Su Tripadvisor c’è qualcosa di più preoccupante delle recensioni
Ecco, l’ho detto. Se parli di Tripadvisor almeno una buona metà degli albergatori italiani mi odierà, ma continuo a pensare che quello delle recensioni sia il male minore, se non una grandissima opportunità, specialmente per i piccoli gestori.
Le recensioni funzionano, ecco alcuni esempi. In una recente riunione con un cliente abbiamo valutato alcuni punti di debolezza da monitorare per prendere in considerazione interventi futuri. Magicamente punti di forza e di debolezza stanno collimando con quelli evidenziati dai clienti e emersi da una prima analisi semantica delle recensioni su Booking.com e su Tripadvisor, oltre alle segnalazioni ottenute da degli amici che hanno fatto da “mistery guests”.
La storia di Oscar’s allora? Quale, quella del ristorante che non esiste? E’ proprio quella storia la prova che quell’accidente di sito funziona. Tutto il mondo ha saputo che sul sito del gufo c’era una bufala. Tutti fanno parte della comunità del gufo, chi lo legge, chi lo critica e chi lo odia. Tutti noi contribuiamo al suo funzionamento. Così come nel caso del ristorante Don Pedro in Campania o di altri esercizi in giro per l’Italia che la stampa si affanna a segnalare come eterno #fail del gufo.
Quello che invece mi preoccupa di Tripadvisor sono alcune pratiche commerciali per le quali ci sarebbe da chiedersi se siano totalmente corrette e legali. I metamotori stanno diventando i “motori del mercato” e Tripadvisor si è mosso decisamente in questa direzione con il suo “tool hotel metasearch” e ancor di più con l’atteso “Tripadvisor Connect”. Forte di questo suo dominio, il gufo continua a imperversare in quella che ormai da un po’ di tempo definisco ipermediazione.
Se ricordate Tripadvisor fu condannato in Francia, non per questioni inerenti le recensioni, ma se non ricordo male per pratiche commerciali scorrette. Ecco dunque che il problema non sono le recensioni ma alcune pratiche commerciali dubbie che anche in Italia si posso rilevare.
La prima è accaduta in Val d’Aosta all’indomani dell’accordo tra Ufficio Regionale del Turismo e il sito americano.
“La Valle d’Aosta scommette su Tripadvisor
Aosta – L’iniziativa prevede che il Valle d’Aosta booking ovvero il sistema di prenotazione realizzato da Adava, dall’Office régional du Tourisme e dall’Assessorato regionale al turismo, rimanga per due mesi in prima posizione nel “mostra prezzi” di Tripadvisor”.
Cosa è accaduto?
Le tante strutture non associate al “Valle d’Aosta booking” sono state, a loro insaputa, agganciate su Tripadvisor dal sistema di ricerca. Risultato: al viaggiatore appare sempre la scritta “Nessuna disponibilità confermata nei siti partner”
Ecco dunque che si è palesato quello che chiamo “il falso completo” al quale il sito risponde restituendo le disponibilità in questo caso del booking Valle d’Aosta o delle Olta intermediarie.
Succede anche un’altra cosa curisosa. Questa volta me ne sono accorto seguendo la mia cavia preferita, l’Isola d’Elba. Ecco cosa accade:
Nella graduatoria dell’Isola i primi tre posti sono occupati da tre strutture che si commercializzano direttamente senza ausilio delle OLTA (almeno di quelle che Tripadvisor conosce). Infatti non appare il riquadro giallo a destra “Mostra prezzi”
Se seleziono le date del soggiorno la classifica risulta sempre la stessa ma a fianco delle tre strutture appare il link “contatta l’hotel per verificare la disponibilità” cosa che non accade per il quarto in classifica che, lavorando con le OLTA, mostra già le varie soluzioni intermediate.
Una volta cliccato “contatta l’hotel” entro nella pagina dell’hotel e mi viene fornita la possibilità di consultare “gli hotel in promozione della zona”. Pare proprio che la struttura sia al completo visto che la sto contattando direttamente, non avrebbe senso se la struttura avesse delle disponibilità propormi strutture alternative con ben 3 pop up (ma non li avevano tolti con tanto di scuse?!) di OLTA e con alberghi che, con quello che ho scelto, non c’entrano nulla?
Ecco, secondo me sono queste le cose che la legge non dovrebbe consentire a Tripadvisor. Le recensioni, su quel sito, sono la cosa meno preoccupante, fidatevi.
Cavolo, stavo per chiudere il post, ma sotto c’è un’altro pop up, questo, e l’albergo che volevo anche questa volta non compare.
Semplice no? Per risolvere il problema del “falso completo” è sufficiente fare un contratto con una OLTA. Spero che il caro Vincenzo, titolare del Belmare, possa continuare senza bisogno di OLTA con queste recensioni è il primo hotel nell’intera provincia di Livorno con le sue piccole due stelle ma con tanta passione e un cuore grande così.
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