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Dopo il lancio di ChatGPT, le discussioni si concentravano principalmente sull’aspetto della pianificazione del viaggio: trovare le migliori destinazioni, confrontare opzioni e creare itinerari. Tuttavia, con l’introduzione degli agenti AI, il focus si è spostato dalla semplice pianificazione alla parte transazionale del viaggio, semplificando e ottimizzando l’intero processo di prenotazione.

L’introduzione degli agenti AI sta riscrivendo le regole del gioco nel settore. Da una ricerca frammentata e manuale, siamo passati a un sistema integrato e intelligente che unisce pianificazione, negoziazione e prenotazione in un unico flusso.

Immaginate di aver fatto tutte le ricerche per una vacanza di tre settimane in Giappone, con un’idea precisa di quello che cercate, ma di essere limitati alla ricerca manuale, un prodotto alla volta. Il vostro itinerario potrebbe essere qualcosa del genere:

Periodo: 10–30 aprile – 150/200 € a notte, extra per attività culturali, JR Pass e attrazioni locali

Tokyo: 5–6 notti

• Shibuya, Shinjuku, Harajuku, ciliegi in fiore nei parchi di Ueno e Shinjuku Gyoen, Tempio Senso-ji ad Asakusa e mercatini locali, shopping e cucina tradizionale in izakaya

Hakone: 2 notti

• Soggiorno in un tradizionale ryokan con onsen per un’esperienza, crociera sul Lago Ashi, vista sul Monte Fuji, Museo all’aperto di Hakone

Kyoto: 7 notti

• Kinkaku-ji e Fushimi Inari Taisha, Sentiero del Filosofo e giardini tradizionali, hanami, cerimonia del tè e tradizioni artigianali, gita a Nara per Tempio Todai-ji e cervi in libertà

Osaka: 4 notti

• Dotonbori per cucina locale, Castello di Osaka, Universal Studios Japan

Elaborare manualmente un itinerario del genere richiede ore di ricerca e la gestione simultanea di numerosi parametri. Oggi, invece, grazie agli agenti AI, potete inserire tutte queste informazioni in un unico prompt: il sistema eseguirà ricerche in parallelo, approfondendo ogni dettaglio, dalle preferenze di fidelizzazione ai piccoli extra come la colazione inclusa, fino a filtri specifici come la vicinanza a ristoranti e altre attrazioni locali.

I vantaggi degli agenti AI

I tradizionali motori di ricerca di viaggi, come quelli offerti dagli OTA (Online Travel Agencies), si basano su filtri standard e parametri comuni. Questi strumenti, pur essendo efficienti, non sempre riescono a catturare tutte le preferenze individuali e le sfumature che ogni viaggiatore ha in mente. Un agente AI, invece, va oltre:

  • Ricerca parallela: l’agente AI esegue ricerche simultanee su tutte le parti del viaggio, integrando ogni parametro fornito, dalla durata del soggiorno alle preferenze per determinate esperienze.
  • Ricerca granulare: permette di specificare criteri di ricerca molto dettagliati, includendo non solo i filtri standard, ma anche quelli “fuzzy”, come la vicinanza a ristoranti o altre attività che normalmente non verrebbero considerate da un motore di ricerca tradizionale.
  • Integrazione API e oltre: mentre i metasearch tradizionali necessitano di API e contratti per accedere alle informazioni, l’agente AI è in grado di navigare su siti web come se fossero API, includendo piattaforme come Airbnb e prodotti locali non distribuiti attraverso canali tradizionali.
  • Flessibilità sulle date: l’agente può modificare le date e riorganizzare l’itinerario per massimizzare le opportunità, ad esempio pianificando l’inizio del soggiorno a Tokyo in concomitanza con un incontro di sumo, o evitando periodi di alta domanda che comportano prezzi esorbitanti.
  • Negoziazione in tempo reale: ipotizzate il vecchio concetto “name your price” di Priceline. L’agente AI, grazie a capacità di negoziazione in tempo reale, può confrontare le offerte e ottenere sconti immediati, garantendo il miglior prezzo possibile per ogni prenotazione.

Cosa manca?

Nonostante le impressionanti capacità dei modelli linguistici attuali, ci sono ancora alcune sfide da superare:

  • Integrazione dei sistemi di pagamento e privacy: le attuali soluzioni devono ancora risolvere in modo definitivo le questioni legate ai login, ai pagamenti sicuri e alla privacy dei dati. Probabilmente, in futuro vedremo una soluzione integrata, magari guidata da giganti tecnologici come Google o Apple, o innovazioni basate su blockchain.
  • Navigazione Vs. API: anche se le API offrono un accesso rapido ed efficiente ai dati, la navigazione web, necessaria per ricercare informazioni più approfondite, rimane lenta e costosa. In futuro, potrebbero emergere nuovi sistemi di distribuzione globale, che fungeranno da ponte tra la navigazione tradizionale e l’efficienza delle API.
  • Condizioni di prenotazione flessibili: è necessario sviluppare condizioni di prenotazione più flessibili che consentano all’agente AI di bloccare un’offerta e mantenerla in attesa di conferma finale da parte dell’utente, evitando prenotazioni annullate e garantendo così una maggiore sicurezza nella transazione.

L’impatto sul settore travel

L’adozione degli agenti AI nel mondo dei viaggi non solo semplifica l’esperienza dell’utente, ma ha anche un impatto deflazionistico sui prezzi. Rimuovendo intermediari e rendendo il processo di prenotazione più diretto ed efficiente, questi strumenti sono destinati ad aumentare il volume delle prenotazioni e a ridurre i costi operativi. Gli intermediari tradizionali, che fino a poco tempo fa erano indispensabili, potrebbero trovarsi progressivamente esclusi da questo nuovo ecosistema.

In soli due anni, siamo passati dal lancio di ChatGPT alla realtà degli agenti AI che gestiscono in modo autonomo migliaia di parametri per offrire soluzioni di viaggio personalizzate. E se da qui in avanti arriverà l’AGI, le trasformazioni potrebbero essere ancora più sorprendenti e rivoluzionarie.

Pur rimanendo ancora alcune sfide tecniche da risolvere, il futuro del travel appare sempre più orientato verso una totalità di servizi personalizzati, efficienti e, soprattutto, user-friendly.

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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