Mai come quest’anno Officina Turistica è stata in prima linea a BTO.
Tantissimi gli argomenti che abbiamo toccato in questo BTO 2020.
Che ne sarà di noi dopo la caduta di Thomas Cook?
Come si fa a portare l’innovazione dentro una DMO in Italia?
Diamo alle DMO i dati: e poi?
Esiste un ricco mercato LGBTQ+ a cui rivolgersi: ma come farlo?
Questi sono solo alcuni dei quesiti dibattuti all’interno dei panel e dei keynote diretti dai nostri esperti Antonio Pezzano e Silvia Moggia.
Eccovi un breve resoconto.
La distribuzione del dopo Thomas Cook
Antonio Pezzano – Officina Turistica
Andreas Schräder Fareportal
Gaetano Stea Nicolaus Tour
Panel davvero interessante dove abbiamo appreso che il pacchetto turistico è vivo e vegeto e i tour operator hanno ancora un ruolo molto importante.
Più il rischio aumenta (destinazioni lontane, viaggi celebrativi, vacanze costose), più i tour operator diventano indispensabili, sia nella fase di pianificazione, che in quella di acquisto dei servizi.
Uno degli effetti dei fallimenti di alcuni operatori di mercato (molto frequenti di recente) è un’ulteriore spinta al pacchetto, visto che in questi casi chi lo compra è protetto dalla Direttiva UE. In sintesi, sia il pacchetto turistico, sia i tour operator stanno evolvendo.
Com’è difficile innovare per una DMO in Italia
Antonio Pezzano – Officina Turistica
Bianca Bronzino, Miriam Giorgio, Alessandro Bazzanella, Marcello Comanducci
Il panel, molto apprezzato dai tecnici della pubblica amministrazione, ha mostrato tre casi delle condizioni di corporate governance necessarie per avere DMO capaci di svolgere un lavoro al passo con i tempi.
Pugliapromozione ha dimostrato che nonostante le oggettive e necessarie difficoltà poste dal codice degli appalti, anche le DMO pubbliche possono essere al passo con i tempi della comunicazione e della promozione turistica. Il continuo dialogo tra tecnici e responsabili amministrativi e l’atteggiamento propositivo di questi ultimi sono l’antidoto alla cultura del copia incolla che blocca il settore.
Nel caso della Fondazione Arezzo Intour è evidente come il disegno di una corporate governance cucita sui bisogni di una DMO moderna abbia generato un ente snello e smart non solo all’esterno (le campagne pubblicitarie), ma anche soprattutto al suo interno. I processi produttivi sono digitalizzati e questo consente di avere maggiore produttività e quindi investire una quota maggiore di euro sulla parte operativa.
In Trentino invece si sta studiando una formula simile a quella di Arezzo Intour da adottare in tutte le DMO della provincia.
From big to meaningful data. Spunti di riflessione per le DMO ai tempi del data driven marketing
Antonio Pezzano – Officina Turistica
Luca Romozzi, Luca Martinazzoli
In questo panel di BTO 2020 due Luca hanno dato vita ad uno scambio di opinioni e dati molto apprezzato dalle DMO e dai professionisti presenti.
Luca Romozzi (di Sojern) ha evidenziato che ancora oggi molti clienti chiedono i loro servizi senza una strategia chiara e KPI realistici per valutare i risultati. È emerso come ci sia ancora confusione tra dati che interessano la destinazione nel suo insieme, dati che interessano i singoli stakeholder, dati utili invece a impostare e valutare le strategie di comunicazione.
Luca Martinazzoli (Milano & Partners) ha ricordato che le DMO non hanno bisogno di dati, ma di informazioni. Pertanto, una DMO data driven non necessariamente deve avere un data scientist al suo interno, ma invece un bravo marketing manager capace di leggere il mercato con strumenti statistici.
In sintesi, una DMO ha bisogno di processi, strategie e persone competenti per navigare il mare dei big data e pescare quelli che sono davvero utili.
Opportunità rainbow
Potenziale del mercato LGBT nel turismo. Formazione, marketing e realtà di successo…
Silvia Moggia – Silvia Moggia Management & Marketing Turistico – Officina Turistica
Clark Massad IGLTA
Alessio Virgili Sonders & Beach
Il panel di questo BTO 2020 ha analizzato il mercato LGBTQ+ nel complesso: partendo dai numeri, sia in termini di flussi generati sia di spesa per paese di residenza, abbiamo poi dato una breve definizione della terminologia e quindi una descrizione del mercato stesso, con analisi di comportamenti e specificità dei suoi sottogruppi e l’influenza delle politiche nazionali e locali sulla capacità attrattiva di determinate destinazioni e strutture ricettive.
Dopo aver presentato brevemente IGLTA, Clark Massad ha illustrato due case history distinte, portando ad esempio le strategie di Nizza e del Belmond.
La parola è poi passata ad Alessio Virgili che ha analizzato la situazione del nostro paese, in quanto a numeri e abitudini dei turisti LGBTQ+, con qualche esempio virtuoso di piccole e grandi destinazioni nostrane.Sia Clark Massad sia Alessio Virgili hanno poi fornito a DMO e strutture ricettive alcune linee guida in quanto a strategie per approcciarsi a questo mercato, consigli pratici per campagne di marketing, canali di vendita e anche formazione del personale.
In chiusura abbiamo potuto vedere il video lancio della prima convention italiana interamente dedicata al mercato turistico LGBTQ+, che si terrà a Milano dal 6 al 9 maggio, una tre giorni con incontri B2B, eventi formativi e conferenze a tema.