Cambiamento climatico e Turismo Sostenibile: facciamo il punto
Nell’articolo precedente ci siamo detti che pare aleggiare una grande verità che la maggior parte di noi sembra proprio non voler vedere.
Mi pare interessante la tesi di Amitav Gosch, nel suo libro “La grande cecità. Il cambiamento climatico e l’impensabile” (2016).
Gosch che ha vissuto il cambiamento climatico con le grandi inondazioni del Sundarban nel Bengala, in India, osserva quanto sia difficile nella letteratura e nella cinematografia di oggi raccontare il cambiamento climatico, le catastrofi metereologiche, senza dover necessariamente inoltrarsi nel territorio delle realtà distopiche o della fantascienza.
Se ci pensate la maggior parte dei nostri eroi o anti eroi televisivi e cinematografici gettano cicche a terra senza ritegno (l’ho visto fare a Montalbano in una delle prime puntate della serie!) guidano rombanti macchinoni super carburati, bevono in bottigliette di plastica… e non perché gli eroi della letteratura e del cinema debbano essere dei damerini ambiental-corretti… ma per sottolineare quanto questi comportamenti non siano ancora uno scandalo o un tabù per nessuno, anzi sono ancora un sottile modello di comportamento: quello di abusare del Pianeta, tanto l’importante è la storia d’amore, le avventure dell’eroe, l’inchiesta del commissario, l’economia… il resto è corollario, contorno, ma che fa tanto humus culturale.
Invece il Cambiamento climatico è qui. Sta avvenendo.
È in atto. Eppure, pare che non vogliamo vederlo. O al massimo lo accettiamo, ma non vogliamo accettare la nostra responsabilità.
I dati delle misurazioni delle temperature medie del mondo, ci dicono che negli ultimi 140 anni le temperature medie sono salite alle stelle.
Un dato allarmante. A meno che non ci sia un complotto dei termometri!
Per cui il cambiamento climatico è in atto. Ora vediamo di chi è la responsabilità maggiore.
Cosa è che sta scaldando il mondo ? What’s warming the world ?
Per togliere “il vin da’fiaschi” come diceva mio nonno Foschino, ex minatore, vediamo insieme questa animazione: https://www.bloomberg.com/graphics/2015-whats-warming-the-world/
Come abbiamo accennato nel precedente articolo, le spiegazioni possibili proposte per dar conto del cambiamento climatico a cui stiamo assistendo e dell’aumento delle temperature medie e dell’abnorme effetto serra sono varie.
C’è chi sostiene dipenda dalle eruzioni dei grandi vulcani, chi dal ciclo di 11 anni delle macchie solari, chi dalla eccessiva deforestazione, chi la differente concentrazione dell’ozono tra parti alte e basse della atmosfera, chi dalla precessione degli equinozi…
Tutte cause che hanno degli effetti sul clima (e con sorpresa non sempre facendo aumentare la temperatura!) ma… poi ci sono le emissioni di gas climalteranti (così si chiamano i gas che aumentano l’effetto serra, per questo chiamati gas serra o Green-house gas) derivanti dalle azioni umane. E il loro effetto è sorprendentemente legato all’aumento delle temperature medie.
Voi direte ma è la rivista di Bloomberg! Dunque è un complotto?! Vabbè che ve devo di’ i dati sono NASA, ESA, vari istituti di ricerca e università. Tutti coinvolti nel complotto?
Insomma, ci preoccupiamo tanto per il Covid 19 (ed è una questione importante), ma non ci preoccupiamo di alcune cose incombenti.
Vediamo ora alcuni effetti che il Cambiamento Climatico porta su asset su cui si basano molti prodotti turistici.
Il cambiamento climatico:
- Incide sulla linea di costa
- Aumenta le giornate di mal tempo
- Aumenta fenomeni metereologici estremi (in mare, montagna e campagna e nelle città)
- Incide sulle produzioni agricole (in modo peggiorativo, ma non sempre in Svezia ad esempio stanno piantumando vigne)
- Comporta spese per la ricostruzione dai danni
- Riduce le disponibilità economica a viaggiare
Ecco sotto una immagine dell’ENEA che descrive i possibili allagamenti (permanenti) di tratti di costa italiana entro il 2100 se continuiamo con questo ritmo di consumo del Pianeta.
Immagine tratta da: https://citynews-ravennatoday.stgy.ovh/~media/54829239591587/ritmare.jpg
Per questo articolo terminiamo qui: sin ora abbiamo parlato di Cambiamento Climatico. Nel prossimo articolo parleremo di inquinamento dell’aria e perdita di Biodiversità.
Ricordatevi che in questi primi articoli di questa che sta oramai diventando una sorta di Rubrica di Antroprocene e Turismo, ci troviamo ancora ad esplorare la pars destruens del nostro discorso, stiamo ancora cercando di rispondere alla prima delle nostre tre domande:Si deve proprio cambiare rotta?
Alle altre due, ossia: Abbiamo le conoscenze, modelli, buone pratiche e strumenti per cambiare? Cambieremo?
A queste tenteremo di rispondere nei prossimi articoli.
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