Ecco cosa si rischia nel recensire avventatamente un esercizio commerciale.
Recensioni croce e delizia degli albergatori, inziative a tutela delle strutture e delle professionalità iniziano a prendere campo in Italia e all’Estero, due esempi significativi:
Di recente Federalberghi ha preso questa posizione nei confronti di Tripadvisor:
Da Faiat Flash n .18 Settembre 2009
“Federalberghi ha inviato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato una segnalazione di presunta scorrettezza delle pratiche commerciali poste in essere da Tripadvisor. Come è noto, il sito pubblica recensioni di clienti d’albergo con contenuti spesso inesatti e diffamatori, senza operare alcun preventivo controllo e senza consentire all’imprenditore alberghiero un reale e concreto diritto di replica. La circostanza che manchi un effettivo controllo preventivo risulta evidente dal tenore di alcuni commenti pubblicati, che, come è possibile verificare con una ricerca per “parola chiave”, spesso contengono insulti e volgarità. La circostanza invece che non sia consentito un effettivo diritto di replica risulta evidente dalla lettura delle stringenti condizioni a cui viene sottoposto, e dai molti pretestuosi rifiuti di pubblicazione rivolti ai nostri imprenditori. Inoltre, i giudizi dei clienti sono pubblicati in genere in forma anonima e l’imprenditore non ha così alcuna possibilità di verificare se il commentatore abbia effettivamente soggiornato presso l’albergo. La pubblicazione di giudizi diffamatori, oltre a danneggiare gravemente l’impresa alberghiera, provoca uno sviamento della clientela presso altre strutture, operando quindi una forma di concorrenza sleale, ma anche di pubblicità ingannevole a danno dei consumatori. Come è noto, la questione è all’attenzione anche dell’Hotrec, che ha formalmente invitato Tripadvisor ed i gestori di siti analoghi a rispettare i seguenti fondamentali principi: – controllo editoriale di ciò che viene pubblicato; – prevenzione delle manipolazioni; – qualità delle informazioni; – esclusione delle recensioni anonime; – pubblicazione di un numero minimo di recensioni; – armonizzazione del rating; – diritto di replica; – certezza legale; – aggiornamenti; – indicazione del sistema ufficiale di classificazione.”
Oggi su 4Hoteliers appare questo scritto di David Poulton – Partner di MinterEllison Lawyers dove si forniscono informazioni circa i rischi che corrono coloro che recensiscono in modo diffamatorio alberghi, ristoranti ecc.
In seguito a una brutta esperienza in hotel, il cliente può trovare soddisfazione nel condividere la sua frustrazione scrivendo una recensione negativa online, ma il rovescio della medaglia è che potrebbe rischiare di dover fronteggiare una lunga e costosa causa in tribunale.
Che tipo di recensioni potrebbe causare dei guai? Denigrare una persona o renderla una figura ridicola può essere considerato diffamatorio, così come diffamatorio è definire, ad esempio, uno chef incompetente o il servizio di un hotel o un ristorante scarso.
Come ridurre al minimo i rischi e come possono essere difesi i commenti? E’ difficile dare una risposta, ma un buon inizio è senz’altro quello di usare una certa moderazione nel criticare e comunque attenersi a fatti che si possono provare. E’ inoltre consigliabile, prima di pubblicare un commento negativo, informarsi sulle leggi in vigore nei paesi dove è situato l’hotel o il ristorante recensito onde evitare spiacevoli incidenti legali.
Leggi l’articolo di David Poulton su 4Hoteliers
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