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Giunto ormai alla sua sesta edizione, il report Italia Destinazione Digitale 2021 ci racconta innanzitutto una cosa: l’Italia come Destinazione Digitale è in realtà l’Italia stessa.

Le tracce digitali, analizzate grazie all’intelligenza artificiale e alla semantica avanzata di The Data Appeal Company, non rappresentano infatti solamente una visione della parte più avanzata e innovativa della domanda. Grazie alla pervasività dei device mobile (nel solo 2020 sono stati venduti nel mondo 1,4 miliardi di smartphones) e all’accelerazione dovuta alla pandemia (tra 2020 e 2021 più di 490 milioni di persone hanno iniziato a utilizzare i social media) quell’enorme mondo di contenuti, conversazioni, recensioni e giudizi è diventato un lascito costante che tutti noi produciamo quando abbiamo un’esperienza di viaggio.

Non stupisce quindi che il numero dei punti di interesse attivi, ovvero che presentano contenuti, e il volume delle tracce digitali stesse analizzate nel report siano in calo negli ultimi 12 mesi. La correlazione è diretta con i dati ufficiali del turismo italiano (e non solo), che nel periodo pandemico rilevano una quota di imprese che non aprono e una domanda che si è contratta.

I dati di Italia come Destinazione Digitale

L’estate, con una partenza anticipata di un mese rispetto al 2020 ha fatto respirare molti operatori (+15%, ma le città d’arte ancora soffrono, e un prezzo medio della ricettività sulle OTA di 119 €), ma il risultato complessivo è un -28% degli ultimi 12 mesi e un prezzo medio OTA di 107 €. 

Ha da passà ‘a nuttata, dice Gennaro Jovine in Napoli Milionaria.

Sulla sopravvivenza alla notte della nostra Italia-Rituccia molti stanno scommettendo, puntando su un 2022 di grande rilancio, già a partire dalla stagione invernale, cercando di dimenticare il più in fretta possibile quella passata, la peggiore di sempre per il turismo montano. 

Messo infatti in cascina un livello di sicurezza Covid di 10 punti più alto rispetto agli ultimi 12 mesi, grazie alla campagna vaccinale e all’introduzione massiva del Green Pass, gli indizi su prospettive positive per il prossimo anno sono molti: la fiducia rilevata dal Travel Barometer che rimane a livelli alti, le tariffe OTA salgono di quota dopo Capodanno, le prenotazioni aeree verso l’Italia che riprendono vigore a partire dalla prossima primavera.

Va da sé che il lavoro di semina e organizzazione sia dispendioso, ma in questo le tracce digitali ci aiutano a cogliere elementi di interesse. A partire dal grado di accoglienza e professionalità del fattore umano, che diventa sempre più centrale per la soddisfazione del cliente nell’esperienza complessiva di viaggio e che è stato un vero cruccio per gli operatori del turismo negli ultimi mesi. 

Nuove tipologie di viaggiatori – e di esigenze specifiche – sono pronte a partire. Identificarne caratteristiche, argomenti di interesse discussione è una delle chiavi di volta per la costruzione di relazioni di valore da parte di imprese e destinazioni.

Come potremo ritornare quelli di una volta?” chiede Amalia Jovine nel finale della commedia. Visto il rilancio dell’economia che si sta prospettando, potrebbe sembrare quasi stretto questo traguardo anche per un settore che ha visto tassi di crescita così elevati negli ultimi anni, mentre faceva i conti con overtourism e successivi livelli di crowding out. L’occasione per superare le contraddizioni del passato sta tutta qui, mentre la sostenibilità deve diventare un orizzonte definito, misurabile e soprattutto praticabile.

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* Immagine di copertina © Tobias Wahl su Pixabay

Damiano De Marchi

Damiano De Marchi è Tourism & Destination Expert per The Data Appeal Company. Dopo una laurea e un master in Economia e gestione del turismo, dal 2005 inizia una brillante carriera nel settore turistico in Italia e all’estero in aziende private, enti pubblici e centri di ricerca occupandosi prevalentemente di analisi e di consulenza strategica e operativa. Dal 2010 è inoltre docente e formatore in ambito accademico e professionale. Dal 2019 collabora con UNWTO come Esperto Statistico per lo sviluppo del sistema turistico nazionale di diversi paesi asiatici.

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Damiano De Marchi

Damiano De Marchi è Tourism & Destination Expert per The Data Appeal Company. Dopo una laurea e un master in Economia e gestione del turismo, dal 2005 inizia una brillante carriera nel settore turistico in Italia e all’estero in aziende private, enti pubblici e centri di ricerca occupandosi prevalentemente di analisi e di consulenza strategica e operativa. Dal 2010 è inoltre docente e formatore in ambito accademico e professionale. Dal 2019 collabora con UNWTO come Esperto Statistico per lo sviluppo del sistema turistico nazionale di diversi paesi asiatici.

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