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Degli NFT ultimamente  si è parlato molto e probabilmente se n’è capito poco.
Con questo articolo cercherò di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

Non sarò molto tecnico tanto che per comprendere le prossime righe infatti non sarà necessario sapere nulla di NFT, Web3 e cripto valute.

Fai finta che sia un film e applica la sospensione dell’incredulità, tecnica molto utile per permettere a concetti nuovi di girovagare per la mente e a volte magari pure di restarci.

Proprio come in un film sacrificherò la precisione.

Pazienza se faremo far venire il mal di pancia ai più tecnici ma credo che ne valga la pena.

Partiamo dal perché è stato difficile capirli finora e iniziamo dalla cosa peggiore: il nome.

NFT

Dimmi te se per spiegare una cosa gli si dà un nome che indica cosa non è.
NFT è un infatti acronimo che spiega cosa NON è l’NFT.

NFT = NON FUNGIBLE TOKEN

Quindi ci dice che l’NFT è un token non fungibile.

Capito? O no?

Eh no, ovvio che no.

SEMPLIFICHIAMO: L’NFT È UNA **COSA** ONLINE

Lo ripeto: L’NFT è una cosa online.

Più precisamente è un asset digitale, un qualcosa che ti appartiene e che puoi trasferire ad altri.

Prepariamo il campo per l’assorbimento del concetto: per capire internet oggi, trovo molto utile considerarlo UN LUOGO, non una tecnologia.

A me piace pensare che sia un proprio continente, l’ultimo emerso.

In questo continente possiamo andare a lavorare, conoscere persone, creare rapporti, farci una reputazione, rovinarcela, spendere, divertirci, comunicare e così via.
L’unica cosa che non possiamo portarci è il corpo.

In questo continente ci sono due tipi di cose: le cose non fungibili e le cose fungibili.

LA FUNGIBILITÀ

Fungibile vuole dire che uno vale l’altro.

Nel mondo reale le cose fungibili sono, per esempio, i soldi.
Se ti do una banconota da 100 Euro, tu non mi chiedi se è stata utilizzata per affari loschi, se è stata all’estero, quanti anni ha e così via.
Una banconota da 100 Euro vale l’altra, anche se non sono uguali (il numero di serie, per esempio, è diverso).

Il denaro quindi è fungibile.
Uno vale l’altro.

Anche il Bitcoin è fungibile (fino a un certo punto, ma non complichiamo le cose).
Uno vale l’altro.

Il denaro è non fungibile per necessità, non per natura.
Il denaro non fungibile non funziona perché se ogni volta che paghiamo qualcuno ci fa l’analisi della banconota, facciamo prima a tornare al baratto.

Le “cose” fungibili sono però relativamente poche, sia  nel mondo reale che in quello digitale.

La stragrande maggioranza delle cose sono non fungibili.
Sono uniche.

LA NON FUNGIBILITÀ

Le tue scarpe, la tua automobile, la stanza DeLux Superior Amazing View, la prenotazione della stanza DeLux Superior Amazing View dal 10 al 15 Agosto e così via, sono asset unici e quindi NON fungibili.

Se volessimo infatti cambiare tipo di stanza da DeLux Superior Amazing View a DeLux Superior Parking View, l’ospite giustamente si seccherebbe.

Le 10 stanze DeLux Superior Amazing View che hanno tutte la stessa vista e non sono riconoscibili dall’ospite sono, per l’ospite, fungibili.
Per te no, perché sai che la 118 è meno rumorosa in quanto è lontana dall’ascensore.
Per il mercato invece è fungibilissima e a te va bene così perchè ti facilita il lavoro.

 

IL TOKEN NON FUNGIBILE (L’NFT APPUNTO)

L’NFT rappresenta la proprietà di un asset digitale unico (non fungibile)

È, a tutti gli effetti, un titolo di proprietà.

Ecco che nel continente internet i titoli di proprietà si fanno creando un NFT.
Una volta che ce l’hai, è tuo, al di là di ogni possibile dubbio.

Vedila così:

  • Nel mondo reale per creare un titolo di proprietà occorre un notaio o un qualche ente preposto che ci va giù di ceralacca, fax, scanner, penne stilografiche firmate, uffici in mogano in centro dove è difficile parcheggiare e così via.
    E, spesso, parecchi soldi e parecchio tempo.
  • In internet per creare un titolo di proprietà bastano pochi minuti, pochi soldi e si fa tutto al computer SENZA intermediari. Insomma l’NFT è per l’uomo che non deve chiedere mai, nulla, a nisùn.

I due sistemi viaggiano quindi a velocità diverse e possiamo facilmente prevedere che se un titolo si potrà creare al computer, o allo smartphone, stravaccati sul divano, lo faremo, con buona pace degli intermediari.

