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Le compagnie aerospaziali guardano al settore del turismo per ampliare la loro attività e ridurre i costi delle missioni commerciali.

“Space Tourism will begin 10 years after people stop laughing at the concept. Recently people have stopped”
David Ashford, Director of Bristol Spaceplanes Plc

Perché l’industria spaziale guarda con attenzione al turismo? Il business del turismo spaziale potrebbe dare una spinta al settore dei lanci che, al momento, dipende esclusivamente dal mercato delle missioni per la messa in orbita dei satelliti e per le telecomunicazioni, due settori relativamente piccoli che si espandono ad un ritmo molto lento.

Il turismo spaziale, grazie al riutilizzo dei vettori aerospaziali (missili e navicelle), potrebbe aiutare a comprimere i costi dei lanci e aprire una serie di possibilità di sviluppo per il settore che ad oggi conta una cinquantina di aziende più o meno operative.

I lanci a basso costo sviluppati per l’industria del turismo spaziale consentirebbero anche altre nuove applicazioni, come la messa in orbita di satelliti ad energia solare per la raccolta e il trasporto dell’energia verso la Terra, o fabbriche orbitali per la creazione di materiali che possono essere prodotti solo nello spazio. Il turismo spaziale non rappresenta solo una bella variante dall’uso “più serio” dello spazio, ma potrebbe diventare in realtà un facilitatore per ogni sorta di nuove opportunità.

Indagini di mercato indicano che il numero di persone disponibili a impegnare capitali per avere l’opportunità di orbitare attorno alla terra è enorme. Attività connesse all’esperienza spaziale stanno sempre prendendo più campo. Non è necessario attendere la prima missione del Virgin Galactic o di SpaceX, per vivere esperienze simili a quelle degli astronauti. È sufficiente cercare un po’ in rete per scoprire dei tour operator come Incredible Adventures grazie al quale si può provare l’emozione di fluttuare in assenza di gravità o rompere la barriera del suono su un Mig russo.

Anche se non ha ancora preso il volo, già da terra il turismo spaziale è un fenomeno di tutto rispetto ed un grande attrattore. Il sito web della NASA Mars Pathfinder ha registrato 556 milioni di visite quando il minuscolo Soujorner ha fatto la passeggiata sulla superficie di Marte. Nel 1998 furono stimate 2 milioni di persone giunte a Cape Canaveral per vedere il primo astronauta orbitale americano John Glenn imbarcarsi nel suo secondo volo spaziale.

Nel 2015 Space Florida, agenzia di sviluppo spaziale gestita dallo stato, ha avviato l’operazione WeAreGo per rilanciare il mito delle missioni spaziali americane che, nell’immaginario collettivo, si erano chiuse al termine delle operazioni dello Space Shuttle. Con Be a Vacationaut e grazie all’uso della multimedialità si cercano di ispirare i turisti e i residenti della Florida a visitare le attrazioni legate alle missioni spaziali aggiungendo questa esperienza alla semplice vacanza balneare.

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Un poster in edizione limitata della nuova campagna di turismo spaziale della Space Florida, Vacationauts, che incoraggia le persone a visitare attrazioni legate allo spazio e a guardare i lanci di missili durante le vacanze in Florida. Credits: WeAreGoFL

Florida isn’t just a popular place to hit the beach, visit amusement parks and ride roller coasters. It’s also a great place for space fans, with both NASA’s Kennedy Space Center and Cape Canaveral launch sites just a short drive from Orlando, a tourist hotspot.

Il check-in sui social media alle varie fermate di Vacationaut consente agli utenti di guadagnare fino a 26 badge e salire nelle classifiche per diventare un “Captain Vacationaut”. Ma ci sono altri modi per guadagnare badge senza effettuare il check-in da qualche parte. Ad esempio, l’app Vacationauts è piena di sondaggi e quiz che forniscono badge.

