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Iniziamo l’anno con una carrellata delle principali aperture di hotel del 2023, segnale estremamente importante per gli investitori, indicatore di crescita per gli operatori e per me una lista di sogni e desideri che si allunga.

Il 2022 ha finalmente visto la ripresa dei viaggi a livello internazionale, soprattutto a occidente, e il 2023 sarà l’anno del ritorno ai flussi pre-pandemici, con la riapertura di Asia e Oceania e l’apertura di hotel di lusso in tutto il mondo.

Le principali aperture – e riaperture post restauro ad hoc – di hotel nel 2023 hanno alcuni denominatori comuni, a tutte le latitudini: unicità della destinazione, design personalizzato, proposta servizio-centrica e cucina d’alto livello per offrire un’esperienza nell’esperienza.

In Europa, Londra e Roma vivranno una rara effervescenza nel campo dell’ospitalità, così come il Medio Oriente (EAU, Qatar, Arabia Saudita) che sta esplodendo e New York, che non si ferma mai.

Il via alle danze delle grandi inaugurazioni seguite a livello internazionale è stato però dato già a dicembre 2022, con Palihouse West Hollywood, una reincarnazione del primissimo hotel del marchio che aveva debuttato 15 anni fa. A West Palm Beach, in Florida, ha aperto l’AKA West Palm e ancora  Maison ELLE a Parigi e Portrait Milano, la quinta proprietà della Lungarno Collection di proprietà della famiglia Ferragamo, che ha aperto dopo quasi un decennio dall’annuncio progettuale e a cui ho già dedicato un focus.

Nolinski Venezia © Guillaume de Laubier

Selezione di nuove aperture di hotel nel mondo

A partire dalla Francia, l’Hôtel Dames des Arts debutta a Parigi a Saint Germain, con vista sulla Torre Eiffel e design firmato da Raphael Navot. In Borgogna, Paola Navone ha firmato gli interni del COMO Le Montrachet, che apre nella regione vinicola francese di Puligny-Montrachet.

In Spagna l’apertura dell’anno sarà decisamente quella nell’iconica regione vinicola del Priorat, con l’inaugurazione del Gran Hotel Mas d’en Bruno, un lussuoso boutique hotel sorto in una tenuta storica sulle rive del fiume Siurana.

A Londra gli hotel di lusso sono di casa e il 2023 ne vedrà di nuovi, primo fra tutti il The Peninsula London con vista su Hyde Park Corner e Wellington Arch: 190 tra suite e residenze per cittadini temporanei, ristoranti, bar, spa, piscine, sale da ballo per eventi e servizi business.

In Turchia sta invece per aprire le sue porte The Peninsula Istanbul, sul lungomare, nello storico quartiere di Karaköy, tra attrazioni culturali e offerta culinaria d’eccezione. L’hotel è ospitato in diversi edifici di ispirazione classica, tra cui il vecchio terminal passeggeri di Karaköy, risalente agli anni ’40. 177 camere, diverse piscine, tra cui una galleggiante sul Bosforo, ristoranti e, tradizione locale oblige, una varietà di hammam, saune e bagni. Il primo vero concorrente del Four Seasons.

In Marocco ha appena aperto il Nobu Hotel Marrakech, firmato dall’architetto francese Jacques Garcia, con interni reinventati da Mahmoud Slimane, ma l’inaugurazione più attesa è quella del Park Hyatt Marrakech, ad aprile: 181 lussuose camere con vista sulle montagne dell’Atlante.

A oriente sono previste grandi inaugurazioni: &Beyond Punakha River Lodge lungo le rive del fiume Mo Chu in Bhutan, con vista ininterrotta sull’Himalaya, Aman Niseko arriverà sulle pendici del Monte Moiwan in Giappone, con focus outdoor e l’obiettivo dichiarato di attrarre sempre più turisti alto spendenti da Australia e Nuova Zelanda. Il marchio gemello di Aman, Janu, aprirà invece a Tokyo, con 120 camere e la più grande spa dell’Asia.

Le principali aperture in America Centrale saranno invece il Sofitel Legend Casco Viejo Panama e il Banyan Tree Group nella regione vinicola della Valle de Guadalupe in Messico.

Negli Stati Uniti le aperture previste nell’arco del 2023 sono numerosissime, quindi evidenzio solo le principali:

  • sulla costa occidentale a febbraio arriva The Inn at Mattei’s Tavern, di Auberge Resorts Collection, a Los Olivos, in California, un’area nota per i suoi vigneti panoramici e le esclusive cantine;
  • a Palm Springs arriva Life House, una proprietà retrò con 66 camere originariamente costruite nel 1965 e rinnovate per celebrare il gusto della metà del secolo condito con il minimalismo giapponese;
  • in Arizona, The Ritz-Carlton, Paradise Valley aprirà in autunno all’interno di 20 acri di giardini con vista sull’iconica Camelback Mountain di Scottsdale;
  • The Manchester arriva invece a Lexington, nel Kentucky, per rendere i soggiorni a tema distillerie un’esperienza sempre più chic;
  • infine a Chicago aprirà The St. Regis Chicago, con 101 camere firmate dall’architetto Jeanne Gang di Studio Gang.