(oggi imperi nascono e muoiono dalle mani di gente stravaccata sul divano, non servono più il cavallo, la spada e il mento squadrato puntato verso l’alto).

Ma non solo: una volta creato questo titolo, ne puoi fare quello che vuoi.
Per esempio, trasferirlo, venderlo o prestarlo.

ALCUNI ESEMPI

Il motivo per il quale gli NFT non si sono capiti è che se ne è parlato legati a un mondo molto particolare: l’arte.

Se hai capito come mai una banana attaccata al muro con lo scotch costi $120,000, allora possiamo anche ragionare sul come mai qualcuno abbia pagato 69 Milioni di dollari per un JPG che tutti possono vedere.

Ma forse è meglio lasciar stare, no?

QUINDI, A PARTE L’ARTE?

A parte l’arte, tutto.

Ripartiamo dal concetto di base: l’NFT è un titolo di proprietà di un asset digitale.

Prima degli NFT l’unico modo per possedere qualcosa, anche online, era affidarsi a una terza parte.
Il dominio internet è l’esempio perfetto: il dominio HotelMaracuzziWeb.it è tuo perché paghi una terza parte che te ne assicura la proprietà.
Questa proprietà digitale, alla fine è sempre garantita da un qualche notaio in qualche ufficio di mogano.

Lo stesso dominio HotelMaracuzziWeb.eth o HotelMaracuzziWeb.crypto è tuo senza che ci sia bisogno di quella terza parte.

La proprietà è assicurata “da internet”.

Da Internet” vuol dire: dall’ultima evoluzione di internet legata alle blockchain aperte che sono in grado di garantire il possesso di un token digitale attraverso la crittografia per cui il proprietario delle chiavi private ha la prova ineluttabile di tale possesso.

L’NFT è un asset digitale al 100% sotto il tuo controllo e la creazione e trasferimento di questo asset è completamente indipendente da terze parti.

Siete tu e internet che lo fate, soli.
È inutile suonare, qui non vi aprirà nessuno.

Niente sacerdoti della fiducia.
In un certo senso è la nascita della Chiesa protestante che si distacca da quella Cattolica.
Noi con internet ci parliamo direttamente, non ci servono sacerdoti.

Se vuoi vendere HotelMaracuzziWeb.it a un  altra persona ti rendi conto di cosa vuole dire: il processo di trasferimento della proprietà è relativamente lento e complicato.
Con HotelMaracuzziWeb.eth basta che invii il token NFT: lo fai in un minuto.

Ora, il dominio è un asset che non si vende spesso per cui probabilmente il vantaggio non è immediatamente palese.

Ma occhio, è un po’ come quando a un certo punto qualcuno ha iniziato a dire:

  • “Con internet potremo spedire le foto in un minuto”.
    E l’Homo Status Quo ha risposto:
  • Eh vabbè, le foto non le mando mai, l’ultima l’ho mandata a Zia Pinuccia nell’93, cosa vuoi che mi interessi?“.

Non si poteva certo immaginare cosa avremmo fatto con le foto pochi anni dopo.

La domanda che dobbiamo porci quindi non è:

  • Delle cose che faccio oggi, cosa potrà essere fatto meglio con un NFT?

Ma

  • Delle cose che oggi non mi posso nemmeno sognare, cosa potrò fare con gli NFT ?

E questo apre un mondo, a chi tiene aperta la mente.

 

“MA, FIGLIOLO, IN PRATICA, COSA POSSO FARE?”

E chi lo sa?

Mica era facile immaginarsi Facebook o Google nel 1995.
Eppure il mondo oggi appartiene a chi lo ha saputo fare qualche hanno dopo.

Ad oggi possiamo solo immaginare, provare ma sopratutto sperimentare.

Per ora sappiamo che ci possiamo vendere arte, musica, domini e terre in universi virtuali.

E che questo è circa lo 0,0001% del potenziale.

 

E ALLORA SPERIMENTIAMO!

In Trips Community stiamo sperimentando le prenotazioni via NFT.

Ad Aprile abbiamo venduto l’NFT di una prenotazione di una villa a Ibiza.
Puoi vedere l’NFT e la transazione qui e una spiegazione qui.
È stata la prima prenotazione di un alloggio via NFT al mondo (almeno crediamo, se poi salta fuori qualcuno che lo contesta, basterà vedere la data sulla blockchain).

In questi giorni abbiamo lanciato un secondo NFT di una villa sul Lago di Como che puoi vedere qui.

Ma perché un NFT di una prenotazione?

Il concetto è semplice: la prenotazione è un asset digitale.
È un titolo che dà diritto al possessore di soggiornare in un certo alloggio in certe date.

Questo titolo oggi è garantito da una OTA o dal gestore nel caso di prenotazioni dirette.

