Tripadvisor sempre più luogo di curiose abitudini, il fantastico mondo della reputazione.
Chi l’avrebbe mai detto? Dopo infiniti convegni e seminari, professori illuminati, giornalisti che non c’hanno capito un bel niente, class action di super legali americani, cause nei tribunali di mezza Europa ci voleva un ristoratore di Ferrara a mettere in ridicolo la più grande, influente e potente multinazionale del turismo. Vi racconto una storia…
Il gestore del ristorante Colpa di Alfredo mi risponde calcando quell’accento che ti fa ingrassare di un chilo solo a sentirlo. E’ emiliano ma la vicinanza con la Romagna si sente – l’accento mi ricorda le tagliatelle di mia nonna Nerina, romagnola appunto. E’ simpatico, lo sento molto pratico come era mia nonna, mi ascolta, è contento che l’ho chiamato ma mi dice: “il ristorante è chiuso, sono in Grecia e stiamo spendendo un sacco di soldi, ci sentiamo quando torno“.
Non ho tempo di aspettare fine agosto per spiegarvi perché l’ho chiamato. Sul sito del ristorante si parla delle tigelle romagnole e delle crescentine fritte emiliane, insomma è lì nel mezzo – tra Romagna e Emilia – e ci sta con perizia. Con perizia sta anche in rete, ha un sito graficamente discutibile ma si vede che è un tipo smart & wired, ha anche la wi-fi zone e lo fa sapere, finisce la pagina con una domanda, è un tipo che ascolta. Ci scambierò volentieri due chiacchiere al suo rientro e spero di conoscerlo. Diventerà famoso. Ha battuto l’invidia, i venditori di ciabatte i cialtroni e TripAdvisor. Lui sarà il Davide del turismo italiano e forse europeo.
Stanco del fastidio di alcuni nel vederlo al top del sito del gufo, stanco di coloro che subito dopo le belle recensioni lo ferivano inserendone di false, ecco che il Colpa d’Alfredo lancia la sfida ai cialtroni e ai famosi 70 controllori di recensioni millantati da TripAdvisor e alla sua affidabilità. Ecco come tutto ha inizio:
Il post è un po’ lungo ma merita…
La rete si attiva subito, molti condividono il volantino on line, io stesso ne parlo su [Ir]responsabile Commerciale. L’impresa è titanica, eludere il gufo e i suoi 70 valutatori di fiducia, non sarà cosa semplice. La provocazione è seria perché si basa su tre punti determinanti: non è necessario essere stati clienti, non è necessario conoscere il menu e tanto meno l’ubicazione del locale. In aggiunta, per vincere bisogna dare solo una palla.
E come per magia la community si muove e cosa succede? Andiamo lunghi con gli screenshot ma poi il gufo se ne accorgerà e molto probabilmente sanzionerà i profili dei recensori cancellando le recensioni: Inizia Gianluca, secondo la mia esperienza il primo falsario
Prosegue Danilo che inserisce una immagine che con il ristorante non ha niente a che vedere e dichiara palesemente di non esserci mai stato:
Il contest è un successone la rete ci prende gusto e provoca il gufo in modo osceno. Lo fa McOrion che invece di recensire un ristorante recensisce una officina:
Se volete divertirvi potete consultare voi stessi la scheda su TripAdvisor del ristorante. In cucina devono essere proprio bravi se, nonostante questa scarica di recensioni a 1 palla, resistono ancora a 3 palle e mezzo.
In famiglia, leggo dal sito, si producevano tigelle con le mani della nonna Anna dal 1925, solo la forza delle braccia che impastano i cibi potevano stroncare il gufo. Convegni e seminari, professori illuminati, giornalisti che non c’hanno capito un bel niente, class action di super legali americani, cause nei tribunali di mezza europa non sono arrivati dove è arrivato un ristoratore emiliano romagnolo che, mentre se ne sta in ferie in Grecia, mette alle corde, con l’ironia che distingue gli italiani, un gufo presuntuoso e indisponente.
Certo che, dopo questo smacco, le dichiarazioni di Brufani su Wired e le dieci domande che gli avrei voluto fare assumono tutto un altro valore.
Ecco qua la domanda e la risposta in cui Brufani, su Wired, parlava delle recensioni sospette o false che dir si voglia…
Da wired.it
E in caso di recensioni sospette?
