Bisognerebbe avere il coraggio di saltare il fosso, una volta per tutte. Questo portale andrebbe totalmente abbandonato. All’indirizzo di Italia.it metterei una semplice landing page con l’importo speso e la lista di tutti coloro, persone fisiche e aziende, che hanno prodotto un tale scempio, così da permettere a tutti di evitarli. Era anche meglio se, distratti dal troppo fare, non si fossero fatti fregare, dagli svizzeri, visititaly.it. Ma ormai è andata così.
Ho letto con interesse gli annunci di cambiamento e di innovazione, i favorevoli, i polemici e gli scettici. Se è vero che, come diceva mia nonna, senza lilleri un si lallera, è anche vero che porsi in modo collaborativo – lo dico a tutti quelli che han voglia di aiutare un settore che rischia grosso – e contribuire alla causa del rilancio dell’Italia del turismo farebbe bene a diverse persone.
Le novità e gli avvicendamenti andrebbero presi positivamente. Danno il vigore per ripartire, la forza per ripulire e, con la necessità di spender meno e meglio, per tendere all’efficienza. I nuovi devono accogliere le indicazioni, le segnalazioni e gli spunti… e tutti hanno il dovere di collaborare. Invece di guardare quanti soldi restano, vediamo quanto tempo abbiamo da dedicare alla causa, per segnalare gli errori e le possibili soluzioni…
Ho guardato la home page di Italia.it, l’immagine d’apertura (immagine di copertina) è suggestiva ma con Safari vedo Napoli, con Chrome vedo Napoli e con Explorer vedo Napoli, e nulla cambia, non si muove! Con i tre browser le immagini di Firenze, Torino e della Tourist Card, quelle sotto l’immagine principale, non si aprono (immagine 2).Ma torniamo a Italia.it e vediamo cosa sta succedendo. Il sito dell’Italia del turismo ha ricevuto l’ennesima rinfrescata, non si può chiamare diversamente, ma come tutte le verniciature veloci, spesso la ruggine ha la meglio in qualche giorno. C’è da raschiare, con vigore, poi dare diverse passate di vernice, di quella buona.
Più sotto, con Chrome, nella galleria delle immagini che dovrebbero scorrere appaiono generici “conosci” cliccabili senza immagini. Le immagini appaiono alla terza pagina della selezione ancora con Torino, alla quinta con immagini innevate e la dicitura “L’Italia in Verde”, alla sesta con “L’italia delle vette” anche qua tanta neve, poi si salta all’ottava con i fori imperiali di Roma. Con il Mac (immagine 3) un po’ meglio… Con l’Ipad, mi dicono, sia meglio ottimizzato.
Le previsioni del tempo sono tristi assai (immagine 4) e i partner sono visibili a danno dei più utili link di navigazione che appaiono solo se si clicca un improbabile + “funereo come il marchio dell’Enit”. Dopo aver scavalcato la home page ci troviamo nel delirio precedente la verniciata. Per esempio, nella sezione in inglese alla sottopagina View ho scelto video e ho guardato il Video “Imperia,the capital city of olive oil” rigorosamente in italiano, anche i titoli e, ovviamente, nessuna forma di traduzione!
Ci vuole tempo per i miracoli..