New York merita un paragrafo a parte:

  • il Fifth Avenue Hotel dovrebbe aprire in primavera a pochi passi dal Madison Square Park. Un tempo casa e rimessa per le carrozze della signora Charlotte Goodridge, figura di spicco nella società Gilded Age di Manhattan, la struttura presenta interni di Martin Brudnizki Design Studio e la direzione culinaria dello chef Andrew Carmellini;
  • Uptown Corinthia New York, prima proprietà statunitense del gruppo, sorge nell’ex hotel Surrey vicino a Central Park;
  • Williamsburg, il quartiere alla moda, accoglierà una proprietà Moxy, con un rooftop bar con vista mozzafiato sulla terrazza del Williamsburg Bridge e dello skyline di Manhattan;
  • la settimana prossima Habitas on Hudson apre le porte alla sua nuova casa padronale neobarocca, vicino al pittoresco villaggio di Rhinebeck.

Oltre a Marrakech, Nobu, la collezione di hotel fondata da Robert de Niro e dallo chef giapponese Nobuyuki Matsuhisa, ha in programma aperture ovunque nel mondo: Atlanta, Atlantic City, Bangkok, Barbuda, Al Khobar, Amburgo, Roma, Madrid e San Sebastian.

Idem Six Senses, con un’apertura a Crans-Montana nelle Alpi svizzere, alle Maldive con i Six Senses Kanuhura, in India con i Six Senses Vana, ai piedi dell’Himalaya e poi la prima sede italiana a Roma. Inoltre, il mese prossimo aprirà il primo hotel lungo la costa del Mar Rosso in Arabia Saudita, nella cornice del The Red Sea Project, che mira a sviluppare 22 isole – ora incontaminate e bagnate da acque trasparenti – per renderle un importante centro turistico del Medio Oriente. Questo Six Senses, oltre a suite, spa, bar e ristoranti, prevede un villaggio artigianale volto alla scoperta della storia e del patrimonio culturale della regione attraverso l’arte, l’artigianato, la danza e la musica.

© Nobu Hotel

Nuove aperture di hotel in Italia

In Italia, Auberge Resorts Collection introdurrà Collegio alle Querce a Firenze, ricavato da un gruppo di edifici UNESCO del XVI secolo.

A Roma sarà un anno all’insegna delle inaugurazioni di lusso per il settore dell’ospitalità con The Rome EDITION e un avamposto Six Senses (gruppo IHG) sulla piazzetta di San Marcello, in un antico palazzo del ‘700 con facciata patrimonio UNESCO. A due passi dalla Fontana di Trevi, dal Pantheon e dalle vie dello shopping, la struttura, con 95 camere e suite, attirerà sicuramente gli appassionati delle terme Six Senses, e beneficerà di una trattoria con cucina a vista al piano terra e un rooftop con vista a 360° sulla Città Eterna.

Ma ancora il Nobu Hotel Roma, situato sull’esclusiva Via Veneto e a pochi passi dal parco di Villa Borghese, unisce due edifici del XIX secolo in un hotel contemporaneo con 122 camere e suite, una terrazza sul tetto piantumata, una spa urbana e, naturalmente, il ristorante Nobu.

Anche Bulgari (gruppo LVMH) aprirà un hotel a Roma, sua città natale. Situato nel sestiere di Campo Marzio, l’albergo a cinque stelle sarà a pochi minuti da Piazza di Spagna e dal fiore all’occhiello della prestigiosa casa di gioielleria di via Condotti. Un edificio modernista degli anni ’30, con la sua monumentale facciata in travertino rivestita da affreschi e mosaici, rivisto in stile contemporaneo dello studio milanese Antonio Citterio Patricia Viel. La struttura avrà 100 camere, principalmente suite, Il Ristorante dello chef tre stelle Niko Romito, The Bulgari Bar all’ultimo piano e poi spa, piscina coperta, palestra e biblioteca dedicata alla storia del gioiello.

Dopo Portrait, Milano vedrà una nuova importante apertura presso l’ex sede di Versace nel quadrilatero della moda, con il quarto hotel J.K.Place dopo Capri, Roma e Parigi. Il boutique hotel di 38 camere, alcune con ampie terrazze, mostrerà ancora una volta lo stile residenziale chic della collezione, con un ristorante aperto al pubblico, una palestra, un’area benessere e un cortile interno a immagine dell’indirizzo romano.

In arrivo a Venezia il Nolinski Venezia del gruppo Evok Collection, presso l’ex Camera di Commercio, a due passi dalla Fenice. Firmato dagli architetti Le Coadic & Scotto, l’albergo disporrà di 43 camere e suite, una caffetteria, un bar e il ristorante gourmet Palais Royal al 3° piano, piscina sul tetto e spa.

Nel Bel Paese arriverà anche Domaines de Fontenille, che oltre a un nuovo indirizzo alle porte di Saint-Rémy-de-Provence, con il Domaine de Chalamon, aprirà tra poche settimane a Oppède, nel Luberon, e infine nel Chianti, a giugno: 20 camere in più edifici distribuiti intorno a un campanile centrale, presso l’antica residenza estiva dei Vescovi di Siena.

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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