I quiz educativi mettono alla prova la conoscenza degli utenti di tutto lo spazio e includono domande su Marte, la Luna e la galassia della Via Lattea. Ma i quiz non riguardano solo la questione dello spazio. Ci sono anche questionari che aiutano l’aspirante Vacationaut con domande esilaranti e fantasiose: che tipo di alieno saresti? Che tipo di cibo spaziale sei? Su quale pianeta dovresti davvero vivere? Sopravvivresti in una colonia spaziale?

Se stare con i piedi per terra a guardare partire i missili non vi appaga abbastanza non dovete far altro che rivolgervi alla Space Adventures, Ltd.. È un’impresa di turismo spaziale, il primo Tour Operator per intenderci, che propone viaggi nello spazio ai privati cittadini. Ad oggi è l’unica compagnia che invia persone nello spazio. Fu fondata nel 1998 da Eric C. Anderson insieme ad altri imprenditori del settore aerospaziale. A partire dal 2010, le offerte includono voli atmosferici a gravità zero, voli spaziali orbitali (con la possibilità di partecipare a una passeggiata spaziale), e altre esperienze legate ai voli spaziali tra cui addestramento dei cosmonauti, addestramento sulla passeggiata spaziale e tour di lancio. I piani annunciati finora includono i voli spaziali sub-orbitali e lunari. A partire da ottobre 2009, sette clienti hanno partecipato al programma di volo spaziale orbitale con Space Adventures, tra cui un astronauta che ha effettuato due viaggi nello spazio. Tra le altre cose Space Adventures è coinvolta nello sviluppo di due spazioporti commerciali, lo Spazioporto Ras Al Khaimah negli Emirati Arabi Uniti e lo Spazioporto di Singapore.

Siccome il turismo spaziale non è poi così lontano dal diventare sempre più disponibile ai non astronauti, già nel 2013 PayPal lanciò PayPal Galactic sostenendo che “È giunto il momento per PayPal di iniziare a pianificare il futuro; un futuro in cui non stiamo parlando solo di pagamenti globali. Oggi stiamo espandendo la nostra visione dalla terra nello spazio. Quello che una volta ritenevamo fantascienza è diventato realtà. I viaggi spaziali si stanno aprendo a tutti grazie a Virgin Galactic, Space X e una miriade di altri programmi di turismo spaziale tra cui lo Space Hotel che dovrebbe essere in orbita entro il 2016 (qui furono un po’ troppo ottimisti). I pezzi dell’infrastruttura di supporto stanno iniziando a comporsi, e mentre iniziamo a pianificare di abitare altri pianeti, le realtà pratiche della vita devono ancora essere affrontate. Siamo l’unica azienda attualmente pronta a erogare pagamenti al di fuori del nostro pianeta. Vogliamo essere non solo il modo di pagare più amato del mondo, ma anche il sistema di trasferimento di denaro preferito dalla terra – nello spazio e tra lo spazio e la terra“.

Se tutto ciò ti può apparire ancora lontano nel tempo è bene sapere che nei giorni scorsi il Blue Origin di Jeff Bezos ha volato, dopo diverse missioni, per la prima volta testando la capsula che potrebbe ospitare i primi turisti spaziali, Blue Origin utilizza più volte i razzi e questa è una tecnica che farà diminuire drasticamente il costo di ogni missione aprendo grandi possibilità proprio al turismo spaziale e a tutte le altre missioni commerciali in orbita. L’esperimento, che pare sia riuscito nel migliore dei modi – sia nella fase di lancio sia in quella di atterraggio-, prevedeva la presenza a bordo di un manichino di quelli che si usano di solito per i crash test delle case automobilistiche. Nessun segreto, c’è un video per vedere tutte le fasi della missione e ci sono anche le riprese dell’interno per comprendere le reazioni del manichino. Se guardate i due filmati capirete che non c’è poi tanto da ridere quando parliamo di turismo spaziale.

Questo è il secondo di una serie di post dedicati al turismo spaziale su Officina Turistica.

La foto di copertina: Credits Space Adventures Ltd | Earth and the Soyuz spacecraft docked to the International Space Station.

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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