò un check in, così giusto per passare il tempo. Peccato la piscina non si possa aprire altrimenti pure un bagno…
SO LONELY (The Police)

Diciamola tutta, qualche crisi più o meno grave l’abbiamo avuta in passato ma il nostro è sempre stato un mestiere sicuro. Ringraziavo sempre il mio povero babbo per avermi spinto a farlo poiché con questo mestiere ho girato il mondo, conosciuto un sacco di persone interessanti, tirato su un sacco di talenti. Mai avuto problemi a lavorare e a trovare lavoro, anzi, quante offerte ho rifiutato. Era un mestiere che non conosceva crisi. Era.
DAZED AND CONFUSED (Led Zeppelin)

Ma chi caz…ha fatto circolare i rendering delle spiagge con il plexiglass ? No dai ditemi chi è stato che ne costruiamo uno e ce lo ficchiamo dentro a metà luglio e poi lo vediamo arrostire come un personaggio del Trono di Spade.
QUESTI POSTI DAVANTI AL MARE (Ivano Fossati)

Ho forse parlato troppo all’inizio del lockdown. Poi ho perso le parole, eppure ce le avevo fino a un attimo fa. Ora mi piacerebbe scomparire anzi mi piacerebbe tornare ad occuparmi di revenue.
HO PERSO LE PAROLE (Luciano Ligabue)

Di carattere sono un positivo, un ottimista. Tutto passa e tutto si dimentica e sarà cosi anche questa volta. Ma questa situazione ha fatto emergere chiaro chi ti crede e chi no, chi ti segue per criticarti a prescindere, chi improvvisamente ti e’ avverso e chi invece rimane un tuo amico sincero. Ho fatto tanti errori e me li dite proprio adesso?
HAVE A LITTLE FAITH IN ME ( John Hiatt)

La più grande soddisfazione di tutto questo periodo e’ essermi sentito dire da un agente di viaggio francese che lavora nella moda queste parole “In Italia siete stati un modello, qui in Francia e’ tutto un casino”. Avrei voluto baciarla e sventolare la bandiera da dentro la chat.
WORLD SHUT YOUR MOUTH (Julian Cope)

Doveva essere un periodo di lockdown e rappacificazione con la famiglia, la quiete domestica… e perché siamo stati in chat per ore con tutti ? Perché lo abbiamo fatto?
ENJOY THE SILENCE (Depeche Mode)

Il COVID-19 si è portato via dieci anni di lavoro sudati, un periodo che va dalla crisi della Lehmann Brothers a fine 2019. Il rimbalzo del PIL del 2021 credo che non tutti lo afferreranno. Vedo mani protese pronte a fare la lotteria degli sconti e vedo ogni tentativo solo di mettersi a discutere di una idea svanire come neve al sole. Non ho fiducia nella categoria, sappiatelo.
TEN YEARS GONE (Led Zeppelin)

Wow mi ha contattato un crisis strategy manager su Linkedin. Lui mi mancava. Sono profilato come non mai. Mi arrivano proposte di mascherine con l’immagine dei Pink Floyd, luci da streaming per dj, proposte di speciali chiavi per non toccare le maniglie…e avete paura di “Immuni” ? Ma se Google conosce anche il colore delle vostre mutande ?
ADESSO E’ FACILE (Mina + Manuel Agnelli)

Mi sono chiesto se fosse normale che non riuscissi a rispondere alle mail di lavoro (qualcuna arriva ancora, si), poi tutti mi hanno detto che avevano lo stesso problema. Il fatto e’ che il nostro lavoro non si può proprio fare da casa mi spiace. Ma davvero mi sono chiesto se fossi ancora normale.
WHERE IS MY MIND (Pixies)

Si… certo… capisco è una condizione di forza maggiore. Possiamo farle un voucher… ah non sa che cos’è? Glielo spiego guardi… ah ma vuole i soldi indietro glielo ha detto la sua agenzia online perché non prova a contattare loro?… Non le rispondono? E perché ha prenotato con loro? Dedicato a tutti gli operatori telefonici degli uffici prenotazioni.
SMOOTH OPERATOR (Sade)

