Ancora indignato (vedi post “Tutto sommato indignato“) e invidioso dell’amico Arturo Salerno che inneggia ai successi delle destinazioni pugliesi nel suo ultimo post e dopo essermi sincerato sulla corretta interpretabilità dei grafici di Google, mi sono avventurato in una ricerca che, dopo i dati forniti da Alessandra Alari di Google a Toscanalab (Isola d’Elba oltre il -20% nelle ricerche) e dopo l’intervento di Roberta Milano a BTO delle Isole (scarsità di contenuti rilevanti prodotti sull’Elba), prevedevo poco lusinghieri, ma non credevo così tanto.
In pratica le ricerche sulla nostra destinazione sono in costante calo dal 2004, ciò a mio avviso sta a significare che il problema dell’Isola d’Elba sta nella comunicazione e nella percezione che il pubblico ha della destinazione. Se raffiniamo la ricerca alla categoria viaggi il calo è il medesimo.Se, per esempio, analizziamo l’andamento delle ricerche per località elbane (per deformazione professionale e abitudine prendo in esame Capoliveri) il grafico seppur più lento nella discesa è pressoché uguale a quello dell’Isola d’Elba con l’unica differenza di un 2010 che potrebbe dare un segnale di ripresa (peraltro ancora da confermare in quanto i trends di previsione mostrano curve in calo con un timido risveglio nel 2011)
Per rendermi conto di cosa succede nella rete e cosa possa attirare l’attenzione del traffico in zone come la nostra sono andato a cercare da cosa possa essere dipesa quella impennata che vedete nella parte bassa del grafico nella seconda metà del 2009. Ebbene non ci crederete ma quello è l’effetto Barbetti, ebbene si la notizia che portò tutto quel traffico era quella della lotta del sindaco elbano al tabagismo giovanile per le vie di Capoliveri. Fu senza dubbio una sortita finalizzata alla visibilità in quanto non mi risulta che nel comune elbano furono comminate sanzioni o il consumo di sigarette sia precipitato.E se ci mettiamo nei panni di un tedesco che cerca Insel Elba? Siamo nel dramma, la visibilità dell’Isola in quello che era il mercato prediletto è in crollo! Se sul mercato italiano siamo in lenta ma costante decrescita su quello tedesco stiamo precipitando.
Se volete farvi due risate vi dico quali sono le notizie che hanno portato i tedeschi a cercarci con i picchi del 2009 e quello seppur lieve del 2010: nel 2009 è sempre Barbetti anche con la parola Insel Elba e la sua lotta al fumo a farla da padrone (quindi effetto su tutta l’isola e non solo su Capoliveri) e nel 2010 la notizia che innalza, seppur timidamente, le ricerche per la nostra isola è quella relativa all’incidente (per fortuna senza conseguenze a persone e cose) dell’aereo di Intersky in fase di atterraggio. Da queste notizie chi lo direbbe che l’Elba è una destinazione turistica? Per esempio le crescite più ampie dell’ultimo momento legate alla parola “isola elba” sono quelle relative ai traghetti, ma nessuna notizia, nessun comunicato stampa, nessuna informazione relativa alla convenienza delle tariffe della nuova compagnia BluNavy pare stia “navigando on line”, e non mi pare che esistano o siano state comunciate azioni di sotegno di marketing on-line (quelle off-line faccio finta di non saperle) a questa iniziativa che vede in prima linea gli albergatori impegnati non poco a livello economico.Dato che la maggior parte dei turisti acquistano le loro vacanze, si informano, organizzano e pianificano su internet i loro viaggi, mi sembra evidente che l’Isola d’Elba necessiti di un organismo di comunicazione ben strutturato che soprattuto sappia far conoscere al mondo quanto questo luogo sia bello e unico e creare interesse per la moltitudine di eventi che vi vengono organizzati. Per terminare credo che il problema dell’isola non sia il prezzo dei traghetti o il non conveninente rapporto qualità/prezzo bensì un problema di visibilità. L’Elba per molti non esiste! Questo forse è il vero banco di prova per Fabrizio Niccolai.Aggiornamento: dopo pochi minuti dalla pubblicazione di questo post Trivago ha reso pubbliche le tendenze dei prezzi sui mercati mondiali per il periodo in corso, ovviamente nel capitolo delle destinazioni balneari italiane dell’Elba neanche l’ombra!
Ciao, ho letto con interesse questo post, ormai bisogna pensare in IGLESE se si vuole essere competitivi, credo che il tedesco come seconda lingua ufficiale dell'elba sia cosa ormai passata. Saluti, phillip http://www.bailey.st
Aggiungo il mio disagio nel trovare delle soluzione per un weekend in famiglia a maggio. Ho cercato con diverse combinazioni di parole chiavi (es. hotel, famiglia, bambini, Portoferraio dintorni) senza trovare risultati soddisfacenti, tanto meno una proposta con possibilità di prenotare online.
In realtà il trend è ancora peggiore di quel che traspare dai numeri perchè il grafico mostra il numero delle ricerche su google ma se contiamo che dal 2004 il numero degli utenti internet è pressochè raddoppiato, il trend è ancora peggiore: se google fornisse il trend della percentuale degli utenti intenet che effettua la ricerca utilizzando la parola chiave "Elba", il crollo sarebbe geometrico….