L’avevo salutata a Arezzo in occasione di ToscanaLab, In attesa del suo turno per parlare della tesi in occasione di #generazioni 2.0 [nativi indigeni e migranti digitali], Simona trappolava sulla tastiera riguardando, correggendo e rileggendo la sua tesi. Oggi alla Facoltà di Economia dell’Università di Firenze, Simona ha conseguito la laurea di primo livello in Economia e gestione dei servizi turistici discutendo la tesi: Impatto delle nuove tecnologie nella promozione degli eventi – Il caso BTO (Relatore il Prof. Aldo Burresi, Simona è stata seguita anche dal Prof. Massimo Rosati).
Simona a Arezzo durante ToscanaLab |
“L’interesse per questo argomento è scaturito dalla mia esperienza di lavoro nell’ambito dell’organizzazione di eventi. In particolare come membro della segreteria organizzativa di uno dei più importanti eventi nazionali legati al fenomeno del turismo on line. Ed è proprio sulla base dell’esperienza lavorativa che ho potuto verificare quanto sia divenuto essenziale, per il successo di un evento, far sentire il consumatore parte integrante dell’ideazione, progettazione e realizzazione di una manifestazione”.
Due cose mi hanno colpito. La citazione del regista Mario Monicelli con la quale si apre il volume: “Se si taglia la cultura in Italia non rimane nulla se non un’immagine di affarismo, di cricca, di gente che cerca di arrangiarsi e di barare una contro l’altro”. Poi la chiusura affidata ad una citazione di Giampaolo Fabris (Societing): “ Il marketing deve adesso applicarsi a una società dove i paradigmi e i meccanismi competitivi sono incisivamente mutati. Dove i driver all’acquisto non sono più riconducibili all’equivoca categoria del bisogno. Dove il consumo, prima e oltre che comportamento economico, è anche agire umano e sociale. Una società plasmata dalle nuove tecnologie in cui il consumatore, oggi davvero consumAttore, consumAutore, consumatoRe, va dispiegando un potere e una discrezionalità sconosciuti in passato. Un marketing che si trasforma in Societing perché i prodotti, le marche si dematerializzano e divengono segni e simboli, i mercati luoghi di conversazione e le responsabilità sociali di chi produce, anche nei confronti di sempre nuovi stakeholders, ormai indifferibili. Spostare l’enfasi dal mercato alla società, Societing appunto, significa non solo una legittimazione sociale del marketing ma anche riattribuirgli una centralità e un’efficacia, nell’agire d’impresa, che andava smarrendo.”
Simona ha esaminato l’evento in tutte le sue sfaccettature, con attenzione e in modo molto scientifico ha analizzato organizzazione, promozione, marketing, strategie e alla fine ha fatto anche due conti… e c’è da dire che BTO ne esce veramente alla grande!
Alla grande ne è uscita anche Simona che, dopo il successo organizzativo di BTO 2010, il bel momento a Arezzo, dove abbiamo pregustato la sua tesi – era stata anche inserita nel prestigioso club del cappellino rosa salmone. Brava Simona, complimenti anche per come ti sei definita in chiusura di ringraziamenti: Poi in fondo io sono un po’ come la Fiorentina, dei tre punti non me ne frega proprio un (biiiiiiiiiiiiiip), “gioco” solo per la gloria.
Congratulazioni Dottoressa!!! un abbraccio affettuoso
Complimenti davvero!
Studiare e lavorare non è facile!