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La prima giornata di Ravenna Future Lessons parte con un ospite d’eccezione che, leggendo i tweet della mattina, ha destato molto interesse tra la platea.
Parliamo di Luca De Biase, giornalista esperto in nuove tecnologie, direttore scientifico di Digital Academia, caporedattore de Il Sole 24 Ore, fondatore di Nova24, solo per citare i ruoli rilevanti in Italia.
Parte subito forte con un accenno all’attualità quando commenta la manifestazione di Roma a proposito della società bloccata, dell’immobilità dei giovani e delle condizioni che non si riescono a cambiare.
Lo fa prendendo come spunto una storia vera, la storia di una cooperativa, verrebbe quasi da dire “nata dalla spazzatura”, vicino il quartiere Sanità di Napoli. Spazzatura di fronte una chiesa, talmente tanta che la montagna di rifiuti copriva l’intera facciata del vecchio edificio.
Convincendo prima uno, poi un altro giovane Don Antonio riesce a ripulire lo spazio davanti alla chiesa, riscoprendo uno dei tesori artistici del posto, creando occupazione e svolgendo anche un’attività sociale dando un’opportunità di lavoro ai ragazzi (laconico il commento di De Biase: “I giovani lì hanno molte scelte: o spacciano, o si drogano”).
Il messaggio comunque è chiaro: cambiare si può e le resistenze si possono vincere.
Andando avanti, tra i suoi interventi dedicati alle tecnologie più apprezzati c’è quello sull’innovazione: “Tante novità non fanno innovazione, questa dipende dalle conseguenze sulle persone e sui comportamenti”.
Dalla necessità di innovare, De Biase passa a parlare del cambiamento nella prospettiva del lavoro: non si parla più di beni immateriali, dove prima si aveva gioco facile, bastava pensare alla quantità. Adesso si lavora sull’immateriale. Valori e temi da portare avanti sono la cultura, l’ambiente e soprattutto la relazione.
Ecco quindi che entrano in scena i social media. Pronta una domanda, molte a corredo dell’intervento, sul ruolo di facebook e di come sia uno strumento di relazione o meno.
Alcuni hanno centrato l’attenzione sulla disponibilità della massa di informazioni rispetto al tempo a disposizione di ciascuno di noi. Tema sul quale De Biase è subito chiaro: “Non è cambiato nulla”.
Tanti i complimenti al giornalista veronese, considerato un grande oratore e soprattutto alla mano.
La disponibilità del relatore in effetti si era vista già durante la cena che ha fatto da preambolo all’apertura della tre giorni ravennate. Ed eccone una piccola prova 😉

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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