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TripAdvisor, la più grande comunità di viaggiatori – 11 milioni di membri con 30 milioni di recensioni – può continuare a crescere ma ormai la sua reputazione è in declino fra i viaggiatori esperti e nell’industria del turismo.

Questi pensieri sono emersi in seguito al clamore destato in Gran Bretagna dalla pubblicazione della lista dei 10 hotel più sporchi. I media ormai non sono più disposti semplicemente a ingoiare i comunicati stampa di TripAdvisor, ad esempio il Daily Mail ha messo in discussione questi risultati, mentre gli albergatori chiedono addirittura che la Commissione Europea riveda le regole sulle recensioni online in modo che ne sia garantia l’autenticità. Qualsiasi persona infatti può postare una recensione su TripAdvisor, di conseguenza un albergatore rivale potrebbe scrivere un commento negativo su un determinato hotel, così come un amico o un parente potrebbe pubblicare un post meraviglioso. Se l’industria del turismo si è sempre lamentata di questo aspetto, è importante segnalare come adesso l’infallibilità di TripAdvisor venga messa in dubbio non solo dagli albergatori. La questione chiave è: chi rappresenta la comunità di TripAdvisor? Certamente ci sono membri che scrivono recensioni sensate ed educate, ma molti sembrano essere viaggiatori non esperti, arrabbiati e limitati. Tante recensioni sono scritte da Americani, la cui visione del mondo e dell’ospitalità non sempre coincide con quella di altre culture. Poi ci sono le recensioni false che TripAdvisor tenta di contrastare con un team di moderatori e un misterioso algoritmo.

Dato che il vento è cambiato, cosa può fare TripAdvisor per rafforzare l’integrità delle sue recensioni? La cosa più ovvia sarebbe di permettere solo la pubblicazione di recensioni qualificate ma se non si effettuano prenotazioni tramite TripAvisor, come si può determinare l’autenticità? Ciò significherebbe anche ammettere che la frode sia parte della cultura delle recensioni.

Non aspettiamoci dunque grossi cambiamenti in tempi brevi, non si intravedono ancora minacce all’orizzonte per TripAdvisor ma prima o poi arriveranno.

Fonte: Traveltrends.biz

Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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Robi Veltroni

Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma. Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online. Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.

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