In questi giorni pare si sia intensificato il flusso di e-mail nelle quali aziende più o meno identificabili offrono agli albergatori servizi di recensioni positive, aumenti del ranking su TripAdvisor e una infinità di azioni che potrebbero in qualche modo violare anche la direttiva 2005/29/ce (segnalazione @alebegoli) sulle pratiche commerciali sleali. Tutto ciò è emerso anche oggi su Facebook quando l’amico e collega Alessio Carciofi ha pubblicato questa mail
Pensate se questa stessa azienda dopo un anno di collaborazione vi scrivesse: “da domani il mantenimento del livello di reputazione ai livelli raggiunti costerà 5 mila euro l’anno in più. In mancanza del rinnovo da parte vostra potrebbe verificarsi la possibilità che la vostra reputazione venga attaccata da quei profili che fino ad oggi vi hanno sostenuto”.
Grande Robi.
Concordo in tutto ciò che hai scritto dalla scelta del titolo al punto 1 che mi fa sorridere fino al 12 che mi fa imbestialire. Bel post
Complimenti Robi, i buoni motivi che hai elencato sono molto intelligenti e con una grande visione. Bravo !!!
Articolo molto molto molto interessante, complimenti all'autore!
PS Hai comprato questo commento positivo? 🙂
veramente interessante come articolo.
Suggerirei comunque ai gestori di rispondere a una recensione negativa (come possono): mi ha sempre influenzato positivamente il tipo di risposta data da un hotel .
e di curare anche le mail.
Ho spesso scritto alla struttura per sapere dati NON scritti on line (tipo: è disponibile la vasca? quant'è la cauzione per l'hotel a giorno?): SE mi rispondono li prendo piu' volentieri in considerazione .
Tripadvisor condiziona realmente le mie scelte. In un piccolo locale sull'isola di gozo (malta), indecisa se fermarmi o no (per questioni di tempo), l'aver visto il diploma del sito mi ha convinto (e ho fatto bene!): ho scoperto DOPO che il ristorante era pure nella lonely planet. Sono un po' preoccupata perchè la recensione negativa scritta 4 giorni fa su tripadvisor NON è stata ancora pubblicata (altre 2 scritte dopo si): ho anche messo la foto che prova ciò che dico. Stessa cosa su booking ma alla rovescia: una recensione positiva che non compare (cito pregi e difetti del luogo, quindi si capisce che non è una bufala).
qualcuno aveva sollevato il problema.
per booking è facile capire: c'è quel SI/NO (anche in ta) che condiziona il posizionamento di una recensione.
ma se NON compare? che pensare?
Hai ragione Robi! E' scandaloso che ci siano pseudo società che vendano questi servizi farlocchi. La gestione della reputazione online deve essere appresa dagli albergatori attraverso formazione specifica e non affidandola ad esterni. La possibilità di essere ricattati è reale e si verifica più spesso di quello che si pensi. Giusto pochi giorni fa sono entrato in contatto con una struttura turistica del centro Italia che aveva comprato un "pacchetto" di recensioni false. Inizialmente tutto funzionava per il meglio e l'hotel stava realmente aumentando il ranking, poi è arrivata la richiesta di "ricatto": o paghi o il tuo ranking precipiterà. Siamo cercando di risolvere al meglio la questione, ma non è semplice! Cari albergatori, non fate questi errori!!
nome e cognome e n° di prenotazione per i recensori che scrivono su tripadvisor per verificare se siano stati realmente ospiti ! …possibilità da parte della struttura di giudicare il cliente con un voto da 1 a 5.
Come vedi caro Anonimo il modo è pieno di persone che, come in questo caso, preferiscono esprimere le loro rispettabilissime idee mantenendo l'anonimato. Piuttosto ti chiedo se saresti favorevole alla possibilità che le associazioni di categoria possano espellere soci che palesemente hanno artefatto con sistemi illegali la propria reputazione o abbiano danneggiato quella dei concorrenti. Una tua opinione in merito mi interessa molto.
Da tatuare. E' incredibile come, nonostante diversi di questi punti siano elementari, non siano recepiti dagli albergatori. Mah