Il secondo giorno del corso revenue di Firenze si apre con l’intervento di Francesco Tapinassi: alcune riflessioni su come cambia la reputazione on line per le imprese e le destinazioni turistiche.
Quello della reputazione è uno dei temi caldi del settore, tema che è sempre più e connesso al revenue. È ormai evidente che le tariffe e le possibilità di creare valore per l’azienda turistica dipendono dalla qualità percepita dagli utenti. Essa è protagonista durante il processo di scelta, è partecipata e condivisa durante il viaggio – grazie alle nuove tecnologie mobile – e finisce il suo ciclo nella recensione a fine soggiorno. Un’onda crescente che deve essere governata piuttosto che subita.
Tapinassi fornisce una serie di “link” utili per districarsi in questa disciplina, cita i concetti fondamentali per l’eccellenza elaborati dalla European Foundation for Quality Management, poi il manifesto della European Trade Association of Hotels Restaurants and Cafes nel quale si indicano le linee per l’utilizzo della giusta terminologia per ogni categoria di struttura a livello europeo e i metodi per la prevenzione dalle manipolazioni e dalle frodi perpetrate per mezzo delle recensioni.
Durante la presentazione sono apparsi gli ultimi dati statistici del più famoso sito di recensioni. TripAdvisor dichiara di aver raggiunto i 60 milioni di recensioni e un ritmo di 50 milioni di visitatori unici al mese, più di 1,5 milioni di aziende listate, di cui 500mila hotel. Il ritmo? Impressionante, da tutto il mondo arrivano a Tripadvisor 40 commenti al minuto. Falsi o genuini poco importa. L’importante è conoscere quale percezione si ha della tua struttura on e off line.
Il relatore ha poi illustrato i risultati di alcune ricerche tra le quali quella del Prof. Dall’Aglio dedicata alla reputazione della destinazione Taormina su Booking.com, l’indice sintetico della reputazione delle destinazioni europee curato da Isnart e la ricerca di Officina Turistica dedicata all’Isola d’Elba che, mi duole dirlo, riscuote successo in molti consessi ma meriterebbe maggiore attenzione a livello locale.
Immagine BTO