Se si leggono i giornali, se si seguono un po’ di trasmissioni televisive e radiofoniche ci si rende conto che, da quando sono diventati frequentati e famosi i siti di recensione, il popolo italiano ha continuato nella sua evoluzione. Da santi, navigatori e poeti, si passò alla fase di CT della nazionale di calcio, adesso di specialisti di turismo.
Che dire? E’ un bene che il settore turistico si apra a diversi saperi e ne colga il meglio ma alcuni approfondimenti li trovo troppo teorici, prediligo la concretezza.
Facendo mie le ultime due fasi, quella del CT e dello specialista di turismo, mi sono letto tutto Viaggi in Rete, dal nuovo marketing turistico ai viaggi nei mondi virtuali. L’ultimo volume edito da FrancoAngeli e curato da Mario Gerosa e Roberta Milano.
Ho scelto coloro che mi hanno più colpito con le loro tesi, proposte e case history per costruire la nazionale italiana del turismo. Una formazione neanche tanto immaginaria, messa in campo per salvare il turismo italiano. Chissà che non funzioni?!
Portiere: Mario Gerosa, fino all’ultimo sono stato in dubbio se convocarlo perché troppo segnato dall’esperienza “Second Life” ma dopo che ha cercato di “salvaguardare il patrimonio artistico virtuale” proviamo a fargli rilanciare il patrimonio artistico nazionale al servizio del turismo;
Difensori centrali: Carlo Infante uomo d’esperienza infonde sicurezza alla difesa, anche se non ho capito il suo stile di gioco, pare che provenga da esperienze significative e di successo. Arturo Salerno o Lidia Marongiu c’è bisogno di conoscere a fondo il terreno sul quale ci andiamo a confrontare e il Progetto WTM è preciso e affidabile nello studio delle migliori soluzioni, non solo difensive.
Terzini laterali: Michele D’Alena e Tommaso Sorchiotti, ho bisogno di gioco innovativo ma preciso nella posizione in campo, chi meglio di loro sa trovare il luogo giusto dove posizionarsi?
Centrocampo: Roberta Milano, lei preferirebbe il ruolo che fu di Bonimba, ma ho bisogno di un regista di quelli che diano ritmo e nuove soluzioni di gioco.
Ali destra e sinistra: Mafe De Baggis e Filippo Pretolani, per un gioco spumeggiante e imprevedibile sulle fasce sono l’ideale e con la loro “psicogeografia” spargeranno il panico nelle retroguardie avversarie.
Trequartista: Mirko Lalli, anche se dopo aver abbandonato la chitarra della United ha perso un po’ di smalto, bisogna riconoscere che un posto spetta di diritto al social media strategist più ambito al mondo . Le statistiche di VVC parlano da sole. E’ un uomo di quelli che con un’azione ti può risolvere la partita.
Dopo tutto questo calcio champagne, per il settore avanzato due certezze: prima punta Giancarlo Carniani, sempre pronto a cogliere le migliori opportunità, ha innato il senso del gol. Sa sfruttare tutti gli errori dei turismi difensivi. Seconda punta Gianluca Diegoli primo caso di atleta che passa dal motociclismo al calcio, può sembrare una scommessa rischiosa, ma ha buoni fondamentali, buona tecnica e concretezza.
Lo so che la formazione può lasciare spazio a qualche critica, malumore tra coloro che sono rimasti fuori o tra quelli che non gradiscono il ruolo assegnato. Non dite niente perché tanto la prima di campionato è contro la Brambilla e la posso vincere anche con la Primavera!
In panchina? Stefano Consiglio se si mette male ci rivolgiamo ai suoi Angeli per Calciatori ops viaggiatori!
Quello che penso seriamente su Viaggi in rete lo trovate su Anobii