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Vi consiglio di leggere questa newsletter fino in fondo perché ci sono due o tre piccoli omaggi nascosti nel testo: qualche link a risorse gratuite, qualche anticipazione e uno sconto per uno dei più importanti eventi del panorama nazionale del turismo online.

Il 2019 è stato un anno molto importante. Proprio in occasione del decimo anno di attività, Officina Turistica è entrata a far parte della famiglia di The Data Appeal Company all’interno della quale Officina Turistica affianca Travel Appeal nella divulgazione di contenuti specialistici per il settore turistico e alberghiero.

Inutile dire che questa operazione ha dato un assetto più forte al sito. Abbiamo pubblicato con maggiore frequenza post sia sul blog sia sui social network. I contenuti settimanali di Officina Turistica sono ormai un classico molto apprezzato dagli operatori del settore, così come alcune pubblicazioni periodiche come OTStats scaricabili gratuitamente.

Tutte le metriche del sito confermano che anche i lettori hanno gradito questo cambiamento di assetto, miglioramento reso possibile anche da una redazione molto giovane e dinamica che è stata messa a supporto dell’anziano fondatore (che sarei io).

Ma veniamo al tema della prima newsletter del 2020 che, come da tradizione, cerca di segnalarvi cosa potrebbe esservi sfuggito delle nostre attività del 2019.

In particolare, se non lo avete ancora fatto, scaricatevi l’altra risorsa gratuita che abbiamo dato alle stampe: Zero reclami.

Gli articoli che voglio rammentarvi e che credo meritino la lettura, o il ripasso, sono i quattro che Emanuele Papi ha dedicato alla reputazione, ovviamente tutte le eccezionali dritte che Antonio Pezzano regala ai destination manager, la lettera di Rodolfo Baggio al quale come sempre è concesso di spaziare liberamente nelle materie anche più lontane dove riesce sempre a trovare formule e soluzioni applicabili con successo nel nostro operato quotidiano. E il giro del mondo dei megatrend turistici con Silvia Moggia.

Poi potete rileggervi tutti i post dedicati al Turismo Spaziale, settore nel quale ci siamo proiettati in tempi non sospetti, prima che tali operazioni culminassero con il lancio in orbita della Tesla.

Altra dritta: vi siete persi i Webinar SOS Destinations di Travel Appeal? Recuperateli qua!

La notizia che non vi sarete sicuramente persi nel 2019 è il fallimento di Thomas Cook. Molti hanno sentenziato che tutto ciò è dipeso dal fatto che la formula del “pacchetto turistico” non funziona più (peccato che a metà settembre quando l’azienda è fallita contava circa 600 mila persone coinvolte tra quelle in viaggio e quelle che avevano in tasca i voucher pronti per partire). Altri hanno sentenziato che l’azienda non era sufficientemente presente online, ma evidentemente non sapevano che proprio Thomas Cook Online iniziò a solcare la rete qualche mese dopo Expedia – mi pare nei primi mesi del 1997 – e che già nel 2013 un terzo delle entrate del gruppo proveniva dall’online con ben 17 piattaforme che – nel periodo della gestione di Harriet Green – furono razionalizzate in 7 portali. Addirittura nel 2014 il sito responsive Flythomascook, stava già crescendo a doppia cifra nei ricavi da device mobili.
I venditori del revenue – quelli che chiamo revegnuscoli e che vendono il revenue ma non le camere – sostengono che sia fallito il modello del prezzo fisso.

Credo invece che i turisti non disdegnino il modello operativo di Thomas Cook, credo che il problema sia stata una politica di acquisizioni dissennata con esposizioni finanziarie troppo ingenti.

Quello che Thomas Cook lascia di buono sono il know how dei dipendenti che tutti gli operatori del settore stanno acquisendo, la rete di vendita al dettaglio rilevata da Hays Travel, il marchio per lanciare le attività online rilevato da Fosun e la fila per rilevare il vettore Condor, insomma in quell’azienda il buono era tanto, quasi tutto se si eccettuano i vertici. Prossimamente proprio su Officina uscirà un post con una timeline che ripercorre tutta la storia dell’operatore britannico. Nel mentre EasyJet, come altri vettori europei, beneficia di questa situazione.

Per il resto tutto procede più o meno regolarmente come dicevo nel mio post – il più letto del 2019 su Officina – L’estate sta finendo. Tra alti e bassi il nostro resta sempre il lavoro più bello del mondo.

Dimenticavo, tra le risorse gratuite online che ritengo interessanti vi segnalo Retail Revolution di Sabre – qualcosa era stato anticipato ad Hicon 2019, Why We Tour di Arival e The ultimate guide to hotel revenue strategy di Duetto.

Ultimo regalo e vi lascio: con il codice OT2020 potete accaparrarvi i biglietti per BTO con il buono sconto riservato ai lettori di Officina Turistica. Se la vostra azienda è basata in Toscana, avete diritto ad altri privilegi grazie all’operazione Tuscany Ticket. Clicca qua per ottenere il biglietto scontato!

Ci vediamo a Firenze… e fate i bravi!

Se non vuoi perderti le mie prossime notizie

 

 

 

Photo by David Kovalenko on Unsplash

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.