Il CEO di Airbnb Brian Chesky ha di recente illustrato i piani di espansione e crescita per il prossimo futuro e, oltre gli affitti a breve termine, ha annunciato di voler puntare sul rilancio delle esperienze e sul co-hosting. I due grandi trend più life style che travel degli ultimi anni, di cui sto scrivendo approffondimenti puntualmente.
“Dovremo fare più cose nuove”, ha detto Chesky agli investitori… subito dopo aver esposto il calo di profitti di un secondo, particolarmente debole, trimestre: -15% con un crollo del titolo di oltre il 16% nelle contrattazioni after-market.
Ma veniamo alle “cose nuove” di cui ha parlato Brian Chesky.
Co-hosting
Con il co-hosting, che verrà lanciato in autunno, Airbnb mira a mettere in contatto gli host che non hanno tempo per gestire i propri annunci con coloro che di tempo ne hanno, ma che non hanno un alloggio da mettere in affitto tramite la piattaforma. Quello che già da anni gli host stanno facendo delegando tour operator e agenzie di viaggio o immbiliari locali. Niente di nuovo insomma, solo un ufficializzare ciò che già avviene.
Esperienze
L’azienda ha inoltre ipotizzato il rilancio della sezione esperienze, una funzionalità che consente agli utenti della piattaforma di prenotare cooking class, visite guidate, trekking, tour e altre cose da fare in un raggio congruo rispetto alla destinazione selezionata (circa 80km!). L’opzione era stata messa parzialmente in pausa l’anno scorso, con grande calo delle prenotazioni, ma non uno stop totale, probabilmente per non perdere del tutto gli host che puntano anche su quelle.
Chesky ha dichiarato agli investitori che prevede il ritorno alla ribalta di questa sezione per la prossima estate, dopo aver rettificato alcune cose che erano sfuggite dal primo lancio: L’anno prossimo, Airbnb afferma che riporterà le esperienze, avendo imparato cosa ha funzionato e cosa no dai suoi tentativi precedenti.
In particolare, le esperienze dovranno essere più “accessibili” in termini economici e più selettive, con un’offerta dedicata alla sola piattaforma. Anche questo era già previsto fin dall’apertura della sezione Experiences, ma nel giro di poche settimane i tour operator hanno iniziato a caricare i loro prodotti, personalizzando solo la presentazione dell’host (più spesso il gestore o proprietari dell’agenzia e talvolta una guida specializzata) e modificando il titolo rispetto a quello in evidenza su canali quali Viator o GetyourGuide.
Vediamo cosa cambierà nel concreto.