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L’Italia è il Paese europeo in cui il turismo internazionale è ben distribuito tra le sue regioni.

Qual è il Paese europeo più visitato al mondo? A questa semplice domanda si può rispondere in tanti modi: Francia, Spagna o Italia. Dipende da cosa intendiamo per Paese più visitato e di conseguenza che metrica e base dati utilizziamo.

La mia metrica preferita (non solo e non tanto per rispondere a queste domanda) sono i pernottamenti registrati nelle strutture ricettive,  presenze nel gergo tecnico. Non è perfetta (anzi), ma ha due pregi: facile da trovare e consultare (per tutti i Paesi europei). Si focalizza sui flussi turistici che utilizzano le strutture commerciali (quindi i flussi che contano di più a livello economico ed esprimono una scelta discrezionale del turista nel visitare un luogo). Per questi motivi la utilizzo nei confronti internazionali. 

Secondo questa metrica, la Spagna è il Paese europeo più visitato. Più esattamente, la Spagna è il Paese europeo dove si registra il maggior numero di pernottamenti effettuati dai turisti internazionali in strutture ricettive ufficiali, cioè censite e abilitate all’esercizio dalla pubblica autorità. 

Ma dove (regioni o città) vengono registrati questi pernottamenti? Quali sono, ad esempio, le regioni europee più visitate dai turisti internazionali? La mappa sotto fornisce una risposta molto interessante. 

 L’Italia è il Paese europeo in cui il turismo internazionale è ben distribuito tra le sue regioni Qual è il Paese europeo più visitato al mondo? A questa semplice domanda si può rispondere in tanti modi: Francia, Spagna o Italia. Dipende da cosa intendiamo per Paese più visitato e di conseguenza che metrica e base dati utilizziamo. La mia metrica preferita (non solo e non tanto per rispondere a queste domanda) sono i pernottamenti registrati nelle strutture ricettive,  presenze nel gergo tecnico. Non è perfetta (anzi), ma ha due pregi. E’ facile da trovare e consultare (per tutti i Paesi europei). Si focalizza sui flussi turistici che utilizzano le strutture commerciali (quindi i flussi che contano di più a livello economico ed esprimono una scelta discrezionale del turista nel visitare un luogo). Per questi motivi la utilizzo nei confronti internazionali.  Secondo questa metrica, la Spagna è il Paese europeo più visitato. Più esattamente, la Spagna è il Paese europeo dove si registra il maggior numero di pernottamenti effettuati dai turisti internazionali in strutture ricettive ufficiali, cioè censite e abilitate all’esercizio dalla pubblica autorità.  Ma dove (regioni o città) vengono registrati questi pernottamenti? Quali sono, ad esempio, le regioni europee più visitate dai turisti internazionali? La mappa sotto fornisce una risposta molto interessante.    Le regioni sono organizzate in sei classi. Nella prima classe (le regioni in verde) troviamo tutte le regioni dove si registrano più di 50 milioni di presenze di turisti internazionali. Nella seconda (celeste) abbiamo le regioni che registrano tra 10 e 50 milioni. Nella terza (celeste sbiadito) le regioni che ospitano tra 5 e 10 milioni. Per le altre classi consultate pure la legenda in alto sulla sinistra della mappa.  Le regioni verdi (le prime in classifica) sono in Spagna, Croazia e Turchia. Si tratta di Paesi dove il turismo internazionale si concentra praticamente in poche regioni.  Il dato più interessante riguarda l’Italia, che nel complesso è il secondo Paese europeo per numero di presenze di turisti internazionali in Europa. La Penisola non ha nessun peso massimo, tuttavia ha ben sette regioni che hanno tra 10 e 50 milioni di presenze turistiche internazionali ciascuna.  Cosa significa? Una cosa semplice e dimostrabile con altri indicatori più sofisticati e metodologicamente più corretti (ad esempio gli indici di concentrazione). L’Italia è un Paese in cui il turismo internazionale è ben distribuito.  Siamo i primi, da questo punto di vista, in Europa. Mi è capitato spesso di leggere gli studi di piani turistici di altri Paesi dove l’Italia è un riferimento in tal senso. Perché vi scrivo un post su questo? Nella (nostra) narrazione siamo il Paese del turisdotto e dei tanti turisti alnordinvecechealsud. Una narrazione che si fonda sullo iato esistente tra sogni (ogni campanile è la capitale del turismo) e realtà (i flussi turistici tendono a concentrarsi nello spazio e nel tempo).  Restiamo con i piedi ben piantati  nel mondo reale: questo è un dato di cui andare fieri e un nostro punto di forza.

Le regioni sono organizzate in sei classi. Nella prima classe (le regioni in verde) troviamo tutte le regioni dove si registrano più di 50 milioni di presenze di turisti internazionali. Nella seconda (celeste) abbiamo le regioni che registrano tra 10 e 50 milioni. Nella terza (celeste sbiadito) le regioni che ospitano tra 5 e 10 milioni. Per le altre classi consultate pure la legenda in alto sulla sinistra della mappa. 

Le regioni verdi (le prime in classifica) sono in Spagna, Croazia e Turchia. Si tratta di Paesi dove il turismo internazionale si concentra praticamente in poche regioni. 

Il dato più interessante riguarda l’Italia, che nel complesso è il secondo Paese europeo per numero di presenze di turisti internazionali in Europa. La Penisola non ha nessun peso massimo, tuttavia ha ben sette regioni che hanno tra 10 e 50 milioni di presenze turistiche internazionali ciascuna. 

Cosa significa? Una cosa semplice e dimostrabile con altri indicatori più sofisticati e metodologicamente più corretti (ad esempio gli indici di concentrazione). L’Italia è un Paese in cui il turismo internazionale è ben distribuito.  Siamo i primi, da questo punto di vista, in Europa. Mi è capitato spesso di leggere gli studi di piani turistici di altri Paesi dove l’Italia è un riferimento in tal senso.

Perché vi scrivo un post su questo? Nella (nostra) narrazione siamo il Paese del turisdotto e dei tanti turisti alnordinvecechealsud. Una narrazione che si fonda sullo iato esistente tra sogni (ogni campanile è la capitale del turismo) e realtà (i flussi turistici tendono a concentrarsi nello spazio e nel tempo).  Restiamo con i piedi ben piantati  nel mondo reale: questo è un dato di cui andare fieri e un nostro punto di forza. 

 

*immagine di copertina © Bethany Beck on Unsplash 

Antonio Pezzano

Antonio Pezzano assiste enti pubblici e organizzazioni turistiche a disegnare e attuare politiche e progetti che creino valore economico. Il suo ruolo é fornire dati e fatti concreti a chi prende le decisioni. E’ stato per conto della Commissione Europea coordinatore della rete di destinazioni turistiche europee di eccellenza EDEN.

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Antonio Pezzano assiste enti pubblici e organizzazioni turistiche a disegnare e attuare politiche e progetti che creino valore economico. Il suo ruolo é fornire dati e fatti concreti a chi prende le decisioni. E’ stato per conto della Commissione Europea coordinatore della rete di destinazioni turistiche europee di eccellenza EDEN.

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