Bisognerebbe guardare con più attenzione ai segnali che Tripadvisor lancia attraverso le recensioni ma non solo. Il Tripbarometer è uno strumento importante, è una di quelle ricerche di mercato che il web mette a disposizione gratuitamente e delle quali possono beneficiarne specialmente i piccoli operatori.
Quali dati sono emersi dall’ultima edizione del Tripbarometer? Tra i molti numeri prodotti quelli più incoraggianti sono relativi al fatto che i turisti italiani lasceranno invariato il budget per le vacanze 2014 e con questa situazione economica c’è da rallegrarsene anche se immagino che a pari budget i soggiorni si accorceranno se non fosse altro che il costo del lavoro e la pressione fiscale sembrano non arrestare la loro crescita. Altra nota positiva è l’elevato numero di viaggiatori che desidera visitare l’Europa e anche una crescente voglia degli italiani di conoscere la loro terra, così come auspicava una discussa campagna promozionale lanciata nell’estate 2012 e della quale discutemmo su questo blog.
Un dato molto interessante è quello che gli italiani sono disposti a sacrifici pur di beneficiare del loro periodo di vacanze. Sono disposti a rinunciare a drink, alcolici e sigarette. E’ proprio il caso di dire che i viaggi salvano la vita.
I dati più significativi sono relativi alla parte social media e mobile. I primi si confermano come piattaforme per trovare consigli, guardare video e chiedere dritte agli amici. E fin qua tutto ok, da molto se ne parla… ma c’è da notare che gli italiani, pur avendo una penetrazione di smartphone e attrezzi mobili senza eguali al mondo, non amano socializzare le loro vacanze quanto gli altri popoli – non pensavo fossimo così riservati.
Ma come si comportano gli operatori su questi fronti? Per sintetizzare si può dire che gli italiani sono un po’ indietro ma hanno un sacco di buone intenzioni. Con umiltà ammettono per il 45% di avere mancanza di competenze e con amarezza riscontro che il 29% sostiene di non avere tempo per gestire questo lavoro. Con amarezza perché quel sostenere di non aver tempo cela anche il fatto che questa parte del lavoro dell’ospitalità venga ancora ritenuta marginale.
“Lo studio rivela che le strutture ricettive a livello globale non soddisfano le aspettative dei viaggiatori in ambito mobile e le strutture italiane non fanno eccezione. Nonostante la passione dei viaggiatori
per i dispositivi mobili in vacanza, quasi un terzo degli albergatori a livello globale (31%) e a livello italiano (30%) non fa nulla per raggiungere gli utenti mobile. Le principali ragioni di questo gap sono la mancanza di budget e di risorse (42%) e la carenza di conoscenza su come sfruttare il mobile (39%)”.
“È però interessante notare come più della metà dei proprietari di strutture ricettive (54%) stia pianificando di espandere la propria offerta mobile nel 2014, e gli italiani sono primi in Europa per l’intenzione di crescita in questo ambito.
I dati mostrano inoltre un maggiore impegno nell’interazione tramite dispositivi mobili da parte degli albergatori italiani per il prossimo anno, con una crescita del 7% nel numero di strutture ricettive che pianificano di offrire questo tipo di servizi”.
Insomma, gli italiani stanno arrivando e nel frattempo si fanno intermediare #sapevatelo
Proprio su questi aspetti emersi dal Tripbarometer il pomeriggio di giovedì 25 ottobre a Ravenna Future Lessons intervisterò Valentina Quattro, Senior Media Relations Manager in Italia per Tripadvisor. Sarà un’intervista al di fuori dei soliti schemi: le polemiche sulle recensioni e sul marketing di Tripadvisor debbono essere superate. Partiremo proprio dal secondo Tripbarometer di Tripadvisdor per comprendere come cambiano le scelte di vacanza dei turisti, come questi reagiscono alle crisi economiche, e come internet e in particolare il mobile stanno mutando le decisioni dei viaggiatori. Discuteremo poi dell’importanza dei contenuti generati degli utenti e dei segnali che da questi si possono cogliere per migliorare la qualità dell’offerta”.