Ho letto con attenzione l’articolo Bugie a 5 stelle di Stefano Priolo su Wired di marzo sul tema delle recensioni false, un riepilogo delle solite polemiche trite e ritrite sulle recensioni. Tutto già noto, tutto estremamente scontato.
Ma c’è un passaggio determinante dell’articolo che sicuramente avrà fatto sobbalzare i lettori e che meriterebbe una attenta “deception detection”.
“Un’inchiesta interna della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) ha dimostrato che i due terzi delle review su Tripadvisor e su siti analoghi come Expedia e Booking sono farlocche”.
4) Per fare una recensione falsa su Booking.com è necessario effettuare una prenotazione. Ovviamente se voglio falsare la reputazione prenoterò una sola notte nel mio albergo. Vogliamo calcolare un pernottamento in stamberga o “topaia puzzolente” senza colazione a una media di 40 dollari? (Trivago fissa la media nelle capitali europee a circa 80/120 euro). La commissione su Booking.com varia dal 15% a oltre il 20% (la override commission va ben oltre) ma voglio essere buono, calcolerò il 18%. Secondo Olery su Booking.com ci sono 17,5 milioni di recensioni. Quindi 2/3 di 17,5 milioni = 11,6 milioni per 6 dollari (commissione 15% su 40 dollari) = 69,6 milioni di dollari spesi da coloro che hanno voluto inserire recensioni false, verosimilmente albergatori e ristoratori;
Con questi indizi e fidandomi dell’inchiesta interna di Fipe e delle parole di Priolo posso tranquillamente dire che l’industria delle recensioni false vale minimo 400 milioni di dollari (cifra calcolata per difetto, basterebbe infatti passare da una media prenotazione di 40 dollari a una più verosimile di 80 dollari per 2 e non una sola notte per poter superare agevolmente il mezzo miliardo di dollari)
L’ho sempre detto che avere una buona reputazione costa un sacco.
Sul tema recensioni, con riferimento sempre all’indagine FIPE e all’articolo di Wired si è espresso anche Francesco Tapinassi, uno dei più autorevoli cultori della materia in Italia.
PS1: per dovere di cronaca vi informo che, in data odierna, ho contattato Fipe per avere informazioni circa la metodologia usata per l’indagine interna. Vi terrò informati!
PS2: ho speso ben 2,5 euri per comprare il Wired cartaceo e poi l’articolo era anche online. Invio copia gratis (spese di spedizione a carico del destinatario) a chi me ne fa richiesta: info@officinaturistica.com
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*Istruzioni per l’uso del post: il titolo è privo di fondamento, il resto del post ha fondamento solo se avrà fondamento la parte imputata dal giornalista alla Fipe.
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