Nel Vangelo di Matteo (25,29) si legge: “Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”. Questo dà il nome a un effetto: l’Effetto San Matteo (Matthew effect, in inglese), noto anche (in inglese) come “rich-get-richer” o come diceva mia nonna “piove sempre sul bagnato”. Il termine è dovuto al sociologo Robert K. Merton (l’articolo pubblicato da Science nel 1968 lo trovate qui: http://www.garfield.library.upenn.edu/merton/matthew1.pdf)
In decine di campi diversi si nota che l’accumulo di risorse (ricchezza, beni, clienti, abitanti, ecc.) è distribuito in maniera assolutamente non equa, ma favorendo di più chi ha già posizioni forti e di vantaggio. La verifica, come dicevo è costante ed è stata fatta spesso (l’ultimo articolo pubblicato è qui: http://rsif.royalsocietypublishing.org/content/11/98/20140378.short). Mirabile esempio di questo fenomeno sono le crescite esponenziali di molti siti Web, primo fra tutti Google, ma molti dei colossi attuali del Web “sfruttano” lo stesso effetto.
Ora, la riflessione mi viene da una serie di tentativi, proposte, suggerimenti ecc. che girano in rete su come contrastare poteri forti che sembrano cominciare a dare molto fastidio come le OTA (Booking, Expedia) o siti di recensioni (ovviamente Tripadvisor in primis). Ci si dimentica forse che, quando qualcuno cercava di avvertire di quanto sarebbe successo, la stragrande maggioranza ha bellamente ignorato i suggerimenti (vedi fra tutti la bella lettera di Bloch del 1996 agli agenti di viaggi che li avvertiva del nascere di un’avventura fra Microsoft e America Express: http://www.officinaturistica.com/2010/12/back-to-future-una-lettera-de/)