Terza chiacchierata dedicata ai blogger e ai blog tour. Questa volta ne parliamo con Michele Aggiato.
Robi: Ciao Michele, presentati in 140 caratteri, altrimenti Lidia si arrabbia.
Michele: organizzatore della blogger conference Italiana, il Travel Blogger Elevator, blogger e padre di famiglia (3 figli).
Robi: La prima domanda è uguale per tutti: perché tutto questo fermento intorno ai blog tour?
Michele: Maurizio e Lidia sono molto più autorevoli e concordo su tutto. Aggiungo: anche all’estero si è parlato molto dei blog tour. Si è parlato del tempo che i blogger investono e se questo tempo dovesse essere retribuito in qualche modo. Lato aziende, ad esempio, se avere 10 blogger che vivono la stessa esperienza, e conseguentemente producono contenuti simili, possa rappresentare un vantaggio. Oppure se non è meglio investire in poche persone e in termini più continuativi. In entrambi i casi, sia blogger che aziende, c’è però stata la stessa importante domanda: quali sono i nostri obiettivi?
Robi: Secondo te quali sono i parametri per valutare un travel blogger e come si seleziona un team di blogger per organizzare un blog tour efficace?
Michele: A mio avviso ci sono tre aspetti da considerare. Il primo si misura in indicatori precisi come le views al blog, la page rank del blog e non solo quella di Google, il numero di follower sui vari social network e il grado d’interazione. In poche parole, l’agenzia o brand, dovrebbe richiedere un Media Kit al blogger. Qualora il blogger non fosse in grado di fornirlo, passerei al secondo aspetto ovvero: quanto può essere considerato serio e professionale il blogger? Qui a mio avviso dovrebbe prevalere la qualità del blog, quindi come scrive, di cosa scrive e se quello che scrive lo ha vissuto in prima persona e quale linguaggio viene utilizzato per comunicare attraverso i social media. Trovo sia fondamentale che i contenuti prodotti raccontino una storia, cioè che abbiamo un potenziale narrativo. Frasi del tipo “l’aria era piena di profumi colorati” è significativa come una “scoreggia nel deserto”. (ecco quest’ultima invece è molto più efficace). Infine il terzo aspetto riguarda l’omogeneità del gruppo. Da un lato è da evitare di avere gli stessi contenuti duplicati per il numero di partecipanti. Comunicare ripetutamente alla stessa rete di persone non giova al risultato finale, dall’altro deve esserci anche un buono spirito di gruppo, molto importante per un’esperienza positiva.
Robi: Il fenomeno travel blogger mi ricorda molto quello degli animatori nei villaggi. Iniziò una trentina d’anni fa. Per un Fiorello che ha avuto successo una marea di giovani accettano condizioni contrattuali palesemente svantaggiose pur di farsi una vacanza. Il travel blogger nasce come passione, alcuni riusciranno a farne un lavoro, con quali e quante possibilità?
Michele: Mmh, si forse è stato Fiorello, ma gli animatori esistono anche nei paesi dove Fiorello non sanno manco come si scrive… Io non credo che esista un fenomeno travel blogger, esiste un momento in cui persone uscite dal college o dalle scuole superiori si fanno un anno o anche di più per viaggiare. Cioè per dire che prima c’è il viaggio, l’esperienza poi c’è il blog. Come hai detto tu, il travel blogger nasce per passione. Dopodiché devi avere un bel po di qualità e competenze per riuscire a trasformare il blogging in un lavoro. E esistono mille opportunità per farlo. Non dico che dev’essere per forza il blog stesso a trasformarsi in un portale di viaggi. Esistono molti più casi dove il blog diventa un veicolatore di opportunità lavorative che si collocano nell’ambito di competenze tipiche del blogger capace, come ad esempio un digital press officer, social media PR, community manager ecc. Io ad esempio mi sono specializzato in media relations e organizzo eventi per blogger. Ti assicuro che è un lavoro anche se, ad ogni progetto, ho il mio rischio imprenditoriale (no risk no fun).
Robi: Parlami di Travel Blogger Elevator, cos’è e perché un blogger dovrebbe parteciparvi?
Michele: Travel Blogger Elevator è una conferenza per blogger. Un momento formativo e d’incontro durante il quale cureremo tutti gli aspetti del travel blogging, ma soprattutto offriremo la possibilità di beneficiare dell’esperienza di blogger autorevoli e guru del web provenienti dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra, dalla Germania, dalla Svezia e naturalmente anche dall’Italia. Ti anticipo un chicca: Kirsten Alana, fotografa e blogger di New York curerà il workshop di Mobile Photography che si svolgerà nei carruggi di Genova. Ci saranno occasioni di networking in location esclusive come il Palazzo della Maddalena, e anche una caccia al tesoro con l’ausilio di social app che si svolgerà nel centro storico di Genova compreso il porto antico. Ecco perché tutti coloro che in qualche modo sono interessati al travel blogging, sia come professionisti, giornalisti, blogger o semplicemente persone appassionate ai viaggi dovrebbero partecipare.;-)
Robi Veltroni è il fondatore di Officina Turistica. Venditore di camere, si occupa di marketing e pubblicità nel turismo da circa vent’anni. Ha iniziato a lavorare in albergo nel 1979: dopo aver vissuto nei viaggi degli altri per oltre trent’anni, si è trasferito in Maremma.
Membro del comitato di programma di BTO – Buy Tourism Online.
Attualmente è direttore d'albergo, consulente in direzione delle aziende turistiche e dell'ospitalità, formatore in management alberghiero, marketing turistico e web marketing.
Pochi giorni fa è terminato il mio primo blogtour da me organizzato, l'#IschiaBlogTour. Abbiamo ottenuto un grande successo: il riscontro positivo dei turisti e residenti di Ischia. Ho riscontrato non poche difficoltà nell'organizzare questo blog tour. Ho cercato di veicolare il messaggio tramite i turisti che ho incontrato in questi giorni sia presso i musei che abbiamo visitato sia nell'hotel in cui soggiornavamo. I turisti web 2.0 ci esortano a promuovere il nostro bel paese e noi abbiamo il compito di decantare ed esaltare le meraviglie che abbiamo in Italia. Un blog tour efficace ed efficiente deve trasmettere emozioni, deve coinvolgere il pubblico che ci segue. Ho in mente di organizzare un blog tour proprio con alcuni dei miei "fan" proprio per renderli partecipi sempre più di un mondo che in fondo virtuale non è!
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Agosto 7, 2012
Pochi giorni fa è terminato il mio primo blogtour da me organizzato, l'#IschiaBlogTour. Abbiamo ottenuto un grande successo: il riscontro positivo dei turisti e residenti di Ischia.
Ho riscontrato non poche difficoltà nell'organizzare questo blog tour. Ho cercato di veicolare il messaggio tramite i turisti che ho incontrato in questi giorni sia presso i musei che abbiamo visitato sia nell'hotel in cui soggiornavamo. I turisti web 2.0 ci esortano a promuovere il nostro bel paese e noi abbiamo il compito di decantare ed esaltare le meraviglie che abbiamo in Italia. Un blog tour efficace ed efficiente deve trasmettere emozioni, deve coinvolgere il pubblico che ci segue. Ho in mente di organizzare un blog tour proprio con alcuni dei miei "fan" proprio per renderli partecipi sempre più di un mondo che in fondo virtuale non è!