Riprendiamo la serie delle nostre interviste dedicate ai social media manager che si occupano delle pagine regionali su Facebook e sugli altri social. Questa volta parliamo di Emilia Romagna con Giovanni Arata.
Giovanni Arata è social media Manager di APT Servizi – Turismo Emilia Romagna [TER]. Scrive per varie testate quali Nova – Il Sole 24 Ore, Punto Informatico, Il Mulino. Giovanni è fellow del Centro Nexa su Internet & Società e dal 2009 cura #socialPA, progetto di censimento e analisi della presenza degli enti locali sui social media.
L’Emilia Romagna è, tra le regioni italiane, una tra le più attive sui vari social network. Qual è l’obiettivo della vostra attività e la strategia social in generale?
La nostra attività social ha tre obiettivi di fondo. Anzitutto garantire una presenza solida e riconoscibile nello spazio digitale alla nostra regione ed alle diverse articolazioni – piccole e grandi, pubbliche e private – che ne fanno parte.
Secondo, sviluppare relazioni non effimere con turisti, cittadini, influenzatori e soggetti collettivi. Terzo sperimentare format e linguaggi di promozione territoriale innovativi, coinvolgendo la comunità ogni volta possibile. E proprio il coinvolgimento è la chiave della nostra strategia: proviamo a raccontare l’Emilia Romagna insieme alle persone perché crediamo che il racconto corale sia più ricco e credibile rispetto a quello tradizionale.
Su quali social network siete attivi? Avete delle iniziative in corso, appuntamenti fissi con i vostri followers?
Dopo cinque anni gestiamo un’architettura social ormai articolata, con presenze su tutte le piattaforme principali e presidi anche su quelle emergenti. Naturalmente ci sono Facebook con 6 pagine ufficiali in: italiano, inglese, russo, tedesco, spagnolo, portoghese e Twitter, con 3 account di lingua e un account tematico dedicato al food. Ma hanno un’importanza sempre maggiore anche le piattaforme visual: il buon vecchio Flickr, Pinterest [che usiamo da archivio per le immagini] e soprattutto Instagram, ormai a tutti gli effetti tra i perni della nostra attività con 2 account [uno alimentato da noi ed uno gestito dalla comunità in stile Sweden] e diversi progetti speciali attivi. E poi YouTube, G+, Vkontakte, Slideshare, Tumblr. Gli appuntamenti fissi sono diversi a seconda della piattaforma. C’è #parlamiditER, una rassegna di blogpost scritti dalla community ogni mercoledì sul blog italiano. L’hashtag #turismoER su Instagram, intorno al quale abbiamo raccolto circa 45000 foto e strutturato l’appuntamento quotidiano #picoftheday [che va anche su Facebook]. E infine c’è l’appuntamento settimanale con #LetteraTER, progetto di riscrittura Twitter di opere letterarie riguardanti la regione.
Tra le vostre azioni social, in particolare su Facebook, quali sono quelle più gradite dai vostri followers?
Facebook è un hub molto importante per noi, come testimoniato dalla diramazione in più lingue sopra illustrata. Lo usiamo per veicolare le informazioni ed i materiali più rilevanti, di natura mainstream e di
nicchia, che interessano il pubblico generalista. E qui le rubriche più seguite sono, come in altre realtà, quelle dedicate ai panorami ed al food. Tuttavia, oggi, i tassi maggiori di coinvolgimento e sperimentazione si realizzano su Twitter e Instagram. Su quest’ultimo, in particolare, abbiamo tre linee di azione distinte e molto apprezzate: l’hashtag #turismoER, dove le persone postano ogni giorno decine di foto tra cui è scelta la #PicoftheDay; il cartellone di concorsi fotografici #MyER, che tematizza ogni mese un filone di interesse turistico proponendo un contest e uscite fotografiche; l’account gemello @MyTurismoER, gestito a rotazione da Igers e altri membri della community di TER.
Come scegliete i temi che trattate?
I nostri palinsesti provano a dar conto delle diverse dimensioni di interesse dell’offerta turistica regionale. Per farlo in modo adeguato diamo largo spazio alle segnalazioni ed ai materiali provenienti dalla community, che selezioniamo con cura e rimettiamo in pagina in continuazione. Inoltre, per garantire maggiore focalizzazione tematica e attenzione al calendario turistico, ogni due settimane viene individuato un filone tematico [ex: ER per bambini, Amarcord etc] in grado di orientare la selezione di post, immagini, articoli del periodo successivo.
Avete dei benchmark di riferimento? Come monitorate le vostre attività?
Non abbiamo benchmark specifici: tanto a livello di performance come di esempi, il tentativo è quello di studiare e imparare dalle esperienze migliori presenti in Italia ed all’estero. Il monitoraggio delle attività social è per lo più imperniato su strumenti di analisi mono piattaforma – Insights per Facebook, Twitonomy e Klout per Twitter, IG analytics per Instagram. Ci serviamo anche di piattaforme di ascolto a pagamento, ma soltanto per periodi delimitati e su progetti ben circoscritti.
Ci racconti la giornata tipo del social media team dell’Emilia Romagna?
La prima e più importante attività del turno è l’ascolto. Attraverso ricognizione delle timeline, lettura delle menzioni e dei messaggi, studio sugli alert ricevuti e sulle news generaliste, l’editor individua le storie utili a partire. E l’ascolto sarà la cifra anche del resto della giornata, con un occhio sempre puntato a mention,
messaggi, domande ricevute, temi che diventano caldi in casa nostra e altrui. C’è poi una dimensione di redazione in proprio, che si esprime nella scrittura di blogpost, lanci e selezione della #picoftheday. E
naturalmente uno sforzo continuo per allacciare fili di dialogo e conversazione con le persone, nei diversi spazi presidiati da TER.
Quarto ma non meno importante l’estensione del network: ogni giorno io ed i colleghi proviamo a intercettare interlocutori nuovi – turisti, cittadini, istituzioni, aziende – con i quali costruire relazioni nel
tempo.
Grazie Giovanni!
Le interviste già pubblicate: Toscana, Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia.
Se volete seguire l’andamento delle pagine Facebook del turismo regionale italiano non perdetevi la rubrica mensile che curo per lo Studio Giaccardi & Associati di Ravenna. Il report, da novembre 2013 è stato arricchito con l’analisi dalle performance di 21 pagine Facebook delle maggiori nazioni UE scelte per numero di presenze turistiche. Vi ricordo anche, come vedete nell’immagine a lato, che è in corso una campagna a sostegno della pagina Facebook dell’Italia per raggiungere quota 200mila like (manca poco davvero). #Ilikeitaly e voi? Avete messo il vostro like? La pagina Facebook di Italia.it va molto bene, con tassi di engagement veramente degni di nota. E, se funziona, è meglio per tutti!
Il prossimo mese intervista con un altro social media manager del turismo italiano, c’è qualcuno che si offre volontario?
Photo courtesy: by Nicola Jannucci (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons
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