Che bella parola passeggero. Mi piaceva essere un passeggero, è una parola che si unisce al viaggio più di cliente. Cliente porta dietro di se il retro-pensiero che si paga per qualcosa. Passeggero no. Si può essere passeggeri di amici, di conoscenti ma anche passeggeri di noi stessi. La parola che più mi manca. Voglio tornare ad essere un passeggero. Fate tornare a volare quei cazzo di aerei!
THE PASSENGER (Iggy Pop)

La prima intervista del sindaco della mia città dopo la sua quarantena mi sembrava di qualcuno che fosse atterrato da Marte. Improvvisamente dopo anni di vacche grasse anche per il Comune (quasi 50 milioni di  tassa di soggiorno) svaniva la mucca da mungere. Erano stati gli anni in cui si dava una botta al cerchio ed una alla botte. Quelli in cui si prendevano accordi diretti con Airbnb per farsi versare la tassa e poi pubblicamente si protestava che c’erano troppi turisti. Adesso si immagina una città senza turismo e si invoca il turismo “diverso, responsabile, d’elite” La sostanza è che non siete in grado di governare nessun flusso e il dopo COVID sarà quel che sarà…
MY CITY OF RUINS (Bruce Springsteen)

Respira. Non l’ha detto davvero dai, non può averlo fatto. Cronaca di una mattina in cui gli agenti di viaggio di mezzo mondo si svegliano con una dichiarazione del nostro Ministro che viene interpretata come chiusura dei confini italiani per tutto il 2021. Deve essere un errore dai. Ci muoviamo tutti e nel pomeriggio arriva la smentita (dicendo che era una fake news). Non era una fake news. “Le parole sono importanti”
JUST ANOTHER NERVOUS WRECK (Supertramp) 

Ho imparato ad imbiancare. Mi definisco un uomo da divano. Totalmente incapace nei lavori domestici (se si esclude cucinare, ma dev’essere per il lavoro che faccio). Ho maledetto di non aver fatto un corso di economia domestica ma ho imparato a 57 anni tante cosette. Ho anche scoperto con terrore di non saper fare le divisioni a due cifre. E sorrido quando mi si chiama guru del turismo… se sapessero la verità…
IN THE CAGE (Genesis)

“Mocambo…serrande abbassate…”
Cosi comincia questa canzone di Paolo Conte su cui non parlo ma dedico ai ristoratori di tutta Italia.
“…e ricomincerà… come da un rendez-vous… scendo giù a prendermi un caffè, scusami un attimo”
GLI IMPERMEABILI (Paolo Conte)

Mi sento come Arya Stark nel Trono di Spade, ho una lista e tempo per portarla a termine. Non è una lista di persone, è una lista di cose che il tempo non mi aveva permesso di portare a termine e che adesso mi sembrano possibili. Non aspetto più niente da nessuno. L’unica vera consapevolezza del COVID e’ che “c’e’ fare, non c’e’ provare” e non ho più tempo di aspettare. Sono armato e quindi non è facile fermarmi.
SIX BLADE KNIVES (Dire Straits)

Bisogna avere visione, farsi venire idee, creatività… quante volte ci siamo ripetuti questo tra tutti noi? Io credo di avere tutto questo, mi è riconosciuto. La visione c’è però quando le prospettive dipendono da tue scelte e da opportunità in una economia normale. Qui non abbiamo avuto scelte e l’unica visione che ho è quella di tornare al lavoro ed uscire di casa normalmente. Vi ho adorato ragazzi dell’Hack for travel, mi avete dimostrato che sto sbagliando e che sto finalmente invecchiando serenamente.
ONE VISION (Queen)

Le ultime canzoni sono tutte insieme. Vi avevo detto all’inizio che questo post sarebbe stato caos puro. Già una volta qui su Officina avevo invocato il caos in un post (Caos Calmo un paio di anni fa). Il caos è un periodo stimolante e bellissimo. Si buttano in aria tutte le palline e quando le si raccolgono sono le stesse ma l’ordine con cui si vedono è cambiato. Un periodo di grande ordine e consapevolezza in realtà, in cui lo stato delle cose prende forma così come sono in realtà. Quelli che vi sembravano geni diventano coglioni, quelli che vi sembravano i vostri migliori consiglieri in realtà vi hanno voltato le spalle e poi ci sono quelli a cui non avete mai prestato attenzione e che adesso sono quelli che vi indicano la via migliore.