Un NFT ha delle caratteristiche nuove, tra le quali la possibilità di essere messo sul mercato per la rivendita.

Se tu invece di lasciare il controllo di questo titolo alla OTA, lo dai in mano al cliente, lui potrà rivenderlo, invece di cancellare la prenotazione.
Oppure lo può scambiare con un NFT di un altro albergo nella stessa città, o in un’altra città in nuovo mercati di scambisti di NFT.

Improvvisamente comprare da te un NFT diventa meno vincolante: ho il diritto di pernottare, ma ho anche un titolo liquido.

È la stessa differenza di liquidità tra una fotografia stampata e una digitale.

Forse mi premerà meno avere la super-cancellabile-25-secondi-prima-dell’arrivo, ma se vedo che c’è un mercato secondario di compravendite e scambi?

Anche per te gestore cambiano potenzialmente molte cose: improvvisamente per la notte del 25 Agosto non devi trovare il proprio cliente che vuole venire proprio il 25 Agosto.
Puoi venderla anche a qualcuno che non è sicuro, ma che sa che tanto poi la rivende.
O a uno speculatore di disponibilità su NFT che per un certo sconto ti compra tutte le disponibilità del 2023 sapendo di poterle rivendere sul mercato.

In altri scenari poi l’NFT rappresenta anche un’interessante tecnologia per fidelizzare il cliente o andare a contattare clienti di altri alberghi, perché di quel token, per la natura stessa della blockchain, puoi vedere tutta la storia.

Ed ecco che tutti i programmi a punti iniziano a girare su NFT.

—-

Io qui ci sto solo provando a immaginare e non pretendo di sapere cosa funzionerà e cosa no.

Le applicazioni saranno probabilmente diverse da quelle che noi umani del 2021 siamo in grado di immaginare.

QUELL’NFT SUL LAGO DI COMO

Ecco le caratteristiche di questo secondo esperimento.
L’NFT ha le seguenti caratteristiche:

  • Vale per cinque notti in un periodo a scelta tra Giugno e Settembre.
  • Costa € 4500, circa il 17% in meno delle OTA.
  • Le notti aggiungibili con pagamento diretto al gestore.
  • La prenotazione è Non cancellabile ma Trasferibile.

Ora aspettiamo che qualcuno faccia delle offerte, anche se sappiamo che è abbastanza improbabile perché pochissime persone oggi  hanno le criptovalute e la conoscenza necessaria per acquistarlo.
È più probabile che un cliente diretto della villa venga proporsto l’NFT e lo accetti perchè conviene, senza doversi preoccupare delle tecnicità, proprio come è successo con Ibiza.

In ogni caso è un esperimento e ci interessa solo raccogliere dati e capire meglio le potenzialità e criticità di questa tecnologia.

Ci piace fare le cose per primi.

Chissà, forse qualche lettore di Officina Turistica deciderà di comprarlo per mettere le mani sul primo NFT di una prenotazione in Italia.

 

Foto di copertina © Trips Community, RentAllComo

Luca De Giglio

Nel 2001 Luca ha un’intuizione e crea un sito che si rivela un precursore di Airbnb. Grazie a questo lavoro online Luca viaggia tutto l’anno, diventando anche uno dei primi blogger e nomadi digitali italiani.
 Nel 2014 fonda la start-up Adormo che si occupa di distribuzione online nel settore extra alberghiero. Nel 2017 fonda Trips Community, un progetto di portale sulla blockchain alternativo alle OTA con commissioni minime e governance decentralizzata. Trips Community è partner di Origin Protocol, una startup californiana con al suo interno e tra gli investitori i fondatori di PayPal e Youtube. Ad Hicon 2019 ha gestito il Technology Lab dedicato a Blockchain & Travel. Luca è uno dei massimi esperti italiani dell’extra alberghiero ed è sempre all’avanguardia della tecnologia applicata al settore.

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Luca De Giglio

Nel 2001 Luca ha un’intuizione e crea un sito che si rivela un precursore di Airbnb. Grazie a questo lavoro online Luca viaggia tutto l’anno, diventando anche uno dei primi blogger e nomadi digitali italiani.
 Nel 2014 fonda la start-up Adormo che si occupa di distribuzione online nel settore extra alberghiero. Nel 2017 fonda Trips Community, un progetto di portale sulla blockchain alternativo alle OTA con commissioni minime e governance decentralizzata. Trips Community è partner di Origin Protocol, una startup californiana con al suo interno e tra gli investitori i fondatori di PayPal e Youtube. Ad Hicon 2019 ha gestito il Technology Lab dedicato a Blockchain & Travel. Luca è uno dei massimi esperti italiani dell’extra alberghiero ed è sempre all’avanguardia della tecnologia applicata al settore.

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