Le destinazioni data-driven sono il prossimo futuro della gestione turistica e, a determinate latitudini, sono già una realtà molto concreta in termini di management e sviluppo turistico. Si tratta di destinazioni che monitorano sistematicamente i pricipali indicatori che influenzano e talvolta determinano le scelte dei viaggiatori, la composizione, le preferenze e i comportamenti dei visitatori stessi.
Nella prima puntata di Data-Driven Destinations Mirko Lalli ha intervistato Janice Kurrle, Marketing Manager della South Australia Tourism Commission per i mercati UK ed Europa occidentale (Francia, Germania, Italia) e abbiamo recentemente approfondito destinazione e intervista.
Destinazioni data-driven: la Scozia
Oggi vi propongo l’intervista esclusiva a Joshua Ryan-Saha, Direttore di Traveltech for Scotland.
Lanciato nel 2020, Traveltech for Scotland è finanziato congiuntamente da Scottish Enterprise e dal Fondo Strutturale e di Investimento Europeo 2014-2020 attraverso il programma scozzese per l’ecosistema di ricerca, innovazione e tecnologia (SPRITE). Dalla sua creazione ha sviluppato collaborazioni con partner del settore al fine di supportare la comunità turistica scozzese in piena crescita e le aziende del comparto a capitalizzare in materia di formazione, finanziamenti, apprendimento e nuove opportunità.
Dalla sua creazione Traveltech for Scotland ha collaborato con un piccolo team di esperti leader del turismo per creare una piattaforma per aiutare le aziende a sviluppare le proprie capacità digitali. È così nata la Traveltech Directory, progettata per aiutare le imprese turistiche a trovare le tecnologie e strumenti internazionali di cui hanno bisogno, dai servizi contactless per la gestione della clientela, al monitoraggio e la tracciabilità dei flussi, dalla creazione di nuove esperienze digitali alle campagne di marketing e lead generation.
L’obiettivo è supportare la Scozia, patria di Skyscanner, affinché diventi uno dei principali hub traveltech in Europa, insieme ad Amsterdam, Berlino e Barcellona, trovando il mercato, gli investimenti e i talenti di cui le organizzazioni e imprese turistiche del paese hanno bisogno, sapendo che nel 2019 sono stati assicurati 120 milioni di sterline in capitale di rischio nel settore tecnologico a Edimburgo e nel 2020 il fatturato del settore è stato di 3,9 miliardi di sterline (Tech Nation 2019-2020).
Joshua Ryan-Saha sottolinea che “dal lancio, siamo rimasti colpiti dall’agilità e dalla resilienza delle aziende traveltech e dal loro impegno a fornire tecnologia innovativa in un ambiente stimolante. Queste tecnologie stanno già aiutando le imprese turistiche scozzesi ad adattare i loro prodotti e servizi per soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti. Traveltech giocherà un ruolo importante nel rimettere in piedi il settore turistico scozzese e la Traveltech Directory aiuterà le aziende turistiche a connettersi con i pionieri della tecnologia dei viaggi.”
Nel corso dell’intervista rilasciata a Mirko Lalli si è parlato soprattutto delle strategie data-based adottate per migliorare l’esperienza dei visitatori durante l’evento estivo più importante del paese, l’Edinburgh Festival, e più in generale per prevedere i flussi turistici in Scozia.