Quindi chiudo con gli ultimi tweet
State forti e urlate quando ne avete bisogno
STRONG (London Grammar)
Non potremo ottenere tutto e su qualcosa dovremo accontentarci
YOU CAN’T ALWAYS GET WHAT YOU WANT (Rolling Stones)
Il virus è già finito se non ve ne foste ancora accorti
DOGS DAYS ARE OVER (Florence and the Machine)
Non è solo finito il virus, è finita un’epoca e la prossima sarà divertente
I KNOW IT’S OVER (The Smiths)
Forse domani individueremo questo periodo come quello che ci ha finalmente permesso di capire un paese che si era arrovellato su se stesso, su politici non all’altezza, su regole burocratiche pazzesche, su violenza verbale e fake news, sulla spinta ad odiare quello che sta peggio… forse domani
MAYBE TOMORROW (Stereophonics)
Grazie, questo post mi sta facendo tornare il sorriso. Forse l’ho scritto solo per me stesso non pensando a voi. Ma sto davvero sorridendo.
INNER SMILE (Texas)
…e adesso vorrei davvero stare a passeggiare a Central Park e andare allo zoo e al cinema.
PERFECT DAY (Lou Reed)

Nei commenti potete consigliarmi anche un ottimo analista. Non mi offendo, ed inoltre il clan dei toscani mi proteggerà.

Photo by Steve Harvey on Unsplash

Giancarlo Carniani

Giancarlo Carniani lavora nel settore dell’hotellerie dal 1982. Nella sua carriera lavora per grandi strutture alberghiere private (Grand Hotel Baglioni, Hotel Brunelleschi, CIGA Hotel Excelsior) e internazionali (Sonesta International Hotels ed Accor) attraverso esperienze all’estero in Inghilterra e negli Stati Uniti. Dopo aver intrapreso per 10 anni l’attività di imprenditore diretto attraverso la gestione di un hotel di 100 camere a Firenze dal 2010 è Direttore Generale della compagnia ToFlorence Hotels. Oltre all’attività alberghiera è stato il fondatore della BTO di Firenze, che ha diretto sino al 2017 quando ha spostato la propria attività collaterale all’hotellerie partecipando alla creazione di Hicon, manifestazione dedicata allo sviluppo ed alle tecnologie del futuro sul turismo. Dal 2012 è analista italiano di PhoCusWright e nel 2022 ha fondato la prima Accademia triennale di Alta Formazione sul turismo, HIA Hospitality Innovation Academy.

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Giancarlo Carniani

Giancarlo Carniani lavora nel settore dell’hotellerie dal 1982. Nella sua carriera lavora per grandi strutture alberghiere private (Grand Hotel Baglioni, Hotel Brunelleschi, CIGA Hotel Excelsior) e internazionali (Sonesta International Hotels ed Accor) attraverso esperienze all’estero in Inghilterra e negli Stati Uniti. Dopo aver intrapreso per 10 anni l’attività di imprenditore diretto attraverso la gestione di un hotel di 100 camere a Firenze dal 2010 è Direttore Generale della compagnia ToFlorence Hotels. Oltre all’attività alberghiera è stato il fondatore della BTO di Firenze, che ha diretto sino al 2017 quando ha spostato la propria attività collaterale all’hotellerie partecipando alla creazione di Hicon, manifestazione dedicata allo sviluppo ed alle tecnologie del futuro sul turismo. Dal 2012 è analista italiano di PhoCusWright e nel 2022 ha fondato la prima Accademia triennale di Alta Formazione sul turismo, HIA Hospitality Innovation Academy.

One Comment

  • Andrea ha detto:

    Caro Giancarlo, le tue straordinarie doti e la tua professionalità dovranno essere da pilastro per questa lenta e dolorosa ricostruzione. Viva il turismo. Rimbocchiamoci le maniche come sempre abbiamo fatto è che predomini la società civile unica sponda in queste circostanze.

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