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Eccoci con la più classica delle newsletter. Quali saranno le parole che useremo di più o di meno parlando del mondo del travel nel 2019? Ecco le 20 che abbiamo scelto per voi quest’anno.

Adesso che tutti i siti e i blog che si dedicano all’industria turistica hanno esaurito le loro liste con “le dieci cose che cambieranno il travel”, noi di Officina Turistica ci siamo divertiti, come sempre, a immaginare quali parole useremo di meno e quali invece prenderanno il sopravvento… Qualche volta indoviniamo, in alcuni casi prendiamo delle cantonate galattiche, ma è proprio quello il bello. Questa è una newsletter molto ludica!

Le parole che useremo di più

Prezzo: per il secondo anno consecutivo il prezzo resta il primo filtro adottato dai turisti/viaggiatori su OTA e metmotori, in particolare quest’anno, complici l’instabilità dei mercati europei e l’incertezza economica e politica del mercato italiano. Se ciò non bastasse siamo anche in un periodo di tariffe fuori controllo con i wohlesaler che impazzano sui metamotori e le OTA che rivendono tariffe di terze parti.
Telefono: anche questa parola si conferma tra quelle dell’anno scorso: il telefono si conferma il miglior canale diretto, garantisce minori costi di acquisizione, ricavi medi più alti e tassi di cancellazione molto bassi.
Blockchain: ne abbiamo parlato molto su Officina, ammettiamo di non aver chiare alcune applicazioni ma ci siamo impegnati molto con una serie di post con i quali speriamo di avervi aiutato a comprendere un po’ meglio questa nuova tecnologia. Tranquilli se ne parlerà molto anche quest’anno!
Turismo spaziale: continuiamo a crederci molto anche se i vari progetti “turistici” stanno rallentando. Abbiamo forti dubbi in merito al tanto sbandierato progetto dello  “spazioporto” pugliese, ma nel frattempo Virgin Galactic ha portato per la prima volta nello spazio, con il suo SpaceShipTwo VSS Unity, una “turista” civile – anche se si tratta di una addetta ai lavori.
Treni: continuiamo a vedere un grande futuro sul trasporto interno e sulle rotte brevi. I treni veloci stanno battendo la concorrenza aerea. Nel frattempo vanno avanti i progetti dell’Hyperloop, si sviluppano le piattaforme online come Rail Europe, già da tempo Expedia ha acquistato Silver Rail e Google in India ha acquistato “Where is my Train.”
Coworkinggli hotel avranno sempre più bisogno di rendere vive e più profittevoli le aree comuni, le hall e le camere potrebbero diventare luoghi d’incontro e di servizi per coloro che hanno necessità di luoghi di lavoro temporanei, spazi che potrebbero riequilibrare la concorrenza tra alberghi e piattaforme degli affitti brevi. Accor ci sta già provando…
Chatbot & Voice: sistemi automatici in grado di comprendere il significato del linguaggio umano, valutarlo e contestualizzarlo al fine di garantire un dialogo rilevante – sono il canale preferito dai consumatori (84,6%) per ottenere risposte a semplici domande, al secondo posto solo dopo le interazioni faccia a faccia. Qua potete scaricare un interessante ebook.
Metamotori: per alcuni specialisti del settore sono prossimi alla loro fine, i turisti li usano sempre di più, i wohlesaler lo sanno e fondano proprio su questo atteggiamento le loro politiche di dumping tariffario, continueranno a far dormire male gli albergatori.
Responsabilità sociale: un termine ampio dove comprendere il turismo sostenibile e i comportamenti etici delle aziende turistiche.
Clima: le variazioni climatiche condizioneranno sempre di più i flussi turistici. Grandi gruppi finanziari e fondi immobiliari stanno indagando l’erosione delle spiagge e altre condizioni climatiche per comprendere quali zone della terra potrebbero, in un prossimo futuro, essere allagate. Purtroppo investire troppo vicino alle spiagge potrebbe essere un errore.

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Le parole che useremo di meno

Tour Operator: l’anno scorso puntammo su di loro ma gli ultimi risultati economici dei big player del settore sono stati veramente preoccupanti.
DMO: anche le DMO ci hanno deluso, pensavamo potessero fare la differenza ma, almeno in Italia, abbiamo visto circolare poche idee e qualche strategia poco significativa. Ci sono casi di eccellenza ma sono rari e difficili da scovare e imitare. Per giunta per il 2019, anche sul fronte straniero si fa difficile la vita per queste organizzazioni. Strette sui budget arrivano in Francia e Scozia.
OTA: sì, parleremo meno di OTA, già lo scorso anno ci erano parse in affanno. I brand alberghieri di catena stanno recuperando nelle vendite dirette e le campagne pay per click offrono minore marginalità. In Italia anche Phocuswright prevede un recupero degli hotel nelle vendite dirette e una sostanziale stabilità delle OTA.
Regolamenti: se ne parlerà di meno, ormai molti comuni si sono accordati con Airbnb e le piattaforme saranno meno chiacchierate. Basterebbe far rispettare le leggi che già ci sono, in particolare nei confronti degli abusivi, per il resto il mercato farà il suo corso…
Mobile e Wi-fi: se ne parlerà meno perché turisti e consumatori li daranno per scontati come l’acqua calda e l’aria condizionata in camera. Chi non si adeguerà finirà, anche lui, per non essere più nominato nel mondo del turismo.
Siti internet: ribadiamo il concetto dell’anno scorso. Non conviene aprirne di nuovi. Ma anche l’altra sera ne abbiamo sentito parlare…
App di destinazione: come i siti internet, sono morte ma se ne continua a parlare… provate a contare in quanti scaricano la vostra visit pincopallo!
Destagionalizzare: è un termine epico, un perenne Vietnam, se si misurassero i risultati ottenuti da tutti i destagionalizzatori il termine apparirebbe desueto in quattro e quattr’otto. Che non se ne senta parlare più è una speranza non una certezza…
Plastica: ce ne sarà sempre di meno almeno nelle destinazioni plastic free, sarà una mossa di marketing ma poco importa. Un impegno etico è sempre benvenuto.

Nella newsletter dell’anno scorso indovinammo qualcosa?

Avevamo segnalato in decadenza: la parity rate, i portali, i marchi di qualità, twitter. Abbiamo detto che erano finiti i soldi pubblici per le DMO e che nulla sarebbe stato gratis (a parte la bottiglia d’acqua in camera, aggiungiamo adesso). Avevamo visto boccheggiare Tripadvisor ma se ne è parlato perché ha provato a reagire. Speriamo che abbia trovato la via giusta…

Per il 2019 il consiglio è quello che diamo tutti gli anni, identico: mettiamoci passione, misuriamo tutto quello che facciamo, è l’unico modo per sapere se stiamo andando nella direzione giusta, è l’unico modo per correggere la mira e per tornare sulla strada della redditività e delle soddisfazioni. Il turismo è business e ha motivo di esistere solo se funziona, se produce margini e posti di lavoro.

Photo by SpaceX on Unsplash e da Max Pixel (1)

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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