“A disposizione per tutta l’Europa c’è un team antifrode di 70 persone nella sede centrale di Londra. I commenti sospetti vanno segnalati tenendo conto del fatto che vengono pubblicate 50 recensioni al minuto ed è impossibile controllare una per una. Il singolo viaggiatore o albergatore può cliccare sull’apposito bottone e motivare la segnalazione. La squadra di assistenza prende in carico la richiesta e inizia a investigare. L’azione passa per filtri e algoritmi proprietari che valutano una serie di elementi, come la frequenza delle recensioni – ci sono picchi sospetti? -, la periodicità delle stesse o l’ip di provenienza del commento. Se, ad esempio, il messaggio viene inserito dall’indirizzo ip dell’albergo stesso viene nella maggior parte dei casi eliminato perché è probabile che sia stato il proprietario a inserirlo. Se il sospetto persiste (ed è l’esercente a essersi comportato scorrettamente, ndr), la struttura riceve una lettera di avviso e in un secondo momento un’ammonizione grafica sul sito. Se la cosa prosegue si rischia una penalizzazione nella visualizzazione o la radiazione dal portale “.
beh, complimenti per il post, il mio è stato un po più rudimentale…ma l'importante è provarci no? 🙂 La prossima settimana mi sa che vado a cena da Alfredo.. dopottutto è solo a 20 minuti da casa mia. Magari lo convincerò a cambiare il nome in "Colpa di Davide" 🙂
Tutti i post sono belli! Rileggendo il tuo devo dire che potremmo aggiungere alla lista delle domande la n.11: Cosa accadrebbe se tutti gli hotel facessero un “suicidio di massa” su TRIPADVISOR chiedendo opinioni negative e completamente assurde?
Occhio che il Colpa d'Alfredo riapre il 21 a mezzogiorno.
Ottimo fondo e ottima la deduzione sul "suicidio di massa" da non sottovalutare assolutamente e che potrebbe essere di spunto per … a presto.
Sono Zeno dell'Hotel Annunziata di Ferrara e vorrei sottoporvi quello che mi è successo oggi 29 agosto riportando qui la mail che ho scritto ad un responsabile di TripAdvisor
Buon pomeriggio …,
sono Zeno Govoni, proprietario dell'hotel Annunziata di Ferrara.
Ho scoperto oggi, tramite un Google allert, che l'Hotel Annunziata è entrato nella TOP 10 dei migliori hotel Animal Friendly !!!
Una vera sorpresa, perchè molto sinceramente e con la massima trasparenza non ci sentiamo proprio "Animal Friendly" e le spiego il perchè.
– Accettiamo solamente cani di piccola o media taglia (max labrador)
– Li accettiamo solamente nelle camere superior e suite dove c'è il parquet a terra
– Non accettiamo nessun altro tipo di animale che non sia cane
– Non più di uno per camera
– Non abbiamo cibo per cani
– Non abbiamo ciotole per cani.
Con tutto questo, non significa che non vogliamo Ospiti con cani, ma non ci sentiamo così Animal Friendly da meritarci il secondo posto nella top 10 !!!
Ad ognuno il suo target, con i relativi servizi per quel target e noi non siamo dotati di quei servizi per ritenerci Animal Friendly!!!
Spero che questa posizione in classifica, non meritata, non ci rechi dei problemi in futuro con recensioni che dicono che noi non siamo così Animal Friendly!!! noi non lo abbiamo mai detto, mai scritto e le condizioni che le ho elencato prima sono riportate nel nostro sito.
Ad alcuni hotel forse farà sicuramente piacere e ci giocherebbero parecchio con questa mia seconda posizione anche se non sono Animal Friendly, ma io non sono fatto così, amo la trasparenza e su questo sono riuscito a guadagnarmi il mio piccolo successo con le buone recensioni sul TripAdvisor e su altri portali di booking.
Non è mia intenzione ingannare il mio futuro OSPITE e quindi chiedo: cosa si può fare con questa classifica????
Ciao Zeno, grazie per il tuo commento. L'ennesima dimostrazione che quello che di più grave c'è in TripAdvisor, non sono solo le recensioni fasulle, bensì sono i metodi di classificazione. Continua a seguirci.