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Il 24 marzo EasyJet ha rilasciato 2070: The future travel report, il nuovo report sul futuro dell’aviazione, che rivela le previsioni sull’evoluzione del viaggio e delle vacanze nei prossimi 50 anni.

Il rapporto è stato stilato da un gruppo di eminenti accademici e futuristi, tra cui la dottoressa Melissa Sterry, scienziata del design e teorica dei sistemi complessi, il direttore dei sistemi di trasporto presso la Cranfield University, il professor Graham Braithwaite, la professoressa Birgitte Andersen di Birkbeck, Università di Londra e CEO di Big Innovation Centre, i futuristi Shivvy Jervis e Patrick Dixon, nonché Nikhil Sachdeva, preside per l’aerospazio e la difesa e l’aviazione sostenibile presso la società di consulenza Roland Berger.

Il futuro dei viaggi aerei e degli aeroporti

L’esperienza di viaggio sarà ancora una volta, e come è prevedibile, rivoluzionata dal progresso tecnologico. Stando al report di EasyJet, i passaporti heartbeat e biometrici sostituiranno il passaporto tradizionale, per consentire ai passeggeri di attraversare semplicemente l’aeroporto senza doversi fermare ai controlli doganali.

Proprio come le impronte digitali e la retina, il battito cardiaco di ogni persona è unico. La “firma cardiaca” dei passeggeri e i dettagli biometrici verranno quindi inseriti e registrati in un database globale che trasformerà in un ricordo il documento d’identità come lo conosciamo oggi.

I sedili a bordo saranno ergonomici e sensoriali, costruiti in materiali intelligenti che si adattano alla forma del corpo, all’altezza, al peso e alla temperatura del singolo passeggero, al fine di offrire un’esperienza di viaggio più confortevole e personalizzata possibile.

L’intrattenimento a bordo sarà riservato alla singola persona e solo per i suoi occhi, grazie a una trasmissione tramite dispositivi optoelettronici che andranno a sostituire gli schermi attaccati al sedile di fronte (o la visione sul proprio tablet/computer portatile).

Gli aerotaxi e-VTOL elimineranno le navette aeroportuali, ma anche i parcheggi in aeroporto. Secondo i futuristi, l’85% dei viaggiatori si sposterà tra casa, o hotel, e terminal con e-VTOL, velocizzando e semplificando anche questa fase del viaggio.

Nel mentre AutoFlight ha già completato con successo il volo eVTOL più lungo del mondo con Prosperity I, i primi 250km di volo e la prima pietra miliare nel percorso verso la certificazione del suo aerotaxi da quattro passeggeri entro il 2025.

Il futuro dell’hospitality

2070: The future travel report ha dedicato un focus anche al settore dell’ospitalità, con scenari eccitanti, o ansiogeni, in base alla passione individuale per visioni da futuro distopico.

Si va dai prodotti del buffet dell’hotel stampati in 3D direttamente dagli ospiti in base alle proprie esigenze personali e in un’ottica di riduzione dello spreco alimentare, a strutture ricettive sotterranee super efficienti grazie alla propulsione umana e senza impatto sul paesaggio, camere con servizi e accessori personalizzabili e configurabili in autonomia dall’ospite, fino al concierge olografico personale e personalizzato.

Spariranno anche le valigie grazie alla stampa 3D di indumenti riciclabili, con dispositivi a disposizione in ogni hotel e abiti consegnati direttamente in camera in base alle richieste dei singoli ospiti.

Esperienze e attività turistiche

Ci siamo, i viaggiatori di domani potranno viaggiare nel tempo e nello spazio come i vacanzieri di Westworld, immergendosi in ambientazioni storiche specifiche, grazie ad abiti tattili.

Non mancheranno nemmeno le esperienze subacquee a bordo di sottomarini progettati per offrire confort e panorami indimenticabili, e qui la mia mente vola alle pagine di Ventimila leghe sotto i mari e alla vetrata panoramica del salone di Capitano Nemo.

Ma cosa ne pensano i viaggiatori di oggi? Il report 2070 è corredato da un sondaggio condotto su 2.000 britannici (adulti) e queste sono alcune delle preferenze:

  • il 90% degli intervistati dichiara di essere entusiasta dell’influenza dei progressi tecnologici sui viaggi;
  • il 75% afferma che questi progressi tecnologici sono uno stimolo al viaggio in futuro;
  • il 42% preferisce tra tutte la previsione sui “viaggi nel tempo”;
  • il 38% spera nel passaporto biometrico basato sulla nostra firma cardiaca;
  • il 32% si sente già Nemo;
  • il 26% non vede l’ora di provare gli hotel sotterranei;
  • il 25% predilige la prospettiva di camere intelligenti configurabili a piacere;
  • 19% e 18% predilige rispettivamente la stampa 3D della propria prima colazione e i nuovi servizi a bordo in aereo;
  • il 14% attende con ansia la diffusione degli aerotaxi e-VTOL;
  • solo 11% e 10% per concierge olografico e abiti stampati a destinazione, ma qui si rientra in un ragionamento più complesso e articolato sulla nostra visione umano-centrica e sulla spinta al possesso, ancora molto importante e diffusa tra gli adulti…

Il 17% degli intervistati ha anche espresso il desiderio di vedere la diffusione di pacchetti vacanza settimanali sulla luna, mentre i viaggi nello spazio stanno facendo passi avanti sempre più rapidi.

Personalmente spero che passaporti biometrici, aerotaxi e viaggi nel tempo saranno una realtà concreta già prima del 2070!

 

*© immagine di copertina EasyJet

Silvia Moggia

Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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Italo-argentina cresciuta alle Cinque Terre, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Francia in Mediazione Culturale e Gestione dello Spettacolo, dopo un anno presso l’agenzia internazionale IMG, ha iniziato a lavorare alla direzione della programmazione e artistica dell’Opéra di Parigi nel 1998 per poi essere nominata direttrice di produzione e programmazione al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia nel 2005. Dal 2011 è tornata in Italia per motivi familiari riconvertendosi nel settore turistico e ha da poco ultimato il master in Hospitality 360 presso la Cornell University, dopo il corso in Tourism Management presso la stessa università. Gestisce il boutique hotel di famiglia a Levanto, si occupa di promozione e sviluppo per altre strutture ricettive e destinazioni, è Data Storyteller & Strategist per The Data Appeal Company e per Vertical Media è incaricata delle strategie di marketing e comunicazione di Destination Florence. Nel tempo libero viaggia ed è web writer nel settore travel e scrive un proprio blog di viaggi indipendenti in solitaria.

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